Luis Javier è un giovane di 26 anni che abita in una zona lacerata dai combattimenti. A 11 anni era molto dotato per il calcio e il suo allenatore gli prediceva un grande avvenire. Ma siccome la sua famiglia è molto povera, ha dovuto lasciare la scuola per lavorare. A 19 anni è entrato in un gruppo paramilitare. Rapidamente è piombato nell’occultismo, quando un uomo gli ha regalato un amuleto e ha invocato satana pronunciando il suo nome. “Da quel momento mi sono abituato a convivere con i demoni”.
Luis ha cominciato allora a minacciare i pastori e coloro che insegnavano la Bibbia seminando il terrore nei culti. Ha fatto chiudere delle chiese e ha maltrattato i cristiani per ridurli al silenzio. L’anno scorso è stato gravemente ferito dallo scoppio di una granata. In quella occasione ha implorato l’aiuto di Dio ed è miracolosamente guarito.
Oggi la vita di Luis non è più la stessa. Ha rinunciato alle armi e ha cominciato un difficile processo di reintegrazione nella società. Frequenta una chiesa insieme a un centinaio di ex combattenti che hanno lasciato le armi per seguire Gesù. A loro volta ora vivono sotto la continua minaccia di essere uccisi
Da 40 anni diversi dipartimenti della Colombia sono teatro di combattimenti fra gruppi paramilitari, narco trafficanti, Forze Armate Rivoluzionarie Colombiane (FARC) e l’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN). Numerose testimonianze affermano che questa guerra civile è sotto l’influenza di forze occulte, ma nonostante tutto la luce continua a brillare nelle tenebre…
Il 2 febbraio la FARC ha ordinato la chiusura di 4 chiese e hanno obbligato 80 cristiani a lasciare il loro villaggio.
Fonte: Porte Aperte Italia