Amsterdam, 28 nov. (Ap) – Gli undici paesi delegati alla supervisione di un vasto archivio sul nazismo e i campi di concentramento hanno completato la ratifica di un accordo che permetterà loro di aprirne le porte al pubblico. L’intesa, rende noto oggi la Croce Rossa Internazionale, mette fine a 60 anni di segretezza. La Grecia è stato l’ultimo degli 11 paesi a ratificare l’intesa. L’archivio sorge a Bad Arolsen, in Germania, ed è amministrato dalla ‘International Tracing Service’, agenzia del Comitato Internazionale della Croce Rossa. L’archivio, che consta di oltre 50 milioni di pagine, fino ad oggi è stato utilizzato per agevolare le ricerche di persone disperse e per fornire documentazioni sulle vittime della persecuzione nazista in modo da poter sostenere la richiesta di risarcimento.
Fonte: Apcom.net
Bad Arolsen. Situata al centro di quelle che erano le quattro zone di occupazione e con le infrastrutture in buono stato, questa città tedesca è stata scelta per raccogliere tutti i documenti rinvenuti nei campi di concentramento dopo l’arrivo degli Alleati. Nei 26 kilometri di archivio ci sono i registri trovati negli ospedali, negli alloggi della Gestapo e negli armadi delle SS: tutte le informazioni che qualcuno ha riportato su carta. Bad Arolsen contiene i registri di morte, l’elenco degli informatori e degli arresti, le motivazioni per cui una persona si trovava nel campo e anche la lista di chi aveva deciso di collaborare per sopravvivere. Una sezione è dedicata alle cartelle cliniche degli internati, di cui si possono sapere le malattie e le malformazioni, oltre a particolari degli esperimenti medici che venivano condotti nei campi.