Contraddizioni in cui cadono gli Unitariani

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Vogliamo fare notare in conclusione alcune contraddizioni in cui cadono gli Unitariani.

Da un lato essi dicono che il batte­simo nel nome di Gesù rimette i peccati, e poi dicono che chi tra di loro, quantunque sia stato battezzato in acqua nel solo nome di Gesù, non è stato battezzato ancora con lo Spirito Santo con l’evidenza del parlare in lingue non è ancora pienamente salvato!! E’ una contraddizione che ho fatto notare già prima; perché non ha senso affermare che uno che ha creduto ha ricevuto la remissione dei propri peccati (per loro però in questo caso la fede per rimettere i peccati deve essere accompagnata dal battesimo in acqua) ma ancora non è salvato. Chi ha ricevuto la remissione dei peccati infatti è stato salvato dai suoi peccati, ha l’anima sua al sicuro per cui è certo che quando morirà andrà in cielo. Questo insegnamento unitariano contraddittorio produce tanta angoscia e turbamento nel cuore di un credente. E difatti molti tra di loro chiedono lo Spirito Santo a Dio piangendo e gridando nell’angoscia del cuore loro, per essere salvati! Costoro sono caduti in un grande errore perché si sono messi a predicare il battesimo con lo Spirito Santo con il segno evidente del parlare in altra lingua, e non la fede, come mezzo per essere salvati. E’ grave quello che essi fanno perché in questa maniera fanno credere a delle persone che hanno creduto nel nome di Gesù che ancora sono perduti perché non parlano in altre lingue per lo Spirito. Colgo l’occasione dunque per rivolgere a queste persone che quantunque si siano ravvedute ed abbiano ricevuto Cristo e siano state pure battezzate in acqua, sono angosciate al pensiero di non essere ancora battezzate con lo Spirito Santo. Non temete, state tranquilli, perché voi siete in Cristo Gesù e la Scrittura dice che non c’è ora alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesù. Voi avete una certa misura di Spirito Santo, anche se ancora non ne siete ripieni, e quindi siete dei figli di Dio. Certo il battesimo con lo Spirito Santo lo dovete bramare e fate bene a bramarlo; ma non è con il battesimo con lo Spirito che sarete salvati e perdonati, perché si viene salvati e perdonati soltanto mediante la fede in Cristo Gesù. Ritiratevi dunque dalla chiesa unitariana che frequentate e unitevi a persone che credono nella Trinità, nella salvezza per grazia, e nel battesimo con lo Spirito Santo ma non come esperienza indispensabile per nascere di nuovo ed essere salvati. Vi sentirete così liberati dall’errore nel quale siete caduti a vostra insaputa.

Gli Unitariani quando devono spiegare come mai ci sono tanti che non sono stati battezzati ‘correttamente’, cioè, secon­do loro, nel solo nome di Gesù Cristo, eppure parlano per lo Spirito in altre lingue, affermano che costoro fanno parte di quella categoria di persone accettevoli in qualche misura a Dio nelle quali viene a dimorare Dio ma non hanno ancora i loro peccati perdonati! Ma noi diciamo: ‘Ma come si può pensare che Dio venga a dimorare in persone non ancora perdonate dai loro falli?’ E’ veramente assurdo pensare che una persona riceva il battesimo con lo Spirito Santo senza avere ricevuto la remissione dei propri peccati. Perché ciò significherebbe che si può ricevere lo Spirito Santo senza avere creduto dato che la remissione dei peccati si ottiene credendo nel nome di Cristo. Gesù disse a proposito del battesimo con lo Spirito Santo: “Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d’acqua viva sgorgheranno dal suo seno. Or disse questo dello Spirito, che doveano ricevere quelli che crederebbero in lui; poiché lo Spirito non era ancora stato dato, perché Gesù non era ancora glorificato”.[1] Come potete vedere sono coloro che credono che ricevono lo Spirito Santo, e dato che coloro che credono hanno i loro peccati rimessi, coloro che ricevono il dono dello Spirito Santo sono anche perdonati.

Che questi errori dottrinali degli Unitariani ci servano d’esem­pio fratelli! Che ognuno si studi di tagliare rettamente la parola della verità per non rimanere confuso e per non confondere il suo prossimo!

 


[1] Giov. 7:38-39