Indonesia: Notizie di Rinaldi Damanik

Verona (PA) – Il pastore indonesiano Rinaldi Damanik, accusato di possesso illegale di armi, è ricorso in appello contro la condanna a 3 anni di reclusione inflittagli il 16 giugno. Degli amici l’hanno incontrato ed hanno deciso di sostenere il suo appello, convinti della sua innocenza.
Nella settimana successiva alla richiesta di appello, presso l’Alta Corte di Sulawesi Centrale, si sono manifestate forti opposizioni.
L’avvocato principale della difesa, Johnson Panjaitan, è stato avvertito che sarà interrogato riguardo alla dichiarazione che ha fatto dopo l’annuncio del verdetto. I nomi degli amici di Damanik sono stati pubblicati sui giornali locali, con la minaccia che saranno arrestati. Anche Damanik ha ricevuto minacce che i membri della sua famiglia e i suoi amici saranno rapiti, se non ritira il suo appello. Gli avvocati musulmani di Damanik, accusati di aver tradito la loro religione patrocinando il pastore, hanno replicato che è loro dovere difendere un innocente.
“La strada è ancora lunga, ma stiamo vedendo delle aperture”, ha dichiarato M. Saroinsong, un responsabile di una chiesa di Sulawesi che sostiene Damanik ed ha aggiunto: “Per favore continuate a pregare affinché la giustizia trionfi”.

Fonte: Porte Aperte Italia – 18 luglio 2003

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Indonesia: Damanik è stato condannato a tre anni di reclusione

Verona (PA) – I giudici hanno emesso il loro verdetto e condannato il pastore indonesiano Rinaldi Damanik a tre anni di reclusione per possesso illegale di armi. Tutto questo malgrado le prove evidenti che i testimoni siano stati torturati dalla polizia durante gli interrogatori.
Damanik, una figura chiave per le negoziazioni di pace fra i rifugiati cristiani e musulmani nella regione di Poso, è stato arrestato dalla polizia il 17 agosto 2002, mentre si stava recando in un vicino villaggio per portare aiuti umanitari. Il giorno seguente la polizia ha dichiarato che avevano trovato armi sulla sua auto. L’esperto legale J.E. Sahetapy, un testimone importante della difesa, ha dichiarato che la polizia non solo non ha rispettato la procedura legale nel perquisire l’auto senza mandato, ma ha anche dichiarato di aver trovato armi solo il giorno seguente. Il pastore e i suoi avvocati hanno una settimana per decidere se fare ricorso, una procedura lunga e costosa. I cittadini di Tentena, la città dove abita il pastore, volevano organizzare una manifestazione nel caso il pastore fosse stato condannato, ma quest’ultimo è riuscito a dissuaderli.

Fonte: Porte Aperte Italia – 20 giugno 2003

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Indonesia: Damanik rischia cinque anni di prigione

Verona (PA) – Un tribunale indonesiano potrebbe condannare il pastore Rinaldi Damanik a cinque anni di prigione lunedì prossimo 16 giugno, per possesso illegale di armi. Damanik è stato arrestato in settembre del 2002 e il suo processo è cominciato a febbraio del 2003, con una messa in scena elaborata dalla polizia che voleva vendicarsi del pastore. Damanik aveva adottato una ferma posizione durante le negoziazioni per la pace a Poso (Sulawesi centrale). Gli accordi di Malino (dicembre 2001) avevano provocato l’ira della polizia e delle forze militari, obbligate a ritirarsi da quella regione, dove praticavano commerci illegali molto proficui.
Mentre il pastore Damanik si stava recando in auto, in un villaggio vicino in agosto del 2002, è stato arrestato dalla polizia e tenuto a distanza della sua auto per una decina di minuti. Solo il giorno seguente, i poliziotti hanno dichiarato che avevano trovato armi e munizioni nel suo veicolo, benché non lo avessero dichiarato al momento del fermo né avessero alcun mandato di perquisizione. Damanik ed i suoi avvocati ritengono che le armi siano state messe con lo scopo preciso di incastrarlo. Infatti le testimonianze, rese dai poliziotti e dai militari in tribunale, erano contradditorie.
Damanik spera che questa situazione faccia luce sulle ingiustizie che regnano a Poso, e contribuisca a ristabilire la pace che tutti attendono da molto tempo.

Fonte: Porte Aperte Italia – 14 giugno 2003

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