Ecco cosa devi fare per essere salvato dai tuoi peccati [Audio Streaming]

È on line il file audio della predicazione di Giacinto Butindaro dal titolo “Ecco cosa devi fare per essere salvato dai tuoi peccati” trasmessa in diretta ieri sera. Il file è un MP3 e pesa circa 18 MB (128 Kbps), 4 MB (24 Kbps). L’audio dura circa 20 minuti. L’archivio delle registrazioni è alla seguente pagina. Qui sotto lo puoi ascoltare in audio streaming.

Trascrizione audio:

Uomini e donne, piccoli e grandi, ricchi e poveri, savi e ignoranti, Ebrei e Gentili ascoltate quello che vi sto per annunziare. Nel libro degli Atti degli Apostoli, che è uno dei libri che forma la Bibbia, che è la Parola di Dio, troviamo scritto al capitolo XVI, questo episodio avvenuto attorno alla metà del primo secolo dopo Cristo nella città di Filippi. Filippi era una città nella Macedonia. Ora è scritto: “Or sulla mezzanotte Paolo e Sila, pregando, cantavano inni a Dio; e i carcerati li ascoltavano. E ad un tratto, si fece un gran terremoto, talché la prigione fu scossa dalle fondamenta; e in quell’istante tutte le porte si apersero, e i legami di tutti si sciolsero. Il carceriere, destatosi, e vedute le porte della prigione aperte, tratta la spada, stava per uccidersi, pensando che i carcerati fossero fuggiti. Ma Paolo gridò ad alta voce: Non ti far male alcuno, perché siam tutti qui. E quegli, chiesto un lume, saltò dentro, e tutto tremante si gettò ai piedi di Paolo e di Sila; e menatili fuori, disse: Signori, che debbo io fare per esser salvato? Ed essi risposero: Credi nel Signor Gesù, e sarai salvato tu e la casa tua. Poi annunziarono la parola del Signore a lui e a tutti coloro che erano in casa sua. Ed egli, presili in quell’istessa ora della notte, lavò loro le piaghe; e subito fu battezzato lui con tutti i suoi. E menatili su in casa sua, apparecchiò loro la tavola, e giubilava con tutta la sua casa, perché avea creduto in Dio. Ora Paolo e Sila erano due Apostoli del Signore Gesù Cristo, i quali erano stati messi in carcere come dei malfattori, ma non avevano commesso alcuna mala azione, erano stati ingiustamente battuti con le verghe e dopo avere ricevuto quelle battiture erano stati cacciati in prigione; e il carceriere aveva ricevuto l’ordine di custodirli sicuramente; per cui appunto lui li cacciò nella prigione più interna e serrò loro i piedi nei ceppi. La ragione per cui erano stati battuti prima e poi messi, messi in carcere era stata che l’apostolo Paolo aveva cacciato, sgridato e cacciato, un demone da una donna che aveva uno spirito indovino, uno spirito immondo, che le permetteva appunto di indovinare. E quando avvenne ciò, perché appunto lo spirito uscì da quella donna quando l’apostolo Paolo gli comandò nel nome di Gesù Cristo di uscire da lei, quando appunto lo spirito uscì fuori, i padroni di quella giovane, di quella serva, vedendo che “la speranza”, questo dice la scrittura: “del loro guadagno era svanita, presero Paolo e Sila, e li trassero sulla pubblica piazza davanti ai magistrati, e presentateli ai pretori, dissero: Questi uomini, che son Giudei, perturbano la nostra città, e predicano dei riti che non è lecito a noi che siam Romani né di ricevere né di osservare. E la folla si levò tutta insieme contro a loro; e i pretori, strappate loro di dosso le vesti, comandarono che fossero battuti con le verghe.” Ecco dunque appunto, quali sono i fatti che precedettero la loro cacciata in prigione. Ma ecco che Iddio venne in soccorso degli Apostoli, perché mandò un terremoto sulla mezzanotte; sì, perché i terremoti li manda l’Iddio vivente e vero, perché la Scrittura dice che “per la sua ira trema la terra”. E come abbiamo visto, il carceriere ad un certo punto, pensando che i carcerati fossero fuggiti, stava per uccidersi, ma Paolo appunto, gli impedì di uccidersi esortandolo a non farsi male alcuno. E allora il carceriere come abbiamo visto, si gettò ai piedi di Paolo e di Sila, e menateli fuori gli fece questa domanda: “Signori che debbo io fare per essere salvato?”. Dunque, quell’uomo riconobbe il bisogno della salvezza, riconobbe che aveva bisogno di essere salvato e fece questa specifica domanda a quei due uomini che erano servitori di Dio e che annunziavano la via della salvezza. E dunque, quale fu la risposta? La risposta di Paolo e di Sila fu questa: “Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la casa tua”. Ecco, dunque, che cosa devi fare tu che sei senza Cristo, che sei sotto la potestà di Satana, che sei sotto il peccato, che sei sulla via della perdizione, ecco cosa devi fare per essere salvato dai tuoi peccati; sì, perché hai bisogno di essere salvato in quanto tu sei schiavo del peccato, perché chi commette il peccato è schiavo del peccato. Ma, c’è un ma, Dio ha provveduto la salvezza e l’ha provveduta per mezzo di Gesù Cristo il suo Figliuolo, che Egli ha mandato nel mondo per essere il Salvatore del mondo, ossia per salvare i peccatori. E dunque, che cosa devi fare tu peccatore schiavo del peccato per essere salvato dai tuoi peccati? Devi credere nel Signore Gesù. Tu dirai: “Che cosa significa credere nel Signore Gesù?”. Ebbene te lo spiego, significa che devi credere che Gesù è il Cristo di Dio, cioè l’Unto di Dio. Devi sapere infatti che Dio ab antico per mezzo dei suoi profeti preannunziò la venuta del suo Cristo, ossia del suo Unto, perché questo significa. Il termine Cristo viene da una parola greca, da un termine greco che significa Unto; l’equivalente, diciamo c’è una, c’è un’altra parola però questa volta ebraica che ha lo stesso significato e quando viene tradotta in italiano, questa parola viene tradotta con il termine italiano Messia, e anche questo termine significa Unto. Ora Iddio aveva preannunziato di mandare, di suscitare in Israele il suo Cristo, il quale sarebbe morto per i nostri peccati e sarebbe risuscitato il terzo giorno. Difatti Iddio aveva detto tramite il profeta Isaia, a proposito appunto del Cristo, “Egli è stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquità”. Ecco, dunque, in che maniera Iddio preannunziò la morte del suo Cristo; e, Egli predisse anche la resurrezione del suo Cristo. Infatti, Davide, che era profeta, preannunziò la resurrezione di Cristo in questi termini: “Anche la mia carne riposerà in isperanza poiché tu non lascerai l’anima mia nell’Ades e non permetterai che il tuo Santo vegga la corruzione”. Ecco, dunque, in che maniera Davide, antivedendola parlò della resurrezione di Cristo dicendo che non sarebbe stato lasciato nell’ Ades e che la sua carne non avrebbe veduto la corruzione. Ora, queste parole si sono adempiute nella pienezza dei tempi, in Gesù; infatti, Gesù è il Cristo che è morto per i nostri peccati secondo le Scritture, fu seppellito e risuscitò il terzo giorno secondo le Scritture e poi apparve ai suoi discepoli, cioè ai testimoni che erano stati innanzi scelti da Dio. Dunque, le scritture profetiche concernenti il Cristo si sono adempiute in Gesù e io ti annunzio dunque la Buona Novella, ossia l’Evangelo che Gesù è il Cristo. Dunque, è per mezzo di Cristo che Dio ha provveduto la salvezza. Considera infatti che Cristo è morto per i nostri peccati, Egli il Giusto, colui che non aveva conosciuto peccato, si caricò dei nostri peccati, nel suo corpo, li portò nel suo corpo quando Egli fu appeso alla Croce, perché Egli fu crocifisso per appunto, ordine di Ponzio Pilato il governatore della Giudea, dietro insistenti richieste dei Giudei che gridarono crocifiggilo, crocifiggilo, ecco dunque, che Egli quando fu appeso, crocifisso, inchiodato alla croce, portò i nostri peccati nel suo corpo per condannare il peccato, per annullarlo, e poi il terzo giorno risuscitò dai morti affinché appunto, si adempissero anche qui le Scritture. E dunque in questa maniera che Dio ha provveduto la salvezza, la salvezza dunque ci è stata acquistata da Gesù il Cristo, dunque la salvezza è per grazia. Ecco perché per essere salvato dai tuoi peccati devi credere che Gesù è il Cristo perché questo significa “credi nel Signore Gesù”. Devi credere che Gesù è il Cristo allora sarai salvato, affrancato dai tuoi peccati, smetterai di essere uno schiavo dei tuoi peccati, perché sarai liberato dai tuoi peccati mediante il sangue prezioso di Gesù Cristo che lui sparse sulla croce al Calvario. Dunque, la salvezza è per grazia, la salvezza non è per opere, affinché nessuno si glori nel cospetto di Dio. Quindi ravvediti, tu peccatore, ravvediti e credi nella Buona Novella che Gesù è il Cristo e sarai salvato dai tuoi peccati; i tuoi peccati ti saranno rimessi, sarai giustificato e otterrai la vita eterna, perché chi crede nel Figliuolo ha vita eterna. Considera dunque, quanto è grande l’amore di Dio, quanto è meravigliosa la sua grazia. Dunque, mediante la fede nel Signore Gesù l’uomo viene salvato, ottiene la remissione peccati, viene giustificato e ottiene la vita eterna e, appunto in questa maniera scampa così alle fiamme dell’inferno. Sì, perché esiste un luogo di tormento dove tu peccatore sei diretto eh, si chiama in greco Ades ma comunemente conosciuto con il termine inferno, luogo di sotto, inferiore. È un luogo reale, un luogo di tormento, dove arde il fuoco e dove vanno coloro che muoiono nei loro peccati. Là ci vanno coloro che rifiutano di credere che Gesù di Nazaret è il Cristo; infatti, dice la Sacra Scrittura quanto segue: “Chi crede nel Figliuolo ha vita eterna, ma chi rifiuta di credere al Figliuolo non vedrà la vita, ma l’ira di Dio resta sopra di lui”. Considera dunque questo: se rifiuti di credere nella Buona Novella che Gesù è il Cristo, rimarrai schiavo del peccato e l’ira di Dio resterà sopra di te, perché già l’ira di Dio è sopra di te e ci resterà, perché? Perché appunto tu sei un peccatore. Sei un nemico di Dio e quindi l’ira di Dio è sopra di te e se rifiuti di credere nella Buona Novella che Gesù è il Cristo questa ira rimarrà sopra di te. Considera dunque cosa c’è sopra di te: l’ira di Dio. Io spero veramente che tu sia spaventato, che tu sia terrorizzato, che tu ti, veramente ti getti ai piedi del Signore per invocare la sua misericordia affinché veramente credendo in Lui tu sia salvato dai tuoi peccati e dalle fiamme dell’Inferno dove sei diretto; perché guarda che se morissi in questo momento, senza Cristo, te ne andresti all’inferno perché là vanno le anime di coloro che muoiono nei loro peccati. Non esiste il purgatorio, non esiste, è un’invenzione, è un’invenzione della Chiesa cattolica romana, esiste solo il paradiso e l’inferno e tu sei diretto all’inferno. Te lo dico con ogni franchezza, affinché tu non ti illuda. Ah, ma tu dirai: “ma io sono una brava persona”, no! Tu sei un peccatore, sei un peccatore, l’ira di Dio è sopra di te, tu sei un figliolo di ira, tu non sei una brava persona, tu sei un figliuolo di ira, schiavo del peccato, sei un nemico di Dio, nella tua mente e nelle tue opere malvagie; quindi, hai bisogno di ravvederti e di credere nell’Evangelo per essere salvato. Ah, tu dirai: “ma come è possibile una cosa del genere, è pazzia!” Ricordati che la pazzia di Dio e più savia degli uomini e che a Dio è piaciuto di salvare i credenti mediante la pazzia della predicazione, non mediante la filosofia eh, non mediante le parole di qualche filosofo, no, ma mediante la parola della Croce, la parola della croce che io ti ho annunziato, e quindi peccatore ascoltami, ravvediti e credi che Gesù di Nazaret è il Cristo di Dio e sarai salvato dai tuoi peccati. Altrimenti, peccatore sei e peccatore rimarrai, l’ira di Dio è sopra di te e rimarrà sopra di te, e quando morirai, quando morirai non vedrai il paradiso, no, perché dice la Scrittura che chi rifiuta di credere al Figliuolo non vedrà la vita, non vedrà il paradiso, vedrai l’inferno, te ne andrai all’Inferno, dove c’è un fuoco, dove sarai tormentato in mezzo al fuoco. È terribile l’inferno. Guarda, io ti ho avvertito, farai bene veramente a prestare attenzione a questo avvertimento perché potrebbe essere anche l’ultimo giorno della tua vita sai? Tu che ne sai? Non ti vantare del domani perché non sai quello che un giorno possa produrre e sei senza Cristo, sei senza Cristo, sei senza vita, sei senza speranza, non hai la vita eterna. L’ira di Dio è sopra di te quindi affrettati, affrettati, ravvediti e credi. Credi che Gesù è il Cristo di Dio e sarai salvato dai tuoi peccati. E poi perseverando fino alla fine della fede, entrerai nel Regno dei Cieli, appunto, perché là il Signore accoglie, salva coloro che serbano la fede eh, fino al momento in cui rendono, appunto, lo spirito. Quindi peccatore ascoltami, ravvediti e credi, credi nella Buona Novella che Gesù di Nazareth è il Cristo e sarai salvato dai tuoi peccati, questo è quello che devi fare per essere salvato. Non pensare che ti puoi salvare con le tue opere buone, no, no, no, ti illudi se pensi di poterti salvare senza ravvederti e senza credere che Gesù è il Cristo; ti stai illudendo. Pensi di poterti salvare tu con le tue buone opere? Ah, sei un illuso, sei un illuso. E guarda, io spero veramente che tu esca da questa illusione, ravvedendoti e credendo nell’Evangelo, perché se rimarrai in questa illusione vedrai, vedrai, vedrai quando morirai, ah è terribile, terribile quello che ti aspetta; ti aspetta l’inferno! Ravvediti dunque, e credi, credi che Gesù è il Cristo di Dio e sarai salvato dai tuoi peccati. Chi ha orecchi da udire oda.