di Barbara Bradley Hagerty (Traduzione di Stefania Salomone)
Chi è l’autrice: http://www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=2100608
Il Cardinale Francis George di Chicago è stato nominato presidente della Conferenza Episcopale statunitense martedì scorso. George è stato un dichiarato sostenitore della soluzione dei casi di abusi sessuali nella chiesa. Ma i critici riferiscono che ha ignorato le accuse rivolte a un prete nella sua stessa arcidiocesi per aver abusato di un ragazzino non meno di un anno fa.
Dopo che gli scandali di abusi sessuali scoppiarono cinque anni fa, il Cardinale diede il via alla politica di tolleranza-zero contro i preti incriminati. Questa politica è divenuta il modello per la riforma mondiale. Lo stesso George si è recato a Roma per convincere il Vaticano ad approvare tale procedura.
Jimmy Lago, il cancelliere dell’arcidiocesi, sostiene che questa procedura è molto semplice: quando un minore denuncia un abuso, la chiesa lo riferisce immediatamente alla polizia e solleva il prete dal suo incarico.
“Non aspettiamo il parere del Comitato di Revisione”, ha detto, riferendosi ai membri laici e non che investigano sui casi di abusi sessuali. “Non aspettiamo l’intervento di nessuno. Quando ci troviamo di fronte ad una accusa, subito si chiede al prete di farsi da parte per favorire la fase delle indagini”.
Questa è la teoria. Ma nel caso specifico di P. Daniel McCormack, questa politica non è stata attuata.
Ignorata la procedura di denuncia
La parrocchia di S. Agata si trova in un’area disagiata di Chicago. Per i ragazzi qui la chiesa e la scuola Lady of the Westside sono il rifugio dal pericolo della strada. Daniel McCormack viveva e lavorava qui. Era un prete giovane e dinamico che aveva chiesto esplicitamente di lavorare accanto ai più poveri, insegnando algebra e allenando una squadra di basket.
I ragazzi lo amavano – una volta tagliò una zucca e la distribuì tra i ragazzi durante una celebrazione – alcuni genitori in verità rimasero perplessi.
“Non mi interessa nulla di quel prete”, osserva una madre, seduta nel suo appartamento nei sobborghi di Chicago. Fotografie dei suoi cinque figli e di suo marito ricoprono le pareti.
Questa madre, che ha chiesto di restare anonima, ha iscritto suo figlio alla scuola Lady of the Westside nell’autunno del 2003. Ha presto notato lo stretto legame che si era creato tra il suo ragazzo di 8 anni e il prete. La famiglia poi si è trasferita per un anno ed è tornata a Chicago nell’estate del 2005. Mentre la famiglia decideva dove iscrivere i figli a scuola al loro ritorno a Chicago, dice la mamma, il ragazzo sembrava agitato.
“Entrò nella stanza piangendo e tremando”, ricorda. “Disse: ‘mamma’!”, io gli domandai ‘Che ti succede?” Ma lui continuava a piangere. Poi mi disse ‘E’ successa una cosa brutta, P. Dan mi ha molestato’. A quel punto gli ho detto ‘Aspetta – di che parli? Adesso devi raccontarmi per filo e per segno’ “.
Il ragazzo raccontò che per almeno due volte nel dicembre del 2003, McCormack lo aveva intrappolato, aveva infilato le mani nei suoi slip e lo aveva accarezzato. All’udire tutto questo, la madre dice di aver chiamato Leah McCluskey, la responsabile dell’arcidiocesi incaricata dei casi di abusi. Ha ancora un chiaro ricordo della telefonata, durata 22 minuti.
Ci ha riferito che McCluskey le aveva assicurato che avrebbe indagato sull’accaduto. Secondo la politica tolleranza-zero che il Cardinale George aveva implementato, l’arcidiocesi avrebbe dovuto chiamare la polizia. In base a quanto appreso da una indagine esterna commissionata a posteriori dall’arcidiocesi, questo non è stato fatto. La madre ha inoltre riferito che lo stesso responsabile della scuola non aveva chiamato la polizia. Così ha fatto un esposto.
La polizia ha arrestato McCormack il 30 agosto 2005, poi rilasciato per insufficienza di prove.
Dopo alcune settimane, riferisce la madre, ha svolto una verifica con McCluskey, l’incaricata dell’arcidiocesi.
“Ha detto ‘Ci stiamo lavorando. Lo abbiamo allontanato dalla chiesa’” riferisce la madre. “Ma poiché ho amici cattolici che frequentano quella chiesa, loro hanno confermato che ‘P. Dan è ancora in servizio, non è andato da nessuna parte’, così mi sono detta ‘che cosa?!’ “.
La McCluskey da quel momento si è resa irreperibile.
Nessun allontanamento dalla scuola
Invece di rimuovere McCormack, l’arcidiocesi gli ha detto di stare lontano dai bambini. Sfortunatamente, nessuno aveva avvisato Barbara Westrick, la responsabile della scuola in cui il prete insegnava.
“La prima cosa che avrebbero dovuto fare era informarmi che lui non avrebbe più dovuto insegnare, che non avrebbe più dovuto allenare la squadra di basket e che non avrebbe più dovuto essere a contatto con i bambini”, ci ha detto. “Nessuno mi ha avvertito. Nessuno, mai”.
In base alle indagini esterne, i portavoce ecclesiastici hanno chiesto ai confratelli di McCormack di “controllare” il suo operato – cioè evitare che lui portasse i ragazzi nella sacrestia. Ma McCormack ha continuato ad insegnare, ad allenare o a portare i bambini in giro per shopping.
Il Cardinale Gorge ha rifiutato di essere intervistato. Il cancelliere Lago non ha discusso il caso in dettaglio, poiché è ancora oggetto di indagini.
“Le informazioni sul caso non sono ancora complete”, ha detto Lago. “E molte tra le persone addette al benessere dei bambini non sono ancora giunti alla conclusione che egli andasse rimosso. E’ tutto ciò che posso dire per il momento”.
La strada verso le accuse di abusi
Da una attenta analisi delle informazioni frammentarie reperite dagli investigatori esterni incaricati dalla chiesa si riportano i seguenti fatti:
Nel 1992, due adulti e un minore hanno accusato McCormack di aver sessualmente abusato di loro mentre erano in seminario. Una lettera in merito fu archiviata nel file di McCormack. Questa lettera è sparita.
Nell’ottobre 1999, la vice-preside della scuola dove McCormack insegnava ha informato l’Ufficio delle Scuole Cattoliche e l’arcidiocesi che McCormack aveva abusato di un ragazzo del quarto anno. Lei ha detto di aver scritto una lettera e di averla consegnata all’arcidiocesi. Gli investigatori non hanno mai trovato quella lettera. Gli ufficiali ecclesiastici sostengono di non averla mai ricevuta.
Nel settembre 2003, una donna ha contattato l’arcidiocesi dicendo che suo nipote era stato molestato da McCormack. Lasciò i propri recapiti, ma non il proprio nome.
Mai l’arcidiocesi ha informato la polizia. Gli investigatori esterni hanno concluso che tali gravi mancanze erano una violazione alle leggi di stato e alle procedure stesse dell’arcidiocesi. Marc Pearlman, un avvocato che ha gestito alcuni casi contro più di tre dozzine di preti di Chicago, sostiene che la chiesa ha precise responsabilità.
“In una scuola, in un campo, o altre istituzioni, quando si è a conoscenza della presenza di un pedofilo, la prima cosa da fare per proteggere le persone è allontanarlo” ha detto Pearlman. “Devi chiamare la polizia e allontanarlo. Hanno fatto esattamente il contrario. Lo hanno coperto e lo hanno lasciato nelle fila”.
I ritardi nella rimozione di McCormack
Dopo che McCormack fu arrestato la prima volta e rilasciato nell’agosto del 2005, il Comitato di Revisione dell’arcidiocesi cominciò ad interessarsi alla cosa. Il Comitato è un gruppo di laici e chierici che indagano sui casi di questo tipo. Alcune fonti confermano che il Comitato mandò una lettera al Cardinale George nel’ottobre 2005, intimandogli di rimuovere McCormack dal ministero. Non lo fece.
Il cancelliere Lago ribadisce che l’istruttoria non era ben delineata. “Non esistevano raccomandazioni formali fornite dal comitato”, dice Lago. “Stiamo tentando ancora di gestire la cosa internamente”.
Pearlman afferma che la raccomandazione poteva non essere stata formale, ma certamente non avrebbe potuto essere più chiara.
“Abbiamo sufficienti prove per ritenere che il cardinale abbia ricevuto la raccomandazione di rimuovere McCormack e non ne tenne conto”, ci ha detto. “Alla fine certo lo ha fatto, ma non possiamo sapere, oggi mentre parliamo, quanti altri bambini potrebbero aver subito abusi tra l’autunno del 2005 e il gennaio 2006, data della sua effettiva sospensione”.
Altre vittime
Quattro ragazzi sostengono di essere stati molestati durante il suddetto periodo. Lago stima che, durante la sua carriera, McCormack abbia abusato di “più di 12 e meno di 15” ragazzi. La redazione di NPR ha incontrato la madre di uno di questi.
La donna, che ha chiesto di non rendere pubblico il suo nome data la brutta nomea che avrebbe potuto ricavare da un fatto di abusi, dice di essere stata molto contenta quando nell’autunno del 2005 suo figlio di 10 anni cominciò a giocare a basket, a fare uscite e a frequentare la chiesa passando il suo tempo con “Padre Dan”.
“Sentivo di non dovermi preoccupare perché stava lì vicino in chiesa e saperlo in chiesa mi tranquillizzava”, ci ha detto.
Ha riferito che sotto Natale, quell’anno, McCormack ha molestato suo figlio. Il ragazzo non parlò, ma alcune settimane dopo uscì allo scoperto un terzo ragazzo.
“La mia collaboratrice mi ha chiamato e mi ha detto ‘Abbiamo uon problema’ Preside Westrick “Mi ha detto ‘Questo ragazzo sostiene di essere stato molestato da P. Dan’. Le ho risposto ‘Arrivo subito’ “.
La Westrick ha chiamato immediatamente i suoi genitori, la polizia e l’arcidiocesi. McCormack è stato arrestato il 20 gennaio 2006. Nel marzo 2006- solo dopo l’arresto di McCormack e dopo 14 anni dalla prima denuncia – il George si è pubblicamente scusato.
“Avrei dovuto almeno temporaneamente sospendere P. McCormack,” ha detto in una conferenza dopo aver reso pubblici i risultati delle indagini che mostravano tutte le defaillance del caso. “Mi assumo la responsabilità di non averlo fatto e sono molto addolorato per la mia mancanza, lo sono davvero”.
Ancora ad oggi, nessun leader della arcidiocesi ha subito sanzioni. E la madre della seconda vittima si chiede come mai.
“Se il Cardinale George avesse provveduto a tempo debito, questi altri ragazzi non sarebbero stati molestati”, osserva, “E’ come se avesse aperto la porta a P. Dan per potersi approfittare di altri ragazzini di colore”.
Daniel McCormack è stato poi dichiarato colpevole di molestie su 5 ragazzi. Sta scontando una pena detentiva di 5 anni.
Fonte: ildialogo.org/NPR