La Massoneria smascherata – Indice > La Massoneria Azzurra > I gradi > Maestro Massone
Il terzo grado della Massoneria è il Maestro Massone, che è ‘colui che è potenzialmente riuscito ad assimilare tutti i segreti dell’Arte Reale’. Fu introdotto nella Massoneria inglese solo a partire dal 1733. Fino ad allora esistevano infatti due soli gradi, ovvero quello d’Apprendista e quello di Compagno d’Arte. La Maestria rappresenta ritualmente e simbolicamente l’iniziazione massonica definitiva. Il titolo di Maestro era prima di allora riservato unicamente al Compagno eletto alla conduzione della Loggia, l’attuale Maestro Venerabile.
Attraverso il rituale di iniziazione di un Compagno d’Arte a Maestro Massone, risorge Hiram Abif con il cui assassinio (avvenuto per opera di tre Compagni d’Arte perchè Hiram si era rifiutato di rivelare loro la parola segreta del Maestro Massone che loro volevano estorcergli per poter avere un immeritato salario superiore, cioè quello riservato ai Maestri) la parola segreta del Maestro Massone era andata perduta. Questo rituale di iniziazione che è di fondamentale importanza nella Massoneria dei primi tre gradi, è un rituale piuttosto lungo e complesso, e quindi vi accenno solo alcuni dei suoi momenti più significativi.
Innanzi tutto va detto che la loggia è decorata a lutto, e i maglietti del Maestro Venerabile e dei Sorveglianti sono ricoperti di stoffa nera, e questo perchè si deve assistere all’uccisione di Hiram (rappresentato nell’occasione dal Candidato) e alla sua sepoltura. In mezzo al Tempio c’è inoltre una bara coperta da un drappo mortuario con sopra un ramo di acacia, che nella massoneria simboleggia l’immortalità e che nella leggenda di Hiram servì a riconoscere il luogo di sepoltura di Hiram: la leggenda infatti racconta che la salma di Hiram era stata seppellita in una foresta, dove il tumulo era stato contrassegnato con un ramo d’acacia, e quando poi il re Salomone mandò a cercare Hiram la sua tomba fu identificata grazie al ramo d’acacia. Il Candidato a Maestro Massone indossa il Grembiule di Compagno d’Arte ed è senza guanti. Durante il rituale di iniziazione, che avviene in un’atmosfera a dire poco tetra, avviene ad un certo punto che tre massoni (che interpretano i tre assassini di Hiram) colpiscono il Candidato con alcuni strumenti di lavoro. Posto dentro la bara, Hiram viene poi ‘fatto rivivere’ dal Maestro Venerabile, che, postosi ai piedi della Bara, prende, con il Toccamento ad Artiglio da Maestro (si tratta di una particolare presa massonica con la mano chiamata in inglese ‘The Lion’s Paw’ ossia ‘La Presa del Leone’), la mano destra del Candidato e lo tira a sé. A questo punto due massoni (i due sorveglianti) aiutano il Candidato a mettersi seduto nella Bara. Allora il Maestro Venerabile gli passa la mano sinistra dietro il collo e, aiutato dai due sorveglianti, lo rialza e lo fa uscire dalla Bara. Ecco dunque che viene intonata una musica trionfale, perchè Hiram è ritornato in vita! E così il Maestro Venerabile afferma: ‘Eccoti, Maestro, risorto tra noi!’ E i segni a lutto con cui è decorata la sala, vengono rimossi, e un massone va ad accendere tutte le luci, e tutti i massoni lasciano le insegne a lutto.
A questo punto il Maestro Venerabile afferma: ‘Fratello … ti rivelerò ora i cinque punti della Maestria!’ 1) Con la mano ad artiglio, impugna la destra del Candidato e dice: “Mano con mano”: ti riconosco e saluto come Fratello. 2) Ponendo il piede destro a contatto con la parte interna del piede destro del Candidato: “Piede con piede”: prometto di sostenerti in ogni tua legittima impresa. 3) Unendo il ginocchio destro con il ginocchio destro del Candidato: “Ginocchio con ginocchio”: ti darò appoggio nelle tue necessità. 4) Avvicinando il proprio petto al petto del Candidato: “Petto a petto”: custodirò i segreti che vorrai affidarmi. 5) Mettendo la mano sinistra sulla spalla destra del Candidato: “Spalla con spalla”: ti abbraccio. Io difenderò e custodirò il tuo carattere, tu presente o assente.
E in questa posizione, il Maestro Venerabile sussurra all’orecchio del Candidato: ‘Eccoti la Parola Sacra dei Maestri: Ma-ha-bone’ (sarebbe la parola che i massoni dicono sostituisce la parola perduta e che deve essere usata fino a che non sarà ritrovata la Parola Perduta [1]). Ripeti. E poi il Maestro Venerabile dice: ‘Maestri esultate! Hiram è rinato nel nuovo Maestro…’, e il primo Sorvegliante afferma: ‘La Parola Sacra è ritrovata!’, mentre il secondo: ‘Luce è tornata a splendere nel Tempio!’
Dopodiché, il Maestro Venerabile fa leggere al Maestro Massone il giuramento che lo impegnerà fino alla morte, che è il seguente: ‘Io, …, di mia libera e spontanea volontà, in presenza del Grande Architetto dell’universo e di tutti i Maestri qui riuniti, e in faccia a tutti i Liberi Muratori sparsi sul Globo, prendo sul mio onore e sulla mia coscienza solenne Giuramento di compiere fedelmente e con zelo gli obblighi imposti dal Grado di Maestro che sta per essermi conferito; di praticare sempre ed in tutto i principi massonici; di amare e cercare la verità; di odiare e fuggire la menzogna. Prometto e Giuro di svolgere la mia attività intellettuale e la mia azione incessante di propaganda massonica per il bene della mia Patria e dell’Umanità, con l’aspirazione alla Fratellanza Universale degli Uomini e dei Popoli. Prometto e Giuro amicizia ed attaccamento a tutti i miei Fratelli, a tutti i Figli della Vedova, e mi impegno a soccorrerli anche con l’inevitabile pericolo della mia vita. Prometto e Giuro di non rivelare a nessuno i segreti che mi fossero confidati, di istruirmi e di sollevare il mio spirito e di fortificare la mia ragione, perché tutte le mie facoltà siano quind’innanzi sacre alla gloria ed alla potenza dell’Ordine. Se mancassi a questo Giuramento che io sia disonorato per sempre, severamente punito, e privato della società della gente onesta.’
[1] Questa parte del rituale è veramente assurda perchè non si capisce il bisogno di una parola sostitutiva per quella originale perduta visto che Hiram conosceva quella originale, per cui una volta che Salomone ‘fece tornare in vita’ Hiram bastava che chiedesse a Hiram qual’era la parola sacra originale. Non vi pare?