In settimana, il ministro degli Interni firmera’ una circolare rivolta ai sindaci per invitarli a suddividere i cimiteri a seconda delle confessioni religiose. Il testo non modifica le regole, ma sollecita i Comuni a tener conto di un fenomeno in crescita.
Un tempo, gli immigrati maghrebini venivano sepolti per lo piu’ nel Paese d’origine per fedelta’ alle tradizioni, secondo cui l’Islam raccomanda di riposare in terra musulmana. Ma le ultime generazioni si sentono parte del Paese ospite (il 60% degli algerini desidera essere sepolto in Francia). Tuttavia, il rispetto della tradizione religiosa vuole che la sepoltura sia permanente, e quindi essi rifiutano la concessione provvisoria, in uso nei cimiteri francesi, in attesa di una soluzione permanente; inoltre, il morto dovrebbe riposare tra pari e con il viso rivolto alla Mecca.
Anche gli ebrei hanno le loro tradizioni che si discostano dalla sepoltura cattolica.
Di qui l’opportunita’ di separare i settori, finanze locali permettendo.
Fonte: Aduc – 18 febbraio 2008