Lo spirito rotto è un sacrificio gradito a Dio

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Lo spirito rotto è un altro sacrificio spirituale gradito a Dio.

Davide, dopo avere commesso adulterio con Bath-Sheba e dopo avere fatto uccidere Uria lo Hitteo, marito di Bath-Sheba, confessò i suoi misfatti a Dio dicendogli: “Io ho peccato contro te, contro te solo, e ho fatto ciò ch’è male agli occhi tuoi; lo confesso affinché tu sia riconosciuto giusto quando parli, e irreprensibi­le quando giudichi”1 ed anche: “Lavami del tutto della mia iniqui­tà e nettami del mio peccato!”.2 Davide si rese colpevole di una grave colpa e secondo la legge di Mosè, sia chi commetteva adul­terio con la moglie del suo prossimo, sia chi uccideva il suo prossimo con premeditazione doveva essere messo a morte; non vi erano sacrifici per il peccato o olocausti che il colpevole di questi reati poteva offrire a Dio per essere perdonato di questi peccati. Davide riconobbe la sua iniquità nel cospetto di Dio e lo invocò affinché avesse pietà di lui; Davide sapeva che Dio non avrebbe gradito né i suoi sacrifici e né i suoi olocausti, infat­ti disse a Dio: “Tu non prendi piacere nei sacrifici, altrimenti io li offrirei; tu non gradisci olocausto”,3 ma sapeva anche che Dio richiedeva da lui un sincero pentimento, infatti egli disse: “I sacrifizi di Dio sono lo spirito rotto; o Dio, tu non sprezzi il cuore rotto e contrito”.4

Il popolo d’Israele quando abbandonò Dio e si gettò dietro le spalle la legge di Dio, continuò ad offrire sacrifici ed olocau­sti, ma Dio non li gradì, infatti è scritto in Isaia: “Il sangue dei giovenchi, degli agnelli e dei capri, io non lo gradisco”,5 e in Amos: “Se m’offrite i vostri olocausti e le vostre oblazioni io non li gradisco”,6 e perché questo? perché il popolo compiva ogni sorta di malvagità e non si umiliava nel cospetto di Dio, non confessando le sue iniquità e non abbandonandole e perciò Dio sprezzava i loro sacrifici. Nel caso di Davide, Dio avrebbe sprezzato i suoi sacrifici, se egli glieli avesse offerti per essere perdonato, senza pentirsi dei suoi misfatti, ma Davide sapeva quali erano i sacrifici che Dio richiedeva da lui e che Egli non avrebbe rigettato: un cuore rotto e contrito, Dio non lo avrebbe sprezzato di certo, e così fu, perché Davide si stracciò il cuore e con il cuore rotto andò a Dio supplicandolo di purifi­carlo dai suoi peccati, e Dio lo perdonò.

Noi, come sacerdoti di Dio dobbiamo offrire a Dio questi sacrifi­ci, un cuore rotto e contrito; umiliamoci nel cospetto di Dio, sapendo che “se confessiamo i nostri peccati, Egli è fedele e giusto da rimetterci i peccati e purificarci da ogni iniquità”;7 diletti, il Signore accoglie chi va a Lui sinceramente, confes­sandogli le sue iniquità e non lo caccia via.


1 Sal. 51:4

2 Sal. 51:2

3 Sal. 51:16

4 Sal. 51:17

5 Is. 1:11

6 Amos 5:22

7 1 Giov. 1:9