Mettiamo che un credente decida di contrarre un debito con una banca (nonostante gli sia stato detto di non contrarlo), per esempio un mutuo ventennale per comprare una casa dove andare ad abitare con la propria famiglia, e questo credente chieda ad un altro credente di fargli da garante con i suoi beni, come si deve comportare quest’ultimo credente? «Fare da garante – come si legge sul sito prestiti.it – non è una semplice formalità ma un ruolo di grande responsabilità: qualora il debitore non riuscisse più a onorare il proprio debito, la banca si rivolgerebbe al garante per rientrare di quanto dovuto …». Egli deve rifiutarsi di fargli da garante per il mutuo perché è scritto: “Chi si fa mallevadore d’un altro ne soffre danno, ma chi odia la mallevadoria è sicuro” (Proverbi 11:15). Il mallevadore è «chi si fa garante, impegnandosi personalmente, per l’adempimento di un obbligo altrui».