15.10.1999 – (Portes Ouvertes) – La polizia religiosa è entrata con la forza in due case private a Riyad, dove si tenevano delle riunioni, e ha arrestato 40 dei 267 partecipanti presenti. Tutte le bibbie, il materiale cristiano e gli strumenti musicali sono stati sequestrati. Secondo un testimone, la muttawa (polizia religiosa) sarebbe entrata in una delle case scalando un muro esterno e forzando la porta.
La polizia avrebbe lasciato un disordine indescrivibile dopo una perquisizione minuziosa. La metà dei cristiani arrestati è stata rilasciata prima del calar della notte, ma 13 di loro, tutti filippini, sono tenuti in prigione nel centro di detenzione del Ministero degli Interni. Sono accusati di essere i dirigenti dei due gruppi, che si riunivano in ville vicine.
Secondo le autorità, l’infrazione commessa l’8 ottobre consiste nel fatto che le riunioni permettevano l’assembramento di uomini e di donne insieme. Or, un permesso è necessario per tenere riunioni pubbliche miste, considerate come tabù secondo i principi morali islamici.
Secondo una fonte ben informata, gli arresti potrebbero essere la conseguenza di un grande assembramento cristiano che ha avuto luogo tre giorni prima con un evangelista americano, e al quale ha partecipato un gran numero di cristiani delle assemblee clandestine di Riyad.