In due villaggi della prefettura di Macenta, i cristiani sono perseguitati perché non partecipano alle pratiche tradizionali animistiche. In un villaggio, la popolazione voleva fare un sacrificio di due buoi e chiedeva un contributo ad ogni abitante. Alcuni cristiani hanno rifiutato e quattro di loro sono stati incarcerati.
Guinea
Guinea: Situazione allarmante
Dopo una situazione un po’ più calma in questi ultimi giorni, ecco che i nostri missionari stanno di nuovo sul chi vive. I negoziati tra sindacati e governo sono sempre in corso e nessuno può dire quello che ne verrà fuori. E’ l’incertezza più totale.
Guinea: Senza l’aiuto di Dio temiamo una guerra civile
Lo sciopero è sospeso da dieci giorni, ma il Presidente della repubblica, dopo aver firmato i decreti e gli accordi, fa marcia indietro e non rispetta né la sua propria parola né le firme. Il Primo Ministro, a largo consenso e capo di governo ch’egli ha accettato al momento dello sciopero, si fa attendere.
Guinea: periodo di disordini
Cathy e Bernhard Freude riferiscono che “La situazione politica del paese non è ancora stabile. Delle minacce di sciopero sono ancora presenti, il che rende impossibile certe attività di evangelizzazione come i club di bambini di quartiere e le visite al carcere, perché durante questi periodi di disordini noi rischiamo di essere aggrediti. La situazione è molto tesa. Grazie per le vostre continue preghiere in favore di questo paese” (da: www.addfrance.org – Mission Infos n°95 del 18 luglio 2006).
Guinea: la tensione sale
La tensione sale un po’ nel paese. Un preavviso di sciopero è stato diramato. Esso rischia di essere più seguito di quello di marzo. I prezzi lievitano… Tutto è aumentato enormemente in una settimana! E’ molto duro per la gente. Di notte si sentono di nuovo degli spari. Un capo di quartiere è stato ucciso in questi giorni. Il banditismo diventa più forte… Ci sconsigliano di uscire di sera. Grazie per le vostre preghiere.Étienne e Corinne Ansen
Fonte: www.addfrance.org – Mission Infos n° 93, 24-5-2006