Rifugiati: accogliere i perseguitati religiosi

Le persone che fuggono dal proprio paese per motivi religiosi devono essere riconosciute come rifugiati, secondo le regole stabilite dalle Convenzioni internazionali. Lo ha sostenuto lo storico delle religioni tedesco Hans Meier, cattolico, intervenendo lo scorso 8 maggio sulle pagine del quotidiano svizzero “Neue Zürcher Zeitung”. Meier ha formulato queste considerazioni alla luce del crescente numero di profughi per motivo di religione nel mondo, in particolare di profughi di religione cristiana. Limitarsi a riconoscere lo statuto di rifugiato ai perseguitati politici è riduttivo, ha sostenuto Meier. Considerando la situazione dei cristiani in Iraq, nel mondo arabo, in India, in Tailandia, nella Corea del Nord, in Cina, in Pakistan, in Iran e nei paesi islamici africani, lo statuto di rifugiato dovrebbe essere riconosciuto – secondo Meier – ai cristiani che fuggono da quei paesi. Il diritto di praticare liberamente la propria religione dovrebbe essere affiancato, ha concluso lo storico delle religioni, con un esplicito diritto, sancito a livello mondiale, alla conversione.

Fonte: Voce Evangelica/nzz

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VIETNAM: Ad Hanoi il Comitato Usa per la libertà religiosa internazionale

Ai delegati americani il primo ministro spiega dovranno condurre la loro indagine “in modo obiettivo” e senza voler imporre punti di vista “non equilibrati”. I diritti umani affermati dall’Onu vanno basati sulle leggi dei singoli Stati.

Hanoi – Il Vietnam comprende perfettamente i documenti dell’Onu sui diritti umani, ma ritiene che essi debbano essere basati sulle Costituzioni e le leggi di ogni Stato. Lo ha sostenuto il primo ministro Nguyên Tân Dung, che il 23 ottobre ha ricevuto ad Hanoi una delegazione del Comitato statunitense per la libertà religiosa internazionale.

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CINA – Bao Tong: il Partito avrebbe dovuto decretare la fine delle persecuzioni religiose

L’ex segretario di Zhao Ziyang, estromesso perché si oppose al massacri di Tienanmen, sottolinea che il rispetto per un diritto sancito dalla Costituzione della Repubblica popolare serve alla costruzione della “società armoniosa” voluta dalla leadership comunista.

Roma – Bao Tong, l’ex segretario di Zhao Ziyang, dall’89 emarginato dal Partito comunista perché contrario al massacro di Tiananmen, ha scritto ad AsiaNews: “La libertà di religione è uno dei diritti civili affermati in modo inequivocabile nella Costituzione della Repubblica popolare cinese. Ciò significa che esso deve essere rispettato dal governo. Speravo proprio che il 17mo Congresso del Partito avrebbe rispettato la Costituzione e i diritti di ogni cittadino. Avrei voluto che il Congresso mostrasse in modo evidente il suo rispetto per la

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