Il battesimo con lo Spirito Santo

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Gesù Cristo dopo essere risuscitato dai morti apparve ai suoi discepoli, e si fece vedere da loro per quaranta giorni. Poco prima di essere assunto in cielo alla destra di Dio, ordinò agli apostoli “di non dipartirsi da Gerusalemme, ma di aspettarvi il compimento della promessa del Padre, la quale, egli disse, avete udita da me. Poiché Giovanni battezzò sì con acqua, ma voi sarete battezzati con lo Spirito Santo fra non molti giorni”.1 Luca, nel Vangelo da lui scritto, dice che Gesù, prima di ascendere in cielo, disse ai suoi discepoli: “Ed ecco, io mando su voi quello che il Padre mio ha promesso; quant’è a voi rimanete in questa città, finchè dall’alto siate rivestiti di potenza”.2 Ora fratel­li, come potete vedere, Gesù, in queste sue parole, fece menzione della promessa del Padre suo, quindi per parlarvi della dottrina del battesimo con lo Spirito Santo, devo innanzi tutto spiegarvi che cosa Dio aveva promesso di fare.

Dio, sotto l’antico patto, aveva detto che sarebbero venuti i giorni nei quali Egli avrebbe sparso lo Spirito Santo sopra la casa d’Israele, infatti Egli disse mediante Isaia ad Israele: “Ascolta…o Israele, che io ho scelto!…io spanderò il mio Spirito sulla tua progenie”.3 Questa promessa, Dio la confermò tramite Ezechiele, dicendo: “Ed essi conosceranno che io sono l’Eterno, il loro Dio,…e non nasconderò più loro la mia faccia, perché avrò sparso il mio Spirito sulla casa d’Israele, dice il Signore, l’Eterno”,4 ed anche tramite il profeta Zaccaria, in questi termini: “E spanderò sulla casa di Davide e sugli abitanti di Gerusalemme lo Spirito di grazia e di supplicazione; ed essi riguarderanno a me…”.5

Da queste Scritture si comprende chiaramente che il Signore aveva promesso di benedire il popolo che aveva preconosciuto, spandendo su di esso il suo Santo Spirito; ma il Signore non disse che avrebbe sparso il suo Spirito solo sopra Israele, ma anche sopra di noi Gentili di nascita, difatti Egli disse tramite il profeta Gioele: “E avverrà negli ultimi giorni, dice Iddio, che io span­derò del mio Spirito sopra ogni carne; e i vostri figliuoli e le vostre figliuole profeteranno…”.6 Dio, dicendo: “Sopra ogni carne”,7 preannunziò che Egli non avrebbe mostrato dei riguardi personali in verso nessuno, ma avrebbe dato lo Spirito Santo a tutti, sia Giudei che Gentili.

Per confermarvi che la promessa dello Spirito Santo è per tutti, vi ricordo ciò che l’apostolo Pietro disse a quei Giudei che il giorno della Pentecoste domandarono a lui e agli altri apostoli che cosa dovevano fare; egli disse loro: “Ravvedetevi, e ciascun di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Poiché per voi è la promessa, e per i vostri figliuoli, e per tutti quelli che son lontani, per quanti il Signore Iddio nostro ne chiamerà”.8 L’espressione “per voi è la promessa, e per i vostri figliuoli”,9 conferma che lo Spirito Santo era stato pro­messo ai Giudei di nascita; mentre l’espressione “e per tutti quelli che sono lontani, per quanti il Signore Iddio nostro ne chiamerà”10 conferma che Dio aveva promesso di spandere il suo Spirito anche sui Gentili. Noi pure, Gentili di nascita, siamo stati chiamati da Dio alla sua eterna gloria, quindi la promessa dello Spirito è pure per noi.

Abbiamo visto che la promessa dello Spirito è rivolta sia ai Giudei che ai Gentili, ma anche in questo caso dobbiamo ricono­scere che lo Spirito Santo, prima fu dato da Dio ai Giudei e poi ai Gentili. Come erano Giudei di nascita quelli ai quali per prima fu annunziato l’Evangelo, così erano Giudei di nascita quelli che per i primi ricevettero lo Spirito Santo il giorno della Pentecoste.

Ora vediamo in che maniera Gesù confermò e preannunziò lo spàndi­mento dello Spirito Santo, tenendo presente che Gesù Cristo è disceso dal cielo ed ha detto ciò che il Padre gli aveva comanda­to di dire, secondo che egli disse: “Io non ho parlato di mio; ma il Padre che m’ha mandato, m’ha comandato lui quel che debbo dire e di che debbo ragionare…”.11

Un giorno a Gerusalemme, durante la festa delle Capanne, Gesù esclamò: “Se alcuno ha sete, venga a me e beva. Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d’acqua viva sgorgheranno dal suo seno. Or disse questo dello Spirito, che doveano ricevere quelli che crederebbero in lui; poiché lo Spirito non era ancora stato dato, perché Gesù non era ancora glorificato”;12 l’espressio­ne “come ha detto la Scrittura”13 sta a dimostrare come già negli oracoli che ricevettero i profeti antichi vi era la promessa dello Spirito Santo. Ora, voi dovete sapere che lo spàndimento dello Spirito Santo, nelle Scritture profetiche, fu preannunziato anche con delle similitudini; ora citerò alcune di queste simili­tudini per farvi capire perché Gesù parlò di fiumi d’acqua viva in relazione allo Spirito Santo.

Dio disse tramite Isaia: “Io spanderò delle acque sul suolo assetato, e dei ruscelli sulla terra arida…Farò scorrere dei fiumi nella solitudine. Le bestie dei campi, gli sciacalli e gli struzzi, mi glorificheranno perché avrò dato dell’acqua al deser­to, dei fiumi alla solitudine per dar da bere al mio popolo, al mio eletto…I miseri e poveri cercano acqua, e non ve n’è; la loro lingua è secca dalla sete; io, l’Eterno, li esaudirò; io, l’Iddio d’Israele, non li abbandonerò. Io farò scaturir dei fiumi sulle nude alture, e delle fonti in mezzo alle valli; farò del deserto uno stagno d’acqua, e della terra arida una terra di sorgenti…Delle acque sgorgheranno nel deserto, e dei torrenti nella solitudine; il miraggio diventerà un lago, e il suolo assetato, un luogo di sorgenti d’acqua…E tu sarai come un giardino ben annaffiato, come una sorgente la cui acqua non manca mai”;14 come potete vedere, Dio promise che avrebbe sparso delle acque sul deserto e che avrebbe fatto scaturire dei fiumi e delle fonti in mezzo alla terra arida e assetata.

Ora, l’unica acqua che possa dissetare l’anima assetata è quella viva che dà il nostro Signore Gesù Cristo a coloro che vanno a lui, e quest’acqua viva è lo Spirito Santo che quando entra nel cuore del credente diventa una sorgente d’acqua che scaturisce in vita eterna; ma come c’è bisogno che prima piova su un deserto, per vedere fiumi e sorgenti sgorgare in mezzo ad esso, così era necessario che lo Spirito Santo fosse sparso perché fiumi d’acqua viva sgorgassero dal ventre dei credenti in Cristo Gesù.

I fiumi d’acqua viva di cui ha parlato la Scrittura sono lo Spirito Santo che ricevono tutti coloro che credono in lui; sì, perché, per ricevere lo Spirito Santo è indispensabile credere in Gesù; per confermarvi che lo Spirito Santo si riceve mediante la fede in Cristo (quindi quelli che sono di questo mondo che non credono in lui non lo possono ricevere), vi ricordo ciò che Paolo disse agli Efesini: “In lui voi pure, dopo aver udito la parola della verità, l’Evangelo della vostra salvazione, in lui avendo creduto, avete ricevuto il suggello dello Spirito Santo che era stato promesso”,15 e quello che disse ai Galati: “Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo divenuto male­dizione per noi…affinché ricevessimo, per mezzo della fede, lo Spirito promesso”.16 Le parole di Paolo confermano pienamente quelle di Cristo: “Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d’acqua viva sgorgheranno dal suo seno”.17

Un’altra cosa importante da dire è che quando Gesù pronunziò queste parole, lo Spirito Santo non era ancora stato dato, perché Gesù non era ancora stato assunto in cielo. La notte in cui Gesù fu tradito, egli disse ai suoi discepoli: “Io vi dico la verità, egli v’è utile ch’io me ne vada; perché, se non me ne vo, non verrà a voi il Consolatore; ma se me ne vo, io ve lo manderò”;18 queste parole stanno a dimostrare che affinché lo Spirito Santo fosse sparso, era necessario che Gesù morisse, risuscitasse, e lasciasse questo mondo per tornare al Padre suo che lo aveva mandato (quindi la promessa del Padre non si poteva adempiere mentre Gesù era ancora sulla terra). Voglio ricordarvi che quando Gesù disse ai suoi discepoli di non dipartirsi da Gerusalemme, ma di aspettarvi il compimento della promessa del Padre suo, Egli aveva un corpo glorioso e incorruttibile, essendo di già risusci­tato dai morti, ma ancora lo Spirito Santo non era ancora stato dato (e quindi i suoi discepoli non l’avevano ancora ricevuto), appunto perché Egli non era ancora stato assunto nel cielo. Qual­cuno dirà: ‘Ma se voi dite che lo Spirito Santo non era ancora stato dato, e che i discepoli non lo ricevettero fino a che Gesù non fu assunto in cielo, e fino a che non giunse il giorno della Pentecoste, come mai è scritto che quando Gesù apparve ai suoi discepoli, disse loro: Ricevete lo Spirito Santo?’. Ora, noi non diciamo che i discepoli non avevano lo Spirito Santo in loro prima che giungesse il giorno della Pentecoste, ma diciamo che essi non erano ripieni dello Spirito Santo prima di quel giorno di Pentecoste, il che è un’altra cosa. Quando Gesù disse ai suoi discepoli, il giorno che egli risuscitò: “Ricevete lo Spirito Santo”,19 i discepoli ricevettero una certa misura di Spirito Santo, ma non la pienezza dello Spirito Santo (cioè non ne furono ripieni), perché la pienezza dello Spirito si ottiene quando si viene battezzati con lo Spirito Santo, e i discepoli quando Gesù disse loro quelle parole non furono battezzati con lo Spirito Santo. Qualcuno dirà: ‘Ma perché dici che i discepoli non furono battezzati con lo Spirito Santo in quell’occasione?’; perché Gesù, quaranta giorni dopo essere risuscitato, disse loro: “Voi sarete battezzati con lo Spirito Santo fra non molti giorni”.20 Giovanni il Battista aveva detto del Cristo: “Egli vi battezzerà con lo Spirito Santo”,21 e Gesù confermò ai suoi discepoli che li avrebbe battezzati con lo Spirito Santo, dicendogli: “Ecco, io mando su voi quello che il Padre mio ha promesso”.22

Gesù disse ai suoi discepoli che essi sarebbero stati battezzati con lo Spirito Santo dopo non molti giorni (egli disse questo quaranta giorni dopo la Pasqua). Il giorno della Pentecoste, secondo la legge, viene sette settimane dopo la Pasqua, quindi, considerando che Gesù proferì quelle parole quaranta giorni circa dopo la Pasqua, e che i discepoli furono battezzati con lo Spiri­to Santo il giorno della Pentecoste, dobbiamo riconoscere che il Signore mantenne la parola data.

Ma che avvenne il giorno della Pentecoste in Gerusalemme? Avvenne che mentre tutti erano insieme nel medesimo luogo, “di subito si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, ed esso riempì tutta la casa dov’essi sedevano. E apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano, e se ne posò una su ciascuno di loro. E tutti furono ripieni dello Spirito Santo, e cominciarono a parlare in altre lingue, secondo che lo Spirito dava loro d’esprimersi”.23 Mi voglio soffermare ora, su quello che avvenne nel momento in cui i discepoli furono riempiti di Spirito Santo.

Luca dice che quando tutti i discepoli furono ripieni dello Spirito, “cominciarono a parlare in altre lingue”;24 ora, i disce­poli avevano creduto nel Signore, essi erano dei credenti che però, prima di quel giorno della Pentecoste, non parlavano ancora in lingue nuove, il che significa che la loro testimonianza non era ancora confermata ed accompagnata dal segno delle lingue di cui aveva loro parlato Gesù (secondo che egli disse loro: “Or questi sono i segni che accompagneranno coloro che avranno credu­to: nel nome mio cacceranno i demoni; parleranno in lingue nuove…”),25 e questo perché essi ancora non erano stati riempiti di Spirito Santo. Ma quando giunse il giorno di Pentecoste, i discepoli del Signore cominciarono a parlare in lingue nuove perché lo Spirito scese su loro e li sospinse a parlare in altre lingue, secondo che è scritto: “Cominciarono a parlare in altre lingue, secondo che lo Spirito dava loro d’esprimersi”.26 Alle nove circa del mattino di quel giorno di Pentecoste, i discepoli rice­vettero lo Spirito Santo, e dal loro ventre cominciarono a sgor­gare ‘fiumi di parole sante’ in lingue a loro sconosciute; in altre parole, in quell’ora ed in quel giorno essi furono battez­zati con lo Spirito Santo.

Sotto l’antico patto, quando lo Spirito Santo investiva qualcuno o si posava su qualcuno, avveniva qualcosa di particolare. Nel caso di Sansone, per esempio, ogni qual volta lo Spirito lo investì, gli conferì una forza soprannaturale.

Io vi voglio ora citare quei passi della Scrittura che mostrano che quando lo Spirito investiva qualcuno o si posava su qualcuno, gli dava di profetizzare, cioè di parlare agli uomini un linguag­gio di edificazione, di esortazione e di consolazione:

– “E l’Eterno scese nella nuvola e gli parlò; prese dello spirito che era su lui (su Mosè), e lo mise sui settanta anziani; e avvenne che, quando lo Spirito si fu posato su loro, quelli profetizzarono, ma non continuarono”27

– “E come giunsero a Ghibea, ecco che una schiera di profeti si fece incontro a Saul; allora lo Spirito di Dio lo investì, ed egli si mise a profetare in mezzo a loro”28

– “E Saul inviò dei messi per pigliar Davide; ma quando questi videro l’adunanza dei profeti che profetavano, con Samuele che tenea la presidenza, lo Spirito di Dio investì i messi di Saul che si misero anch’essi a profetare”29

– “E, alzati gli occhi, Balaam vide Israele accampato tribù per tribù; e lo Spirito di Dio fu sopra lui. E Balaam pronunziò il suo oracolo…”30

– “Allora lo Spirito di Dio investì Zaccaria, figliuolo del sacerdote Jehoiada, il quale, in piè, dominando il popolo, disse loro: ‘Così dice Iddio: – perché trasgredite voi i comandamenti dell’Eterno? Voi non prospererete; poiché avete abbandonato l’Eterno anch’Egli vi abbandonerà”31

– “E Zaccaria, suo padre fu ripieno dello Spirito Santo, e profe­tò…”32

Questo è quello che accadeva sotto l’antico patto, quando lo Spirito Santo cadeva su qualcuno.

Ora, invece, sotto la grazia, da quando Gesù Cristo è andato in cielo, e precisamente dal giorno della Pentecoste in poi, tutti coloro (nessuno escluso) sui quali è disceso lo Spirito Santo, hanno cominciato (dal momento in cui lo Spirito è sceso su loro) a parlare in lingue nuove. Questo è confermato da questi fatti trascritti da Luca nel suo secondo libro a Teofilo.

“Mentre Pietro parlava così, lo Spirito Santo cadde su tutti coloro che udivano la Parola. E tutti i credenti circoncisi che erano venuti con Pietro, rimasero stupiti che il dono dello Spirito Santo fosse sparso anche sui Gentili; poiché li udivano parlare in altre lingue, e magnificare Iddio”;33 l’apostolo Pietro, in questa circostanza, si trovava a casa di Cornelio, un centu­rione romano, e stava parlando ad un gruppo di Gentili, e mentre annunziava loro l’Evangelo lo Spirito scese su quei Gentili, ed essi cominciarono a parlare in altre lingue. I Giudei credenti che erano andati con Pietro a casa di Cornelio, rimasero stupiti che lo Spirito Santo venisse sparso da Dio anche sui Gentili, perché pensavano che la promessa dello Spirito fosse solo per i Giudei di nascita, e non anche per i Gentili. Ma come fecero quei credenti circoncisi a capire che Dio aveva dato lo Spirito Santo anche a quei Gentili? Lo capirono perché all’improvviso, mentre Pietro parlava, li udirono parlare in altre lingue.

Ecco invece cosa avvenne ad Efeso; Paolo “venne ad Efeso; e vi trovò alcuni discepoli, ai quali disse: Riceveste voi lo Spirito Santo quando credeste? Ed essi a lui: Non abbiamo neppure sentito dire che ci sia lo Spirito Santo. Ed egli disse loro: Di che battesimo siete dunque stati battezzati? Ed essi risposero: Del battesimo di Giovanni. E Paolo disse: Giovanni battezzò col battesimo di ravvedimento, dicendo al popolo che credesse in colui che veniva dopo di lui, cioè, in Gesù. Udito questo, furon battezzati nel nome del Signor Gesù; e dopo che Paolo ebbe loro imposto le mani, lo Spirito Santo scese su loro, e parlavano in altre lingue, e profetizzavano”.34 Quelli che Paolo incontrò ad Efeso erano dei discepoli del Signore, quindi dei credenti, e Paolo domandò loro se avevano ricevuto lo Spirito Santo quando avevano creduto; ora, qualcuno dirà: ‘Ma quando si crede si riceve lo Spirito Santo, perché dunque Paolo fece questa domanda a quei discepoli?’ perché ‘avere ricevuto lo Spirito Santo’, secondo quello che insegna la Scrittura, significa essere stati riempiti di Spirito Santo, o, detto in altre parole, essere stati battezzati con lo Spirito Santo. Se si ricevesse lo Spirito Santo quando si crede, Paolo non avrebbe fatto quella domanda a quei credenti.

Quando si crede si riceve la remissione dei propri peccati e la vita eterna, ma non si riceve automaticamente lo Spirito Santo, cioè non si viene battezzati con lo Spirito Santo. Quello che voglio dire è che il battesimo con lo Spirito Santo è un espe­rienza che segue la nuova nascita, e che la nuova nascita e il battesimo con lo Spirito Santo sono due esperienze diverse tra loro, perché quando si nasce di nuovo si viene purificati dai propri peccati, mentre quando si viene battezzati con lo Spirito Santo si riceve potenza dall’alto e si comincia a parlare in altra lingua.

Notate che quei credenti di Efeso non dissero a Paolo: ‘No, non lo abbiamo ancora ricevuto’, ma: ‘Non abbiamo neppure sentito dire che ci sia lo Spirito Santo’. Paolo comprese dalla loro risposta che essi ancora non avevano ricevuto lo Spirito Santo e dopo che egli ebbe inteso che erano stati battezzati del battesi­mo di Giovanni, quei credenti furono battezzati in acqua nel nome di Gesù; e dopo che Paolo ebbe loro imposto le mani essi ricevet­tero lo Spirito Santo, e cominciarono a parlare in altre lingue ed a profetizzare. Nel caso di questi circa dodici discepoli, essi non solo parlavano in altre lingue, dopo che lo Spirito Santo scese su loro, ma profetizzavano pure; ciò ci insegna che quando un credente riceve lo Spirito Santo, comincia a parlare in altra lingua, ma può pure mettersi a profetizzare se lo Spirito gli dà di profetare.

Alcuni sostengono che questi passi non sono sufficienti per attestare che quando si riceve lo Spirito Santo si comincia a parlare in altra lingua; ebbene, noi diciamo invece che questi passi appena citati, assieme a quelli che parlano di ciò che avvenne il giorno della Pentecoste a Gerusalemme, sono sufficien­ti per affermare che se uno ha ricevuto lo Spirito Santo, neces­sariamente parla in altra lingua, ma anche che se uno non parla in altra lingua mediante lo Spirito, non ha ancora ricevuto lo Spirito Santo (cioè la pienezza dello Spirito).

Anche a Samaria i credenti quando ricevettero lo Spirito Santo, cominciarono a parlare in altre lingue. Qualcuno dirà: ‘Ma quello che tu dici non sta scritto’; è vero che non sta scritto come nei casi menzionati prima, ma è altresì vero che quello che non sta espressamente scritto, avvenne di fatto, e ve lo dimostro con la Scrittura.

Luca dice: “Or gli apostoli ch’erano a Gerusalemme, avendo inteso che la Samaria aveva ricevuto la parola di Dio, vi mandarono Pietro e Giovanni. I quali, essendo discesi là, pregarono per loro affinché ricevessero lo Spirito Santo; poiché non era ancora disceso sopra alcuno di loro, ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signor Gesù. Allora imposero loro le mani, ed essi ricevettero lo Spirito Santo. Or Simone, vedendo che per l’impo­sizione delle mani degli apostoli era dato lo Spirito Santo, offerse loro del danaro, dicendo: Date anche a me questa potestà, che colui al quale io imponga le mani riceva lo Spirito Santo, ma Pietro gli disse: Vada il tuo danaro teco in perdizione, poiché hai stimato che il dono di Dio si acquisti con danaro”.35 I Samari­tani avevano ricevuto la Parola di Dio, e siccome che la Parola di Dio è Cristo, secondo che è scritto: “Il suo nome è: la Parola di Dio”,36 noi diciamo che essi erano dei figliuoli di Dio, perché è scritto: “Ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figliuoli di Dio”.37 Essi avevano ricevuto la Parola di Dio, ma ancora non avevano ricevuto lo Spirito Santo, cioè ancora non erano stati battezzati con lo Spirito Santo; per questo motivo gli apostoli che erano in Gerusalemme mandarono in Samaria Pietro e Giovanni, affinché essi pregassero per quei credenti affinché ricevessero lo Spirito Santo. La Scrittura dice che lo Spirito Santo “non era ancora disceso sopra alcuno di loro”,38 e che quando Pietro e Giovanni imposero loro le mani, essi ricevettero lo Spirito Santo (in altre parole, lo Spirito Santo discese su loro). A questo punto notate che Simone che aveva anch’egli creduto nel Signore, vide che per l’imposi­zione delle mani degli apostoli era dato lo Spirito Santo; ma da cosa si accorse che i Samaritani ricevettero lo Spirito Santo in seguito all’imposizione delle mani degli apostoli? Dal fatto che li vide e li sentì parlare in altre lingue. Se dopo che Pietro e Giovanni ebbero imposto le loro mani ai samaritani, essi non avessero cominciato a parlare in altre lingue, Simone non avrebbe potuto riconoscere che essi avevano ricevuto lo Spirito Santo.

Coloro che vogliono contendere ardiscono pure dire che quando Anania andò da Saulo ad imporgli le mani affinché ricuperasse la vista e fosse ripieno dello Spirito Santo, è scritto che egli “ricuperò la vista”,39 ma non è scritto che in quell’occasione egli fu ripieno dello Spirito e cominciò a parlare in altre lingue. Allora, è vero che non sta scritto che Saulo ricevette lo Spirito Santo per l’imposizione delle mani di Anania, ma anche se non sta scritto nella maniera suddetta, noi sappiamo che Saulo, in quell’occasione, fu ripieno dello Spirito Santo e cominciò a parlare in altra lingua secondo che lo Spirito gli dava d’espri­mersi. L’apostolo Paolo scrisse ai Corinzi: “Io ringrazio Dio che parlo in altre lingue più di tutti voi”;40 ma quando aveva comin­ciato a parlare in altre lingue Paolo? Per certo quando Anania gli aveva imposto le mani tre giorni dopo che lui ebbe quella visione sulla via di Damasco. Sì, noi crediamo che in quel giorno Paolo fu ripieno di Spirito Santo (quando Anania gli impose le mani) e cominciò a parlare in altre lingue.

Riassumendo, la Scrittura insegna che il segno delle lingue è presente in tutti quei credenti che hanno ricevuto lo Spirito Santo, ma è assente in tutti quei credenti, che pur essendo nati di nuovo, non sono stati ancora battezzati con lo Spirito Santo.

Le parole di Paolo: “Parlan tutti in altre lingue?”,41 sono state prese da alcuni per affermare che si può ricevere lo Spirito Santo senza necessariamente parlare in altra lingua, ma qui, Paolo non ha detto: ‘Parlano tutti in altra lingua quelli che hanno ricevuto lo Spirito Santo?’, perché questo avrebbe signifi­cato che ci sono due battesimi con lo Spirito Santo, uno con le lingue e l’altro senza. Paolo sapeva che tutti quelli che avevano ricevuto lo Spirito Santo parlavano in altra lingua, ma sapeva anche che non tutti quelli che erano stati battezzati con lo Spirito Santo avevano il dono della diversità delle lingue, in altre parole sapeva che fra tutti quelli che avevano ricevuto lo Spirito Santo, vi erano coloro a cui lo Spirito dava d’esprimersi in una sola lingua straniera e coloro a cui lo Spirito dava d’esprimersi in più di una lingua straniera (il che costituisce il dono della diversità delle lingue). Quindi, non tutti quelli che hanno ricevuto lo Spirito Santo parlano in più di una lingua straniera, ma tutti parlano almeno in una sola lingua straniera.

Parliamo ora di un’altra questione circa il segno delle lingue; Gesù, prima di essere assunto in cielo, ha detto: “Or questi sono i segni che accompagneranno coloro che avranno creduto: nel nome mio cacceranno i demoni; parleranno in lingue nuove; prenderanno in mano dei serpenti; e se pur bevessero alcunchè di mortifero, non ne avranno alcun male; imporranno le mani agl’infermi ed essi guariranno”.42 Siccome che tra i segni enumerati dal Signor Gesù c’è pure questo: “Parleranno in lingue nuove”,43 e siccome Gesù ha detto che pure questo segno avrebbe accompagnato coloro che avrebbero creduto nel Vangelo, sorge spontanea la domanda: ‘Ma allora, hanno creduto quelli che dicono di aver creduto nel Vangelo e di essere stati salvati mediante la loro fede nel Figliuolo di Dio, ma non parlano in altre lingue perché non sono battezzati con lo Spirito Santo?’. Ora, ci sono molti che hanno creduto nel Vangelo e sono stati battezzati in acqua nel nome del Padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo (quindi sono dei figliuoli di Dio lavati col prezioso sangue di Cristo), ma ancora non parlano in lingue nuove. Qualcuno dirà: ‘Ma se hanno creduto, perché non parlano in lingue nuove?’ Le ragioni possono essere svariate, ma certamente non possiamo affermare che essi non hanno creduto in Gesù Cristo, perché questo, oltre ad essere un giudi­zio ingiusto è un affermazione che non può essere affatto dimo­strata con le Scritture. Chi pur avendo creduto nel Vangelo ed essendo stato battezzato in acqua, non parla ancora in lingue nuove, è vero che non è ripieno di Spirito Santo, ma non è affat­to vero che non ha la fede e che non ha lo Spirito Santo, perché egli ha una certa misura di fede, secondo che è scritto: “Ciascu­no…abbia di sè un concetto sobrio, secondo la misura della fede che Dio ha assegnata a ciascuno”,44 ed ha pure una certa misura di Spirito Santo perché è scritto: “Se uno non ha lo Spirito di Cri­sto, egli non è di lui”,45 ed ancora: “Tutti quelli che son condot­ti dallo Spirito di Dio, son figliuoli di Dio”.46

Il fatto che alcuni, pur avendo creduto, non sono stati ancora battezzati con lo Spirito Santo, e perciò non parlano in lingue nuove, può essere dovuto a queste ragioni:

– non sanno neppure che ci sia la promessa dello Spirito Santo per tutti i credenti

– sono stati ammaestrati male attorno al battesimo con lo Spirito Santo, e pensano di averlo ricevuto automaticamente quando hanno creduto nel Vangelo

– sanno che Dio è pronto a dare il dono dello Spirito Santo a coloro che glielo domandano, ma essi non lo domandano a Dio e s’adempie in loro la parola che dice: “Non avete, perché non domandate”47

– stanno ancora pregando Dio affinché comunichi loro il dono del suo Santo Spirito e Dio ancora non li ha esauditi

Ora voglio dirvi questo; noi credenti dobbiamo credere fermamente nelle promesse che Dio ci ha fatto, perché se dubitiamo non vedremo il loro adempimento nella nostra vita, quantunque siamo figliuoli di Dio. Voglio ricordarvi che Gesù ha detto: “Or questi sono i segni che accompagneranno coloro che avranno creduto”,48 perciò se un credente in Cristo Gesù dubita di queste specifiche parole di Cristo, per certo questi segni non lo accompagneranno, e questo perché Dio richiede da chi ha creduto in lui, piena fiducia nella sua parola. Per spiegarvi questo, vi ricordo che i discepoli a cui Gesù aveva dato la potestà di cacciare i demoni e a cui egli aveva detto: “Cacciate i demoni”,49 in un occasione, nel caso del fanciullo che era lunatico il cui padre l’aveva menato a loro affinché cacciassero lo spirito maligno fuori da lui, non riuscirono a cacciare quello spirito maligno benché avessero l’autorità di farlo, e questo fu a motivo della loro poca fede, infatti quando i discepoli chiesero a Gesù: “perché non l’abbiamo potuto cacciare noi? Gesù rispose loro: A cagione della vostra poca fede…”.50 Quei discepoli non poterono cacciare quello spiri­to maligno perché dubitarono, ma questo non significa che non erano discepoli del Signore, ma solo che avevano dubitato e quel segno non si era adempiuto. Sappiate che il dubbio impedisce di ricevere l’adempimento di qualsiasi promessa di Dio. La Parola dice che gli antichi, “per fede…ottennero adempimento di pro­messe”,51 quindi essi non dubitarono delle promesse che Dio aveva loro fatto, ma furono pienamente convinti che quello che Dio aveva loro promesso, egli era anche potente da effettuarlo; per questo essi piacquero a Dio e ottennero l’adempimento delle promesse.

L’adempimento della promessa dello Spirito Santo si ottiene per fede nella propria vita; chi dubita di questa promessa non può ricevere lo Spirito Santo, perché Giacomo dice: “Chi dubita è simile a un’onda di mare, agitata dal vento e spinta quà e là. Non pensi già quel tale di ricevere nulla dal Signore, essendo uomo d’animo doppio, instabile in tutte le sue vie”.52

Lo Spirito Santo è il dono di Dio, quindi non lo si può guadagna­re e neppure meritare. Le Scritture che attestano che sia il dono di Dio sono queste:

– “Ravvedetevi, e ciascun di voi sia battezzato nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo”53

– “E tutti i credenti circoncisi che erano venuti con Pietro, rimasero stupiti che il dono dello Spirito Santo fosse sparso anche sui Gentili..”54

– “Il quale (Iddio) anche vi comunica il dono del suo Santo Spirito”55

Lo Spirito Santo essendo il dono di Dio è lecito domandarlo a Dio, secondo che è scritto: “Se voi dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figliuoli, quanto più il vostro Padre celeste donerà lo Spirito Santo a coloro che glielo doman­dano!”.56 Qualcuno dirà: ‘Ma Dio dona il suo Spirito subito a chi glielo domanda?’; se per subito si intende nel medesimo giorno in cui per la prima volta lo si domanda a Dio, devo rispondere: ‘Alcune volte sì, altre no’. Dio ha fatto ogni cosa bella al suo tempo, quindi, sia che Egli lo dà subito, sia che Egli lo dà dopo qualche tempo, noi sappiamo che lo Spirito scende sui credenti al tempo fissato da Dio e non dagli uomini.

Gli apostoli ricevettero lo Spirito Santo il giorno della Pente­coste dopo un’attesa di non molti giorni (in questo caso, Dio aveva fissato di donargli lo Spirito in quel giorno); Saulo da Tarso ricevette lo Spirito Santo tre giorni dopo avere avuto quella visione sulla via di Damasco (Dio avrebbe potuto dargli lo Spirito Santo quel giorno stesso in cui ebbe la visione, ma non lo fece); di quei circa dodici discepoli di Efeso non è detto dopo quanto tempo che avevano creduto, essi ricevettero lo Spiri­to Santo, ma è detto che essi lo ricevettero dopo che Paolo ebbe loro imposto le mani (quindi in quel momento); anche dei Samari­tani che avevano creduto, non è detto dopo quanto tempo che erano stati battezzati in acqua essi ricevettero lo Spirito Santo (certo è che un lasso di tempo passò, però anche loro ricevettero lo Spirito appena gli apostoli imposero loro le mani); per quanto riguarda Cornelio e la sua casa, bisogna dire che essi ricevette­ro lo Spirito Santo ancora prima di essere battezzati in acqua e senza l’imposizione delle mani, il che sta a dimostrare che Dio fa tutto ciò che gli piace. Anche i discepoli di Gerusalemme ricevettero lo Spirito Santo senza l’imposizione delle mani di nessuno.

Vi sono diverse Scritture che attestano che molti credenti anti­camente ricevettero lo Spirito Santo per l’imposizione delle mani degli apostoli; esse sono le seguenti:

– “Allora imposero loro le mani, ed essi ricevettero lo Spirito Santo”57

– “E dopo che Paolo ebbe loro imposto le mani, lo Spirito Santo scese su loro, e parlavano in altre lingue e profetizzavano. Erano, in tutto, circa dodici uomini”58

– Paolo a Timoteo: “Ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che è in te per la imposizione delle mie mani”59

– Saulo da Tarso ricevette lo Spirito Santo per l’imposizione delle mani di un discepolo chiamato Anania, infatti è scritto: “E Anania se ne andò, ed entrò in quella casa; e avendogli imposte le mani, disse: Fratello Saulo, il Signore, cioè Gesù, che ti è apparso sulla via per la quale tu venivi, mi ha mandato perché tu ricuperi la vista e sii ripieno dello Spirito Santo”60

Lo Spirito Santo che era stato promesso “è pegno della nostra eredità fino alla piena redenzione di quelli che Dio s’è acqui­stati, a lode della sua gloria”,61 dice l’apostolo Paolo agli Efesini. Ma che cosa è un pegno? Il pegno è ciò che si dà ad altri per garanzia di denaro prestatoci o di promessa fattagli. Ora, Dio ha promesso una eterna e gloriosa eredità a tutti coloro che credono nel suo Figliuolo, e come pegno di questa eredità dona loro lo Spirito suo Santo. Il credente ripieno dello Spiri­to, avendo in se stesso lo Spirito come pegno della sua eterna eredità, è sicuro che se Dio gli ha donato lo Spirito, gli donerà pure tutte le altre cose che Egli gli ha promesso.

Paolo scrisse a Timoteo: “Iddio ci ha dato uno Spirito non di timidità, ma di forza e d’amore e di correzione”.62

Lo Spirito Santo non è uno spirito di servitù che fa vivere nella paura coloro che lo hanno, infatti coloro nei quali vi è lo Spirito di Dio non hanno paura della morte, né dei loro nemici, e neppure del futuro, e questo perché lo Spirito Santo produce pace nel cuore del credente, una pace che sopravanza ogni intelligenza e che custodisce il suo cuore e i suoi pensieri. Questa è la ragione per cui il credente in Cristo Gesù vive tranquillo, senza paura d’alcun male e in mezzo alla persecuzione può dire con piena fiducia: “Il Signore è il mio aiuto; non temerò. Che mi potrà fare l’uomo?”.63 Vorrei fare una precisazione; Paolo dice che Dio non ci ha dato uno spirito di timore, mentre Isaia, parlando dello Spirito Santo, lo chiama “Spirito di timor dell’Eterno”,64 che significa questo? Significa che se da un lato lo Spirito Santo non ci fa vivere nella paura degli uomini, dall’altro ci fa vivere nel timore di Dio, perché egli ci incute un santo timore di Dio. Che lo Spirito Santo incute il timore di Dio, è conferma­to da quello che Luca dice degli antichi discepoli, dopo che lo Spirito Santo fu sparso il giorno della Pentecoste; egli dice: “E ogni anima era presa da timore”.65

Lo Spirito Santo è uno spirito di forza perché conferisce potenza al credente; a proposito del battesimo con lo Spirito Santo, mi preme dire che quando si viene battezzati con lo Spirito Santo non solo si parla in altra lingua per lo Spirito, ma si viene pure rivestiti di potenza dall’alto. Le Scritture che attestano ciò, sono le seguenti:

– “Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verrà su voi…”66

– “Ed ecco, io mando su voi quello che il Padre mio ha promesso; quant’è a voi, rimanete in questa città, finchè dall’alto siate rivestiti di potenza”,67

quindi, non è ammissibile che uno dica di aver ricevuto lo Spiri­to Santo, e nello stesso tempo dica di non avere ricevuto potenza dall’alto.

Lo Spirito di Dio è uno spirito di forza perché per mezzo di esso noi credenti siamo potentemente fortificati nel nostro uomo interiore.

Lo Spirito del Signore è potente e mette in fuga l’avversario, secondo che è scritto: “Quando l’avversario verrà come una fiuma­na, lo Spirito dell’Eterno lo metterà in fuga”;68 Gesù stesso disse di cacciare i demoni per l’aiuto dello Spirito di Dio, infatti disse a quei Giudei che lo accusavano di cacciare i demoni per l’aiuto di Beelzebub: “Ma se è per l’aiuto dello Spirito di Dio che io caccio i demoni, è dunque pervenuto fino a voi il regno di Dio”.69 Ancora oggi i demoni vengono espulsi dai corpi di coloro che li possiedono, mediante la potenza dello Spirito Santo.

Anche la Scrittura che dice che “lo Spirito del Signore rapì Filippo”70 ci fa capire che lo Spirito di Dio è uno spirito di forza; pensate che lo Spirito del Signore è così potente da prendere una persona e trasportarla in un attimo in un altro luogo!

Lo Spirito di Dio è uno spirito d’amore perché Egli produce amore nel cuore del credente, un amore vero e intenso in verso coloro che sono stati rigenerati da Dio, ma anche un amore vero verso i suoi propri nemici. I discepoli antichi che erano ripieni di Spirito Santo “avevano ogni cosa in comune; e vendevano le pos­sessioni ed i beni, e li distribuivano a tutti, secondo il biso­gno di ciascuno”.71 Non è forse questa una chiara manifestazione dell’amore di Dio che era stato sparso nei loro cuori per lo Spirito Santo che era loro stato dato? Stefano, che era un uomo pieno di Spirito Santo, prima di morire lapidato per mano dei Giudei disubbidienti, gridò ad alta voce: “Signore, non imputare loro questo peccato”;72 non è forse questa una dimostrazione d’amo­re in verso i propri nemici?

Lo Spirito di Dio è uno spirito di correzione perché egli ci corregge; noi tutti abbiamo bisogno di essere corretti, e Dio mediante il suo Spirito ci imparte la sua disciplina.

Lo Spirito Santo di Dio che è in noi sa ogni cosa; egli sa per­fettamente quali sono le cose che piacciono a Dio e le cose che non gli piacciono, e nel momento in cui noi ci mettiamo a fare, o a pensare, o a dire, una delle cose che dispiacciono a Dio, egli ci riprende. Qualcuno dirà: ‘Ma in che maniera?’ Mediante la nostra coscienza ed anche mediante visioni e sogni alcune volte.

Paolo ha detto pure, circa lo Spirito Santo, che egli “sovviene alla nostra debolezza; perché noi non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili; e Colui che investiga i cuori conosce qual sia il sentimento dello Spirito, perché esso intercede per i santi secondo Iddio”.73 Ora, chi viene battezzato con lo Spirito Santo comincia a parlare in altra lingua a Dio, mediante lo Spirito Santo. Qualcuno dirà: ‘Ma cosa dice a Dio?’ Paolo dice che “in ispirito proferisce misteri”.74 Ma in che consistono questi miste­ri? Talvolta sono delle intercessioni che lo Spirito fa per i santi. Chi prega mediante lo Spirito, cioè chi prega in altra lingua, proferisce in ispirito dei misteri, e questo perché lo Spirito Santo in quel momento intercede per i santi, domandando a Dio di fare delle cose in loro favore che sono nascoste a chi prega in altra lingua. “Noi non sappiamo pregare come si convie­ne”75 significa che noi non sappiamo cosa chiedere a Dio di parti­colare per ciascuno dei santi di Dio (che conosciamo o che non conosciamo, che sono vicini a noi o lontani da noi), e questo perché la nostra conoscenza è limitata (in questo consiste la nostra debolezza). Per esempio, noi non sappiamo quale sia lo specifico bisogno nel quale un credente (che conosciamo o che non abbiamo mai conosciuto) si viene a trovare all’improvviso a nostra insaputa, ma quello che non sappiamo noi, lo sa lo Spirito di Dio che conosce ogni cosa perché è onnisciente. Che fa allora lo Spirito Santo? Ci viene in aiuto (sovviene alla nostra mancan­za di conoscenza) facendo delle intercessioni specifiche per quel credente, per bocca dei santi; questo è quello che avviene quando uno prega in altra lingua. I sospiri ineffabili sono quei sospiri che fa fare lo Spirito Santo mentre uno prega in altra lingua. Paolo ha detto che lo Spirito “intercede per i santi secondo Iddio”;76 ciò significa che lo Spirito chiede a Dio di fare delle cose in favore nostro che sono secondo la volontà di Dio in verso noi, in altre parole Egli chiede a Dio delle cose di cui noi abbiamo bisogno e che rientrano nel volere di Dio per la nostra vita. Giovanni dice: “E questa è la confidanza che abbiamo in lui: che se domandiamo qualcosa secondo la sua volontà, Egli ci esaudisce; e se sappiamo ch’Egli ci esaudisce in quel che gli chiediamo, noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo domanda­te”;77 una delle circostanze in cui si domanda a Dio qualcosa che è secondo la sua volontà, è quando si prega in altra lingua (cioè mediante lo Spirito), e questo perché lo Spirito intercede per noi secondo Iddio.

Il battesimo con lo Spirito Santo è necessario riceverlo anche per essere in grado di pregare Dio in altra lingua. Non c’è da meravigliarsi se la dottrina del battesimo con lo Spirito Santo è fatta passare da alcuni come una dottrina che non deve essere insegnata alla chiesa in questi giorni; non c’è da meravigliarsi se coloro che ricevono lo Spirito Santo e cominciano a parlare in altra lingua, cominciano a subire persecuzioni ed oltraggi di ogni genere (talvolta anche da credenti che non conoscono né le Scritture e né la potenza di Dio); perché dico che non c’è da meravigliarsi? perché noi sappiamo che il diavolo si scaglia con furore contro qualsiasi vera dottrina che insegnata e praticata contribuisce all’edificazione della Chiesa di Dio, e perché sappiamo che il nostro avversario combatte tutti quei figliuoli di Dio che lo Spirito riveste di potenza per combattere efficace­mente contro i principati, le potestà, i dominatori di questo mondo di tenebre e le forze spirituali della malvagità che sono nei luoghi celesti. La preghiera fatta mediante lo Spirito è un’arma potente di cui la chiesa è stata equipaggiata da Dio per combattere la buona guerra, quindi non meravigliatevi se Satana con la sua astuzia sia riuscito a privare alcuni credenti di quest’arma, facendogli credere che le lingue non sono da Dio, o che non sono utili, o che sono cessate. Sappiate che se la dot­trina del battesimo con lo Spirito Santo fosse una dottrina falsa essa si sarebbe manifestata tale e non avrebbe potuto contribuire all’edificazione della chiesa di Dio e alla salvezza di molte anime, ed oltre a ciò Dio non avrebbe confermato questa dottrina in questa maniera così potente e così meravigliosa. Il battesimo con lo Spirito Santo conferisce potenza ed amore ai santi, e gli apre la strada per accedere ai doni dello Spirito Santo, perciò i nostri nemici fanno di tutto perché esso non sia insegnato e non sia bramato dai credenti. Ma grazie siano rese a Dio perché il battesimo con lo Spirito Santo, benché abbia incontrato ed incon­tri tutt’ora una grande opposizione, viene insegnato con cura ancora oggi per tutto il mondo; ma non solo, esso viene tutt’ora ricevuto e l’effetto che esso produce è lo stesso di quello che produsse nei discepoli antichi. A Colui che ancora oggi nella sua fedeltà battezza con lo Spirito Santo, sia la gloria in eterno. Amen.


1 Atti 1:4,5

2 Luca 24:49

3 Is. 44:1,3

4 Ez. 39:28,29

5 Zac. 12:10

6 Atti 2:17; Gioe. 2:28

7 Atti 2:17

8 Atti 2:38,39

9 Atti 2:39

10 Atti 2:39

11 Giov. 12:49

12 Giov. 7:37-39

13 Giov. 7:38

14 Is. 44:3; 43:19,20; 41:17,18; 35:6,7; 58:11

15 Ef. 1:13

16 Gal. 3:13,14

17 Giov. 7:38

18 Giov. 16:7

19 Giov. 20:22

20 Atti 1:5

21 Matt. 3:11

22 Luca 24:49

23 Atti 2:2-4

24 Atti 2:4

25 Mar. 16:17

26 Atti 2:4

27 Num. 11:25

28 1 Sam. 10:10

29 1 Sam. 19:20

30 Num. 24:2,3

31 2 Cron. 24:20

32 Luca 1:67

33 Atti 10:44-46

34 Atti 19:1-6

35 Atti 8:14-20

36 Ap. 19:13

37 Giov. 1:12

38 Atti 8:16

39 Atti 9:18

40 1 Cor. 14:18

41 1 Cor. 12:30

42 Mar. 16:17,18

43 Mar. 16:17

44 Rom. 12:3

45 Rom. 8:9

46 Rom. 8:14

47 Giac. 4:2

48 Mar. 16:17

49 Matt. 10:8

50 Matt. 17:19,20

51 Ebr. 11:33

52 Giac. 1:6-8

53 Atti 2:38

54 Atti 10:45

55 1 Tess. 4:8

56 Luca 11:13

57 Atti 8:17

58 Atti 19:6,7

59 2 Tim. 1:6

60 Atti 9:17

61 Ef. 1:14

62 2 Tim. 1:7

63 Ebr. 13:6; Sal. 118:6

64 Is. 11:2

65 Atti 2:43

66 Atti 1:8

67 Luca 24:49

68 Is. 59:19

69 Matt. 12:28

70 Atti 8:39

71 Atti 2:44,45

72 Atti 7:60

73 Rom. 8:26,27

74 1 Cor. 14:2

75 Rom. 8:26

76 Rom. 8:27

77 1 Giov. 5:14,15