La magia: la via che mena alla luce e alla verità massonica

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La magia è parte integrante della Massoneria, e questo non lo si può non notare leggendo Morals and Dogma, dove il massone satanista Albert Pike elogia appunto la magia, o la scienza [occulta] dei magi. Ascoltate cosa dice: ‘Magico è ciò che è, che è di per se stesso come la matematica che è l’esatta e assoluta scienza della natura e delle sue leggi. Magica è la scienza degli antichi Magi, e la religione cristiana, che ha ridotto al silenzio gli oracoli e messo fino al potere dei falsi dei, essa stessa però dà credito ai Magi che vennero dall’Oriente, guidati da una stella, per adorare il Salvatore del mondo nella sua culla. La tradizione dà a questi Magi il titolo di «Re», perchè l’iniziazione nella magia costituisce una genuina regalità e perchè la grande arte dei Magi è definita da tutti gli adepti quale Arte Reale, il Regno Santo o Impero, Sanctum Regnum. La stella che li guidò è la stessa che troviamo raffigurata in tutte le tradizioni iniziatiche. Per gli alchimisti essa è il segno della Quintessenza, per i Magi il Grande Arcano, per i Kabalisti il Sacro Pentagramma. Lo studio di questo Pentagramma non potè che condurre i Magi alla conoscenza del Redentore che stava sorgendo sull’orizzonte e faceva inginocchiare tutte le creature che avevano fede nel Verbo di Dio. La Magia riunì in una sola varie scuole filosofiche, riconoscendosi nella religione dell’Infallibile e dell’Eterno. Essa riconcilia perfettamente e incontestabilmente termini che, a prima vista, sembrano fra loro opposti: fede e ragione, scienza e religione, autorità e libertà. Dà inoltre alla mente umana uno strumento di indagine speculativa e spirituale, rigoroso come la matematica e garante dell’infallibilità della matematica stessa’ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3, pag. 273 – 32° Sublimi Principi del Real Segreto).

Avete notato che Pike definisce l’iniziazione nella magia ‘una genuina regalità’, e l’arte dei magi ‘Arte Reale’ e ‘Il Regno Santo’? Più chiaro di così! E d’altronde, Pike stesso era un incallito praticante di magia nera (cfr. Peter Haining, Maghi e magia, Edizioni Mediterranee, 1977, pag. 61).

E avete notato come cerca di far dire alla Bibbia che essa appoggia le arti occulte dei magi, in quanto secondo Pike, i magi per poter giungere alla conoscenza del Salvatore dovettero studiare la stella che era loro apparsa, che il Pike chiama Pentagramma o Sacro Pentagramma perchè per lui quella stella che apparve ai Magi era il Pentalfa Massonico ossia la Stella a cinque punte? Ma dove mai, diciamo noi, nella Bibbia, viene detto che la stella che apparve ai magi era una stella a cinque punte, e poi dove mai viene detto che i Magi si misero a studiarne il significato per arrivare a conoscere il Salvatore? Queste sono tutte cose che si è inventato Pike per poter ingannare i semplici. La Scrittura dice solamente e semplicemente questo: “Or essendo Gesù nato in Betleem di Giudea, ai dì del re Erode, ecco dei magi d’Oriente arrivarono in Gerusalemme, dicendo: Dov’è il re de’ Giudei che è nato? Poiché noi abbiam veduto la sua stella in Oriente e siam venuti per adorarlo. Udito questo, il re Erode fu turbato, e tutta Gerusalemme con lui. E radunati tutti i capi sacerdoti e gli scribi del popolo, s’informò da loro dove il Cristo dovea nascere. Ed essi gli dissero: In Betleem di Giudea; poiché così è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betleem, terra di Giuda, non sei punto la minima fra le città principali di Giuda; perché da te uscirà un Principe, che pascerà il mio popolo Israele. Allora Erode, chiamati di nascosto i magi, s’informò esattamente da loro del tempo in cui la stella era apparita; e mandandoli a Betleem, disse loro: Andate e domandate diligentemente del fanciullino; e quando lo avrete trovato, fatemelo sapere, affinché io pure venga ad adorarlo. Essi dunque, udito il re, partirono; ed ecco la stella che aveano veduta in Oriente, andava dinanzi a loro, finché, giunta al luogo dov’era il fanciullino, vi si fermò sopra. Ed essi, veduta la stella, si rallegrarono di grandissima allegrezza” (Matteo 2:1-10). Ma quale pentagramma? Ma quale studio del pentagramma condusse i Magi alla conoscenza del Salvatore? In verità, Pike era un ministro di Satana! I Magi videro in Oriente una stella, che loro definirono ‘la stella del re dei Giudei’, e seguendola giunsero in Israele, e dopo avere avuto indicazioni dal re Erode che li mandò a Betlemme, videro la stella che andava dinnanzi a loro, e quando la stella giunse al luogo dove era stato posto il fanciullino Gesù, vi si fermò sopra, e i magi entrarono in quella casa e adorarono Gesù. Tutto qua. Che va cianciando quindi Pike?

Ma poi avete notato che Pike afferma pure che la magia ‘riconcilia perfettamente e incontestabilmente termini che, a prima vista, sembrano fra loro opposti: fede e ragione, scienza e religione, autorità e libertà’? Ah, ecco la magia quindi va ricercata perchè opera una riconciliazione che si rivela utile per l’uomo, in quanto riconcilia la fede e la ragione, la scienza e la religione, l’autorità e la libertà! E questo non è il solo pregio della magia, perchè la magia dà ‘alla mente umana uno strumento di indagine speculativa e spirituale, rigoroso come la matematica e garante dell’infallibilità della matematica stessa’! E che cosa sono queste parole se non parole provenienti dal diavolo, che vuole far passare il male per bene o parte del bene? La magia, non importa in quale forma viene presentata e con quale nome viene chiamata, è condannata da Dio, in quanto Dio ha detto: “Non si trovi in mezzo a te chi faccia passare il suo figliuolo o la sua figliuola per il fuoco, né chi eserciti la divinazione, né pronosticatore, né augure, né mago, né incantatore, né chi consulti gli spiriti, né chi dica la buona fortuna, né negromante; perché chiunque fa queste cose è in abominio all’Eterno; e, a motivo di queste abominazioni, l’Eterno, il tuo Dio, sta per cacciare quelle nazioni d’innanzi a te” (Deuteronomio 18:10-12).

Ecco dunque cosa insegna, in maniera spesso velata, la Massoneria, che studiando e praticando la magia – che ovviamente riunisce in sè tanti insegnamenti e riti di tante scuole – si viene condotti alla ‘verità’! E difatti più avanti sempre Pike afferma che praticamente la magia è ‘un metodo infallibile per giungere ad essa’ e che ‘quelli che l’accettano come una regola possono dare alla loro volontà un potere sovrano che li renderà padroni di tutte le cose e di tutti gli spiriti erranti, li renderà arbitri e re del mondo’ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3, pag. 273 – 32° Sublimi Principi del Real Segreto). E questo perchè la magia – secondo Pike – produce un equilibrio tra l’errore e la verità, tra le tenebre e la luce, e questo equilibrio costituisce la verità e la luce. Ecco cosa dice infatti Pike: ‘La Luce è l’equilibrio tra le tenebre e l’accecante raggio del Sole. [….] L’Errore è l’ombra della Verità con cui Dio illumina l’anima’ (Ibid., pag. 276). E questo perchè non si può ‘pretendere di ricevere la Luce da una fonte che risplende senza ombra’ (Ibid., pag. 278)! E così, gli opposti nella Massoneria si incontrano e formano la verità e la luce, che i massoni devono mettersi a cercare con fervore durante la loro esistenza, ovviamente ricorrendo all’esoterismo e all’occultismo, che sono degli strumenti indispensabili delle loro ricerche, e questo si può appurare leggendo non solo Morals and Dogma ma anche tanti altri libri di autorevoli autori massoni! Questo cosiddetto equilibrio costituisce il Segreto Reale di cui i massoni del 32° sono Principi, in quanto Pike afferma: ‘Il SEGRETO REALE, di cui sei Principe, se tu sei un vero Adepto, se la conoscenza ti pare opportuna, e la Filosofia è per te raggiante di una bellezza divina, è ciò che il Sohar definisce Il Mistero della Bilancia. E’ il Segreto dell’EQUILIBRIO UNIVERSALE’ (Albert Pike, Morals and Dogma, pag. 858-859 – 32° Sublimi Principi del Real Segreto – http://www.sacred-texts.com/mas/md/md33.htm). Equilibro che Pike afferma è un equilibrio tra bene e male, e luce e tenebre, e che ci dimostra che ‘anche le nostre concupiscenze e i nostri sensi sono delle Forze dateci da Dio, per scopi di bene, e non i frutti della malignità di un Diavolo che devono essere detestati e mortificati, e, se possibile resi inerti e morti: che esse ci sono date per essere i mezzi tramite cui noi saremo fortificati e incitati ad opere grandi e buone, e devono essere saggiamente usate senza abusarne; per essere controllate e tenute entro i dovuti limiti dalla Ragione e dal Senso Morale; per essere fatti utili strumenti e servi, e non va loro permesso di diventare gli amministratori e i padroni usando il nostro intelletto e la nostra ragione come strumenti di base per la loro gratificazione’ (Albert Pike, Morals and Dogma, pag. 860 – 32° Sublimi Principi del Real Segreto – http://www.sacred-texts.com/mas/md/md33.htm).

Dunque, non è diabolico solo il metodo che la Massoneria prescrive ai suoi adepti per la ricerca della luce e della verità, ma anche l’obbiettivo, in quanto questo cosiddetto equilibrio è una menzogna del diavolo, in quanto la Bibbia dice che “Dio è luce, e che in Lui non vi son tenebre alcune” (1 Giovanni 1:5), per cui è ovvio che nella luce divina non ci possono essere tenebre alcune, non importa in quale forma e misura. E difatti che dice Giacomo? Che presso il Padre degli astri luminosi non c’è variazione né ombra prodotta da rivolgimento (cfr. Giacomo 1:17).

Stesso discorso per la verità che noi sappiamo è in Cristo Gesù: nella verità non c’è alcuna ombra di errore, in quanto “tutto quel ch’è menzogna non ha che fare colla verità” (1 Giovanni 2:21), per cui l’errore non può essere l’ombra della verità, in quanto la verità non produce nessuna menzogna, come non convive con alcuna menzogna. Che ha da fare la paglia con il frumento? Niente.

E ovviamente vogliamo spendere anche qualche parola sulle concupiscenze – che Pike in un altro posto chiama brame sensuali e cattive passioni – e che esorta ad usare saggiamente senza farne abuso, ad usarle a scopo di bene e non a mortificarle. E’ evidente che il suo discorso va contro la Parola di Dio, che invece afferma in maniera inequivocabile: “Fate dunque morire le vostre membra che son sulla terra: fornicazione, impurità, lussuria, mala concupiscenza e cupidigia, la quale è idolatria. Per queste cose viene l’ira di Dio sui figliuoli della disubbidienza; e in quelle camminaste un tempo anche voi, quando vivevate in esse” (Colossesi 3:5-7), ed ancora: “Se vivete secondo la carne, voi morrete; ma se mediante lo Spirito mortificate gli atti del corpo, voi vivrete; poiché tutti quelli che son condotti dallo Spirito di Dio, son figliuoli di Dio” (Romani 8:13-14). E questo perchè la Bibbia non ci esorta a trovare un equilibrio tra bene e male, ma ad attenerci fermamente al bene, e ad aborrire il male (Romani 12:9), ed anche ad astenerci da ogni specie di male (1 Tessalonicesi 5:22). Che equilibrio quindi può mai un figlio della luce ricercare tra bene e male nella sua vita, quando peraltro la Scrittura afferma che “quelli che son di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e le sue concupiscenze” (Galati 5:24)?

Nessuno vi inganni dunque con vani ragionamenti, come se il male fosse necessario per fare o ottenere il bene e quindi faremo bene ad accettarlo anche se in misura ‘controllata’ per trarne del bene, perchè Paolo dice: “E perché (secondo la calunnia che ci è lanciata e la massima che taluni ci attribuiscono), perché non «facciamo il male affinché ne venga il bene?» La condanna di quei tali è giusta” (Romani 3:8). Vedete dunque come anche alla fine della scala Massonica, la Massoneria si palesa ancora una volta per quello che essa è veramente: un’opera del diavolo. E non può essere altrimenti, perchè la Massoneria ha rigettato Gesù Cristo per quello che Egli è veramente, e quello che Egli ha compiuto, ossia l’espiazione per i nostri peccati mediante la sua morte e la sua resurrezione. Era dunque inevitabile che la Massoneria arrivasse a queste conclusioni diaboliche, in quanto si tratta di una istituzione che non ha come fondamento Cristo Gesù, ma l’esoterismo e l’occultismo, che loro chiamano i Misteri Antichi.

E che non ci vengano a dire i ‘Maestri Massoni’ che siamo dei presuntuosi interpreti della Massoneria, e quindi che non abbiamo capito niente del ‘Reale Segreto’ della Massoneria. Perchè abbiamo compreso, eccome se abbiamo compreso cosa si nasconde dietro questo linguaggio ambiguo, contorto e strano di Pike, si nasconde l’astuzia del diavolo, il nemico, che vuole portare le anime a praticare o studiare le scienze occulte perchè sa che coloro che le praticano, oltre che rimanere nelle tenebre, sono in abominio a Dio e se ne andranno nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che è la morte seconda, dove saranno tormentati per l’eternità.

D’altronde dopo che Pike ha esaltato i Misteri Antichi e gli iniziati ai Misteri Antichi, come per esempio Ermete Trismegisto (un personaggio leggendario dell’età ellenistica) del quale dice: ‘Dal cuore dell’Egitto nacque un uomo di grande saggezza, iniziato alla segreta scienza dell’India, della Persia e dell’Etiopia, chiamato Thot o Phtha dai suoi compatrioti: Taaut dai Fenici; Ermete Trismegisto dai Greci; Adris dai Rabbini. La Natura sembrava averlo scelto come suo favorito e avergli donato generosamente tutte le qualità necessarie per consentirgli di studiarla e conoscerla a fondo. La Divinità aveva, per così dire, infuso in lui le scienze e le arti affinchè egli potesse trasmetterle al mondo intero. […]. In Egitto istituì i geroglifici; scelse un certo numero di persone da lui giudicate adatte per affidar loro i suoi segreti, in quanto erano in grado di raggiungere il trono e le principali cariche di governo; unì queste persone in un gruppo, dei Sacerdoti del Dio Vivente, insegnò loro le scienze e le arti e spiegò loro i simboli sotto i quali esse si celavano. [….]. Le scienze insegnate da Ermete celavano segreti che egli aveva svelato agli Iniziati alla sola condizione che si impegnassero, attraverso un solenne giuramento, a non rivelarli mai a nessuno, se non a persone giudicate meritevoli di conoscerli in seguito ad un lungo esame. I Re proibivano di rivelare i segreti anche sotto minaccia di morte. Questi segreti venivano denominati «arte sacerdotale» e comprendevano l’alchimia, l’astrologia, la magia, la scienza degli spiriti, ecc. Ermete dava loro la chiave per interpretare i geroglifici di queste scienze occulte, considerati sacri e tenuti celati nei luoghi più segreti del Tempio’ (Albert Pike, Morals and Dogma, Edizione Italiana, Vol. 3, pag. 76-77 – 23° Capo del Tabernacolo), che cosa ci si poteva aspettare se non un elogio delle arti occulte prodotte dal diavolo, dato che i cosiddetti Misteri Antichi non erano altro che insegnamenti occulti e i suoi Iniziati non erano altro che persone che brancolavano nel buio più fitto, sotto la potestà del diavolo, che erano dati a riti magici o occulti?

E poi, se qualcuno volesse accusarmi di avere frainteso ‘il Reale Segreto’ della Massoneria, voglio dirgli che se l’ho frainteso io, lo ha frainteso pure Henry C. Clausen, anche lui un 33° come Pike, in quanto egli ha affermato nel suo sommario e commento al 32° in Morals and Dogma che ‘la magia è, dopotutto, la scienza assoluta della natura e delle sue leggi. Così la stella della speranza brilla per noi veramente come la cometa, che indicò la strada verso Bethlemme ai saggi. Oggi, come al tempo della creazione dell’universo, la Bilancia dell’equilibrio è la forza più attiva del progetto eterno dell’Onnipotente. Quindi, creato e materia, materia e antimateria, positivo e negativo, luce e ombra, maschio e femmina, attrazione e repulsione, male e bene, giustizia e misericordia, sono esempi di quello che la magia della bilancia può creare sotto la Legge dell’Equilibrio Universale. Cerchiamo la santa dottrina, la fiammeggiante stella della Verità, il Real Segreto della Creazione. Così lentamente ci eleveremo verso il traguardo finale, lo stato di perfezione. [….]. La saggezza è il potere divino, giustizia e clemenza, necessità e libertà, onnipotenza e libera volontà, bene e male, luce e ombra sono esempi della legge finale. L’uomo ottiene la vera parola quando questi caratteri opposti dello spirituale e del materiale, gli istinti mortali e le passioni terrene sono in equilibrio. Egli penetra così il Real Segreto. Tutto ciò non può essere spiegato esplicitamente, dovete imparare a trovare ciò in voi stessi, come Doroty del The Wizard of Oz [Il Mago di Oz], che usava delle pantofole magiche con le quali alla fine riuscì a farsi trasportare nel Kansas. Così, se voi cercherete e troverete, potrete viaggiare oltre il mondo materiale e potrete affermare il mondo spirituale e vedere la divinità. Sarete condotti verso la verità totale e quella rara, finale e mistica luce che vi farà comprendere voi stessi e l’universo. Così saprete perchè siamo qui, che cosa facciamo e da dove veniamo’ (Ibid., pag. 291, 294 – Sommario e commento di Henry C. Clausen al 32° Sublimi Principi del Real Segreto).

E aggiungo, che se l’ho frainteso io l’ha frainteso allora pure Manly P. Hall, anche lui un 33°, perchè egli ha affermato: ‘L’ordine Massonico non è una semplice organizzazione sociale, ma è composta da tutti coloro che si sono associati per apprendere ed applicare i principi del misticismo e i riti occulti’ (‘The Masonic order is not a mere social organization, but is composed of all those who have banded themselves together to learn and apply the principles of mysticism and the occult rites’ – Manly P. Hall, The Lost Keys of Freemasonry, pag. 19).

Questa è la ragione per cui molti, una volta diventati Massoni, si sono dati all’occultismo o alle cosiddette scienze occulte; e sempre questa è la ragione per cui la Massoneria ha sempre attratto occultisti, spiritisti e maghi al suo interno (per esempio Manly Palmer Hall entrò nella Massoneria quando era già un rinomato occultista). E’ fuor di dubbio quindi che esista un forte legame della Massoneria con l’occultismo; senza timore di essere smentiti possiamo dire che la Massoneria e l’occultismo camminano mano nella mano. E quando si parla di occultismo si parla di spiriti maligni, che sono coloro che vi stanno dietro, per cui darsi all’occultismo per chiunque significa mettersi in contatto con spiriti malvagi e fargli spazio cadendo sotto la loro influenza, che ovviamente può pure sfociare nella possessione demoniaca.

La Massoneria dunque serve al diavolo come mezzo per mettere in contatto i Massoni con gli spiriti malvagi. Che sia così lo conferma Harold Waldwin Percival (1868-1953) che era un teosofo ed occultista, quando dice: ‘Le Intelligenze nella sfera della terra [gli spiriti] sono dietro la Massoneria, sebbene le logge non siano consapevoli di questo nell’era presente. Lo spirito che attraversa il sistema degli insegnamenti Massonici mette in contatto queste Intelligenze con ogni Massone, dal più grande al più piccolo, che li pratica’ (Harold Waldwin Percival, Masonry and Its Symbols [La Massoneria e i Suoi Simboli], The World Foundation Inc., Forest Hills, N.Y., 1979, pag. 2). La natura satanica della Massoneria è quindi evidente. E questo spiega perchè il diavolo appoggia fortemente la Massoneria aiutandola a diffondersi sempre maggiormente in mezzo alle Chiese.

Ecco dunque spiegato cosa esorta a fare la Massoneria per trovare la verità e la luce – che loro chiamano IL SEGRETO REALE: ricorrere all’occultismo, ossia, come dice Clausen, indossare le scarpette magiche che indossava la ragazzina Doroty nel romanzo Il Mago di Oz, scarpette che lui dice porteranno il massone a fare un viaggio verso la verità totale e la luce finale e mistica che gli faranno capire tante cose, ma che noi diciamo invece lo porteranno nelle tenebre più fitte, tenendolo lontano dalla verità e dalla luce del solo e vero Dio, e dopo la morte lo porteranno prima nel fuoco dell’Ades e poi in quello dello stagno ardente di fuoco e di zolfo.

Nessuno si illuda dunque sulla vera natura della Massoneria, essa è satanica e porta le anime nelle tenebre e nella menzogna, per poi farle precipitare nel tormento eterno: altro dunque che portarle alla luce e alla verità e poi nella ‘Gran Loggia Celeste’!

D’altronde, quando nacque la Massoneria moderna nel 1717, essa nacque dalla fusione dei Massoni con i Rosacroce, che erano dati alla magia nonchè pregni di dottrine gnostiche ed esoteriche, e quindi da questo albero malvagio non potevano che venire fuori questi frutti malvagi. Secondo un documento massonico italiano del 1945, infatti, documento riservato ai quadri delle logge, ‘il Rosa-croce naturalista John Theophilus Desaguliers, e James Anderson, ministro di culto protestante, ed altre persone, il 24 giugno 1717 convocarono a Londra, i membri di quattro logge che avevano lì allora la loro attività. Questa riunione aveva per obbiettivo di far fondere la Fraternità dei Massoni Liberi ed Accettati con la Società Alchimista dei Rosa-Croce, di permettere ai Rosa-Croce di proteggere le loro ricerche alchimiste e le loro idee gnostiche e razionalistiche dietro la rispettabile facciata della Fraternità, e di far avere ai Massoni Liberi ed Accettati i vantaggi che solo gli adepti ricchi, influenti e ambiziosi dei Rosa-Croce potevano loro dare, visto la decadenza certa che minacciava l’antica Fraternità’ (citato in Léon de Poncins, Christianisme et Franc-Maçonnerie, Editions De Chiré, Terza Edizione, 2010, pag. 161).