Cuba: Lo Stato continua a vedere nella fede un nemico

Holguín, Cuba – Una risoluzione governativa vieta ogni manifestazione di fede nelle camere ardenti. Il divieto comprende cantici, preghiere, ecc. senza distinzione di credo o denominazione religiosa.

A Cuba, tradizionalmente, i defunti sono accompagnati da familiari ed amici durante le loro ultime ore prima di essere sepolti, e in questo tempo questi atti di fede contribuiscono a riconoscere e ad apprezzare gli esseri cari e gli amici.

Secondo le imprese di pompe funebri, dipendenti delle imprese comunali e dei servizi necrologici, il decreto non lascia spazio neanche per le cerimonie delle fraternità. Gli unici autorizzati a compiere atti solenni di commiato sono gli organismi politici statali.

L’opinione generale è che lo Stato pretenda di ritornare agli anni in cui le credenze religiose e coloro che le osservano erano perseguitati e umiliati in tutto il paese.

“La misura – ha detto un familiare di un defunto – è un nuovo attacco alla libertà di culto, lo Stato continua a vedere nella religione un nemico”.

Via | amen-amen.net

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India: protesta per intolleranza religiosa

26 settembre 2007 – Lo scorso 22 settembre i cristiani dello stato indiano del Karnataka hanno manifestato nella città di Bangalore contro i numerosi episodi di intolleranza religiosa avvenuti nella regione. Ben due cortei hanno attraversato le vie cittadine: uno organizzato dal parlamentare e membro della chiesa presbiteriana Hmar Tlomte Sangliana; l’altro dal Consiglio generale dei cristiani in India. “Il diritto alla libertà di culto è di fatto negato ai cristiani”, ha denunciato Sangliana ricordando gli oltre 70 attacchi contro persone e chiese avvenuti a partire dal gennaio 2006. “La situazione si sta facendo allarmante. Anche i normali incontri di culto sono oggetto di assalti”, ha detto preoccupato il pastore Lakshminarayan che nello scorso giugno ha rischiato di morire nell’incendio appiccato alla sua chiesa.

Fonte: VoceEvangelica/NEV

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