L’estrema unzione

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La dottrina dei teologi papisti

L’estrema unzione è il sacramento per i malati gravi, con esso il malato riceve piena remissione di tutti i suoi peccati e viene guarito se questo rientra nel volere di Dio. Lo amministra il sacerdote con l’olio santo.

‘L’Estrema Unzione è un vero e proprio sacramento istituito da Cristo. – E’ di fede’.[1] Per quale motivo è stato istituito da Cristo? I teologi papisti affermano che ‘l’Estrema Unzione, detta pure Olio santo, è il Sacramento istituito a sollievo spirituale e anche corporale dei cristiani gravemente infermi’.[2] Secondo loro infatti mediante questo sacramento il malato che versa in gravi condizioni di salute riceve le grazie necessarie al suo stato, in modo partico­lare sollievo e conforto, la forza per vincere le insidie e gli assalti del diavolo, remissione completa di tutti i suoi peccati, la grazia di morire santamente e talora, se é nei disegni di Dio, anche la salute del corpo. Citiamo le parole del Perardi a propo­sito degli effetti di questo loro sacramento: ‘L’Estrema Unzione accresce la grazia santificante; cancella i peccati veniali e anche i mortali che l’infermo, attrito, non potesse confessare; dà forza per sopportare pazientemente il male, resistere alla tentazione e morire santamente e aiuta anche a recuperare la sanità, se è bene per l’anima[3] E per sostenere questo sacramento e i suoi effetti i teologi papisti s’appoggiano sulle seguenti parole di Marco: “E partiti, predicavano che la gente si ravvedesse; cacciavano molti demonî, ungevano d’olio molti infermi e li guarivano”[4] e su quelle di Giacomo: “C’é qualcuno fra voi infermo? Chiami gli anziani della chiesa, e preghino essi su lui, ungendolo d’olio nel nome del Signore; e la preghiera della fede salverà il malato, e il Signore lo ristabilirà; e s’egli ha commesso dei peccati, gli saranno rimessi”.[5]

Colui che amministra questo loro sacramento è il sacerdote il quale unge in forma di croce, con l’olio benedetto dal vescovo (e quindi l’olio ha un certo potere), gli organi dei sensi dell’infermo e dice: Per questa unzione santa e per la sua pietosissima misericordia, il Signore ti perdoni ogni colpa commessa con la vista, con l’udito, ecc. Così sia’. Questo sacramento può essere ministrato solo a persone gravemente malate ed in certi casi anche a persone prive di sensi.

E per difendere questo sacramento il concilio di Trento ha lan­ciato il seguente anatema contro chi non l’accetta: ‘Se qualcuno dirà che il rito e l’uso dell’estrema unzione, così come lo pratica la chiesa cattolica, è in contrasto con quanto afferma san Giacomo apostolo e che, quindi, deve essere cambiato e che può essere tranquillamente disprezzato dai cristiani, sia anate­ma’.[6]

 


[1] Bernardo Bartmann, op. cit., pag. 328

[2] Giuseppe Perardi, op. cit., pag. 551

[3] Ibid., pag. 553

[4] Mar. 6:12,13

[5] Giac. 5:14,15

[6] Concilio di Trento, Sess. XIV, can. 3