Il ministerio di apostolo

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Per ciò che riguarda il ministerio di apostolo, bisogna dire che l’apostolo è l’inviato, cioè colui che viene mandato dallo Spiri­to Santo a predicare la Parola di Dio ad un popolo.

Prendiamo per esempio i dodici discepoli di Gesù che furono da lui stabiliti apostoli e mandati da lui a predicare il Regno di Dio ad Israele.

Luca dice: “Or avvenne in que’ giorni ch’egli se ne andò sul monte a pregare, e passò la notte in orazione a Dio. E quando fu giorno, chiamò a sè i suoi discepoli, e ne elesse dodici, ai quali dette anche il nome di apostoli: Simone, che nominò anche Pietro, e Andrea, fratello di lui, e Giacomo e Giovanni, e Filip­po e Bartolommeo, e Matteo e Toma, e Giacomo d’Alfeo e Simone chiamato Zelota, e Giuda di Giacomo, e Giuda Iscariot che divenne poi traditore”;1 come potete vedere i dodici non si presero da loro stessi l’onore di essere chiamati apostoli, ma l’ebbero da Cristo Gesù. Notate anche che non tutti quelli che erano diventa­ti discepoli di Gesù furono da lui costituiti apostoli perché questo conferma che non tutti nella chiesa possono essere chiama­ti apostoli, ma solo coloro che hanno ricevuto questo ministerio dal Signore. Gesù costituì i dodici apostoli per mandarli a predicare, e difatti li mandò a predicare il Regno di Dio con la potestà di cacciare i demoni e di sanare qualunque malattia, potestà che lui stesso diede loro, secondo che è scritto: “Ora, Gesù, chiamati assieme i dodici, diede loro potestà ed autorità su tutti i demoni e di guarire le malattie”.2

Dopo che lo Spirito Santo discese sui discepoli il giorno della Pentecoste, vi furono altri uomini che furono stabiliti apostoli dal Signore, tra i quali Paolo e Barnaba. È scritto: “Or nella chiesa d’Antiochia v’eran dei profeti e dei dottori: Barnaba, Simeone chiamato Niger, Lucio di Cirene, Manaen, fratello di latte di Erode il tetrarca, e Saulo. E mentre celebravano il culto del Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: Mettete­mi a parte Barnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati. Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani, e li accomiatarono. Essi dunque, mandati dallo Spirito Santo, scesero a Seleucia, e di là navigarono verso Cipro…”;3 notate che Paolo e Barnaba esercitavano già un ministerio nella chiesa d’Antiochia, quello di dottore e questo è confermato anche dalla Scrittura che dice: “Ammaestrarono un gran popolo”.4 Un giorno, mentre Barnaba, Simeone, Lucio di Cirene, Manaen e Saulo celebra­vano il culto del Signore e digiunavano, lo Spirito Santo parlò e disse: “Mettetemi a parte Barnaba e Saulo per l’opera alla quale li ho chiamati”;5 questo ordine fu rivolto a coloro che erano riuniti con Barnaba e Saulo, i quali obbedirono, appartandoli. Tra quei cinque ministri di Dio, lo Spirito Santo scelse solo Barnaba e Saulo per quella determinata opera, benché fossero tutti e cinque ministri di Dio, e questo ci fa comprendere che il Signore opera le sue scelte secondo il consiglio della propria volontà, affidando a chi vuole lui una determinata opera da compiere. Un’altra cosa che vorrei che notaste è che Barnaba e Saulo sono chiamati apostoli (secondo che è scritto: “Gli aposto­li Barnaba e Paolo”)6 proprio perché essi furono “mandati dallo Spirito Santo”7 a predicare l’Evangelo. Per ciò che concerne Paolo, bisogna dire che Gesù Cristo, quando tempo prima gli era apparso in visione mentre pregava nel tempio, gli aveva detto: “Và, perché io ti manderò lontano, ai Gentili”;8 vi ricordo questo affinché riconosciate che fu mentre Paolo era ad Antiochia che si adempirono queste parole che il Signore gli aveva rivolto tempo addietro, infatti il Signore mandò Paolo ai Gentili proprio mediante quella rivelazione data in Antiochia. Gli apostoli Paolo e Barnaba fondarono diverse chiese durante quel loro viaggio, molti furono salvati, molti furono battezzati con lo Spirito Santo e Dio rese testimonianza alla Parola della sua grazia, concedendo che per le loro mani si facessero segni e prodigi. Dopo molto tempo, essi tornarono ad Antiochia e “raunata la chiesa, riferirono tutte le cose che Dio aveva fatte per mezzo di loro, e come aveva aperta la porta della fede ai Gentili”.9

Questo viaggio di Paolo e Barnaba, così come ci è stato riferito da Luca, ci fa capire bene quale sia l’opera che compie un apo­stolo.

Tra gli altri apostoli menzionati dalla Scrittura vi sono pure Silvano e Timoteo che erano collaboratori di Paolo; che pure loro erano apostoli di Cristo, lo si capisce da queste parole di Paolo ai Tessalonicesi. Paolo, dopo aver detto all’inizio della sua prima epistola: “Paolo, Silvano e Timoteo alla chiesa dei Tessa­lonicesi…”,10 disse a quei credenti: “E non abbiamo cercato gloria dagli uomini, né da voi, né da altri, quantunque, come apostoli di Cristo, avessimo potuto far valere la nostra autori­tà…”.11

Paolo disse ai santi di Roma: “Salutate Andronico e Giunio, miei parenti e compagni di prigione, i quali sono segnalati fra gli apostoli, e anche sono stati in Cristo prima di me”,12 quindi anche questi due fratelli erano degli apostoli. “Dio ha costituito nella Chiesa primieramente degli apostoli”,13 perciò noi dobbiamo riconoscere il ministerio di apostolo.

Termino di parlarvi di questo ministerio, dicendovi che oggi come ci sono gli apostoli di Cristo così ci sono anche i falsi aposto­li che si travestono da apostoli di Cristo. In seno alla chiesa di Corinto si erano insinuati dei falsi apostoli, infatti Paolo, scrivendo a quella chiesa, disse di costoro: “Codesti tali sono dei falsi apostoli, degli operai fraudolenti, che si travestono da apostoli di Cristo. E non c’è da meravigliarsene, perché anche Satana si traveste da angelo di luce. Non è dunque gran che se anche i suoi ministri si travestono da ministri di giustizia; la fine loro sarà secondo le loro opere”.14 I falsi apostoli non sono dei ministri di Cristo, ma dei ministri di Satana, quindi odiano la giustizia; ma nonostante ciò, riescono a presentarsi ai fedeli come delle persone giuste perché si travestono da servi di giu­stizia. Le loro opere però, essendo opere d’iniquità, testimonia­no contro di loro; sappiate che questi falsi apostoli, quando vengono messi alla prova, vengono trovati mendaci e che il Signo­re renderà loro secondo le loro opere.


1 Luca 6:12-16

2 Luca 9:1

3 Atti 13:1-4

4 Atti 11:26

5 Atti 13:2

6 Atti 14:14

7 Atti 13:4

8 Atti 22:21

9 Atti 14:27

10 1 Tess. 1:1

11 1 Tess. 2:6

12 Rom. 16:7

13 1 Cor. 12:28

14 2 Cor. 11:13-15