Eritrea: Matrimonio interrotto dalla polizia

Verona (P.A.) – Domenica 25 luglio, la polizia ha brutalmente interrotto la celebrazione di un matrimonio cristiano nella città di Senafe ed ha arrestato 30 invitati.
I poliziotti hanno ordinato a tutti quelli che non erano evangelici di andarsene immediatamente. Molti invitati sono usciti ed i 30 evangelici rimasti sono stati condotti al commissariato di polizia. Quattro giorni dopo tutti i fratelli (eccetto due) sono stati rilasciati dopo aver firmato la dichiarazione di non partecipare più a matrimoni cristiani evangelici.
La polizia continua a trattenere in prigione un evangelista, conosciuto col nome di Michele, della chiesa di Kale Hiwot, e Teame Kibrom, un uomo di 80 anni. Questi due fratelli, che hanno organizzato il matrimonio, sono accusati di aver trasgredito una disposizione governativa concernente le attività della chiesa evangelica.
Più di 400 cristiani evangelici sono attualmente detenuti dal governo eritreo, compreso il pastore Haile Naizgi e il fratello Kiflu Gebremeske. Alla fine di giugno, il pastore Mengse Tweldemedhane e il cantante cristiano Yonas Haile sono riusciti a fuggire dal campo militare di Sawa e a rifugiarsi in Sudan.

Fonte: Porte Aperte Italia – 13 agosto 2004

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Eritrea: Nuovi arresti di cristiani

Verona (P.A.) – Domenica 15 febbraio alle 15,30, la polizia di Asmara – la capitale eritrea – è intervenuta durante un culto per arrestare tutta l’assemblea. Mengse Tweldemedhane, pastore della chiesa “Alleluia”, stava conducendo un incontro segreto quando le forze dell’ordine hanno fatto irruzione. Il gruppo, composto da 34 uomini e 17 donne, è stato rinchiuso nel carcere di una base militare a Adi–Abyto per tre giorni ed in seguito trasferito in un altro campo militare. Quattro donne attempate sono state rilasciate, mentre il pastore è stato rinchiuso in una cella sotterranea d’isolamento.
Le restanti 46 persone sono recluse in containers metallici e subiscono ogni sorta di pressioni per indurle a rinnegare la fede. 5 di loro sono malate e prive di qualsiasi assistenza medica. Finora sono 347 i cristiani reclusi in Eritrea, per possesso di Bibbie, partecipazione a culti illegali o per aver testimoniato la loro fede. Alcuni di loro sono reclusi da circa due anni.

Fonte: Porte Aperte Italia – 27 febbraio 2004

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Eritrea: Arrestati altri 18 cristiani evangelici

Verona (PA) – La polizia eritrea ha arrestato un pastore con sette credenti della sua chiesa il 23 novembre nella città di Mendefera. Dei cristiani locali ci hanno dichiarato: “Sono stati trattati come criminali e detenuti unicamente a causa della loro fede”.
Altre dieci giovani donne, appartenenti a diverse chiese pentecostali, sono state arrestate la settimana scorsa e rinchiuse nel carcere all’interno di un campo di addestramento dell’esercito nel quale stavano svolgendo il loro servizio militare. Sei dei sessantadue giovani, che l’estate scorsa sono stati rinchiusi in container metallici, sono tuttora reclusi in celle sotterranee dello stesso distaccamento militare.
All’inizio del mese, due donne sono state liberate dalla prigione militare di Assab, dopo ventuno mesi di reclusione. Quattordici donne e sessantatre uomini sono tuttora detenuti in quella prigione, vengono isolati e torturati per costringerli a rinunciare alla loro fede evangelica.

Fonte: Porte Aperte Italia – 28 novembre 2003

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Eritrea: Il governo confisca la chiesa del Pieno Evangelo

Verona (PA) – Il governo di Asmara, la capitale dell’Eritrea, ha cacciato i credenti del Pieno Evangelo dai locali della loro chiesa, ordinando loro di evacuare definitivamente lo stabile entro il 15 ottobre. La chiesa del Pieno Evangelo aveva stabilito il suo quartier generale in un complesso, che può ospitare fino a 4.000 persone, affittato dal governo undici anni fa.
Dal maggio del 2002, una dozzina di chiese protestanti indipendenti, composte da oltre 20.000 membri, sono state obbligate a fermare le loro attività.
Dei 57 cristiani, rinchiusi in un container dal mese di agosto, solo perchè trovati in possesso della Bibbia nel campo di addestramento, nel quale prestavano servizio militare, 51 sono stati recentemente liberati. I sei detenuti rimasti sono stati trasferiti in celle sotterranee, prive di luce, poco aerate, dove ricevono limitate razioni alimentari.
I dodici evangelici, arrestati durante un incontro di preghiera il 7 settembre, continuano a rifiutare di firmare una dichiarazione di abiura della loro fede in cambio della liberazione.
A tuttoggi ammontano a 179 i cristiani detenuti per la loro fede in Eritrea.

Fonte: Porte Aperte Italia – 8 novembre 2003

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