[World Watch List 2010] Persecuzione dei cristiani nel mondo, Prime dieci nazioni- #4 Somalia

Nel 2009 la situazione in Somalia si è deteriorata. A gennaio, le forze etiopi hanno lasciato il paese e Sheick Sharif Sheick Ahmad (Sceicco Ahmad) dell’opposizione ARS, l’Alleanza per la Reliberazione della Somalia con sede a Gibuti, è stato nominato presidente dal Parlamento del Governo Transitorio. Ad aprile del 2009 il parlamento ha deciso all’unanimità di introdurre la legge islamica nella speranza di rafforzare così il sostegno popolare al governo e di allontanare la popolazione dalle milizie islamiche ribelli. Queste milizie (al-Shabaab e il rivale Hizbul Islam) controllano gran parte della Somalia meridionale e combattono contro lo Sceicco Ahmad e il suo governo insediato nella capitale Mogadiscio. I cristiani sono sorvegliati sia dal governo che dalle milizie islamiche. La fazione estremista al-Shabaab addirittura va a caccia di cristiani. Abbiamo avuto notizie che almeno 11 cristiani sono stati uccisi a motivo della loro fede, mentre parecchi altri sono dovuti fuggire o sono stati rapiti, arrestati o torturati. Lo Statuto Federale Transitorio prevede la libertà religiosa, ma in pratica questo diritto non viene rispettato, perché lo stesso Statuto sancisce anche che l’islam sia la religione nazionale e la Costituzione dichiara che le leggi non possono contraddire l’islam. La maggior parte dei cristiani vive nel sud della Somalia. Sono pochi di numero, fortemente perseguitati, praticano la loro fede in segreto e vivono in costante pericolo di vita. Un ristretto numero cristiani si trova nel Puntland e nel Somaliland, mentre altri vivono come profughi nei paesi confinanti.

Fonte: Porte Aperte Italia

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