Gigliotti e Fama mandati in Italia da una organizzazione ‘massonica’

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Abbiamo visto prima che Gigliotti e Fama nella primavera del 1947 vennero in Italia per perorare la causa sia dei Massoni che dei Pentecostali davanti alle autorità e fare loro avere la libertà religiosa. Chi li mandò qui in Italia? Chi pagò le loro spese? Luke Eugene Ebersole nel suo libro Church Lobbying in the Nation’s Capital, fa sapere che fu una organizzazione chiamata Citizens United for Religious Emancipation (CURE) ossia Cittadini Uniti per l’Emancipazione Religiosa, sorta nel 1946 (cfr. Luke Eugene Ebersole, Church Lobbying in the Nation’s Capital, The MacMillan Company, New York 1951, pag. 68 – vedi foto).

 

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Da sinistra: Chicago Daily Tribune, 1 Aprile 1947, pag. 7; Chicago Daily Tribune, 3 Aprile 1947, pag. 8. I due articoli confermano che Gigliotti e Fama furono mandati in Italia dal CURE

 

Il presidente del CURE era il senatore americano Olin D. Johnston (1896-1965), e il vice presidente era il noto pastore battista Joseph Martin Dawson (1879–1973), e l’immancabile Frank Gigliotti ne era il segretario (cfr. Chicago Daily Tribune, 1 Aprile 1947, pag. 7).

Olin D. Johnston era un massone (cfr. William R. Denslow, 10,000 Famous Freemasons – vedi foto), come anche Joseph Martin Dawson che era un massone del 32° (cfr. The New Age magazine, Volume 61, 1953, pag. 6), e Frank Gigliotti. Il quadro è molto chiaro. E poi il denaro – diverse migliaia di dollari – che servì a pagare Gigliotti e Fama fu denaro raccolto da ‘gruppi fraterni e religiosi’ (Luke Ebersole, Church Lobbying in the Nation’s Capital, pag. 68), dove per gruppi fraterni si intendono anche logge massoniche o organizzazioni filo massoniche.

 

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L’origine e la natura massonica di questa organizzazione sono evidenti anche dal fatto che coloro che decisero nel 1946 di dare vita a questa organizzazione si riunirono anche in un Tempio Massonico di Rito Scozzese (cfr. Luke Eugene Ebersole, Church Lobbying in the Nation’s Capital, pag. 68).

Peraltro, Gigliotti e Fama, nel 1947 vennero in Italia anche per far ottenere il riconoscimento massonico americano (quello della Circoscrizione Nord) al Grande Oriente d’Italia, infatti nel libro In nome della «Loggia» si legge: ‘Nella primavera del ’47, l’intraprendente Frank Gigliotti viene a Roma per sposare la causa del riconoscimento massonico americano da conferire al Grande Oriente. Con lui c’è un altro «illustre» fratello italo-americano: Charles Fama ….’ (Gianni Rossi & Francesco Lombrassa, In nome della «Loggia»: le prove di come la massoneria segreta ha tentato di impadronirsi dello Stato italiano: i retroscena della P2, pag. 22). Il riconoscimento l’otterranno l’11 giugno 1947.

Da quello che afferma il magistrato Ferdinando Imposimato nel suo libro La Repubblica delle stragi impunite (vedi foto), Frank Gigliotti fu mandato in Italia ad aiutare la Massoneria dal presidente americano Harry Truman, che era un massone di alto grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato: ‘La penetrazione in Italia della fratellanza americana, tuttavia, si fece ancora più pesante a partire dal 1947. In quell’anno, il presidente Truman – massone dichiarato, tanto che durante la sua carica mantenne il trentatreesimo grado e anche quello di maestro venerabile della loggia del Missouri, che convocò periodicamente – inviò a Roma un pezzo da novanta della fratellanza, l’italo-americano Frank B. Gigliotti, calabrese di nascita, consigliere capo dell’OSS. Questo gestiva i rapporti tra antifascisti italiani di orientamento anticomunista e gli ambienti mafiosi americani. La sua venuta fu dovuta alla richiesta degli affiliati di Cosa Nostra alla fratellanza americana di risolvere il problema della riconquista di palazzo Giustiniani da parte del Grande Oriente d’Italia. Gigliotti faceva parte dell’Italian American labour Council, alleato dell’American Committee for Italia Democracy, inquinato da mafiosi e agenti dell’OSS’. Quindi, dietro il CURE è evidente che c’era la potente Massoneria americana collusa con la mafia, Massoneria di cui Gigliotti era il rappresentante ufficiale.

 

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