Non è in virtù d’opere

non è in virtù d'opere

se è per grazia, non è più per opere; altrimenti, grazia non è più grazia

Romani 11:6

“Poiché gli è per grazia che voi siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non vien da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù d’opere, affinché niuno si glorî; perché noi siamo fattura di lui, essendo stati creati in Cristo Gesù per le buone opere, le quali Iddio ha innanzi preparate affinché le pratichiamo” (Efesini 2:8-10).

Fratelli, quando l’apostolo dice che “non è in virtù d’opere” (Efesini 2:9), ricordatevi che sta dicendo sia che noi non siamo stati salvati per opere buone che avevamo compiuto prima di credere al principio, e sia che ora che crediamo non siamo salvati per opere buone. Infatti le opere buone che facciamo da quando abbiamo creduto non ci fanno meritare la salvezza (ma un premio che ci verrà dato quando compariremo davanti al tribunale di Cristo – cfr. 2 Corinzi 5:10) perché la salvezza è per grazia mediante la fede, anche dopo avere creduto. Come disse Pietro infatti: “Noi crediamo d’esser salvati per la grazia del Signor Gesù” (Atti 15:11), e “se è per grazia, non è più per opere; altrimenti, grazia non è più grazia” (Romani 11:6). Nessuno dei nemici della grazia, che vanno dicendo che la salvezza si ottiene per fede + le opere, vi seduca quindi con vani ragionamenti.

Siate zelanti nelle opere buone, sapendo che per esse otterrete un premio in quel giorno, ma fate sempre una netta distinzione tra la giustizia che viene da Dio, basata sulla fede, che è quella che Iddio ci imputa senz’opere, e per la quale siamo giustificati e grazie alla quale saremo salvati dal Signore nel suo regno celeste; e la nostra giustizia, composta dalle nostre opere buone, per la quale otterremo un premio quando compariremo davanti al tribunale di Cristo. E ricordatevi sempre, ripeto sempre, che la giustizia di Dio che abbiamo conseguito per fede è completa e perfetta, e non ha quindi bisogno di essere integrata dalle nostre opere buone. E’ scritto infatti che “il giusto vivrà per la sua fede” (Habacuc 2:4), e non che «il giusto vivrà per la sua fede e per le sue opere buone».

Vegliate, i tempi sono difficili, e la grazia di Dio è sotto attacco da parte di uomini malvagi e molesti che vogliono fare scadere dalla grazia i santi.

Giacinto Butindaro

Tratto da: La nuova Via