A Gerusalemme, i resti di un bagno rituale ebraico in uso all’epoca del Secondo Tempio
Nel corso di scavi archeologici preventivi in vista della costruzione di una nuova strada nel quartiere Kiryat Menachem di Gerusalemme, la Israel Antiquities Authority ha scoperto un antico mikvé (bagno rituale ebraico) risalente all’epoca del Secondo Tempio. Spiega Binyamin Storchen, direttore dello scavo, che negli ultimi anni sono stati rinvenuti parecchi mikvé, ma quello appena riportato alla luce presenta un’intricata struttura “insolita e particolare” per il passaggio dell’acqua, che comprende un complicato sistema di canali d’approvvigionamento che conducono al bagno. Significativamente più sofisticato dei mikvé successivi costruiti in modo molto più semplice, drenava l’acqua da un piccolo bacino artificiale costruito in un spazio chiuso adiacente.
A causa della siccità, durante il periodo del Secondo Tempio, l’epoca in cui si ritiene che il mikvé sia stato costruito, vennero adottare speciali tecniche di drenaggio per garantire l’utilizzo dell’acqua fino all’ultima goccia.
Quando questo mikvé cessò di essere usato, i canali d’acqua si riempirono di rifiuti mentre il sito veniva utilizzato come cava di pietra. Molto più tardi, nel XX secolo, fu scavata nel soffitto un’apertura circolare e l’antico mikvé venne usato come cisterna.
(Da: Jerusalem Post, 10.4.13)
Fonte: Israele.net
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