Azerbaigian: Un pastore davanti al tribunale

Il pastore Zaur Balaev (Foto tratta da: OpenDoors)

Quando si è convertito nel 1992, Zaur Balaev era il primo cristiano della sua regione. Alcuni mesi dopo, ne diventava anche il primo pastore ed avviava una chiesa domestica.
Oggi, quest’ultima conta una quarantina di membri di età da 20 a 35 anni.

Lo scorso 20 maggio, Zaur Balaev è stato fermato dalla polizia durante un culto. Il pastore battista è stato accusato di aver aggredito e picchiato cinque poliziotti, un’accusa montata di sana pianta secondo i numerosi testimoni presenti al culto. A giugno, il suo stato di salute è peggiorato ed è stato trasferito dalla sua cella in una camera d’ospedale.

L’Azerbaigian è un paese laico, ma i cristiani sono considerati come traditori e vengono molestati dalle autorità, dalla polizia e dal KGB. Tuttavia, malgrado le numerose pressioni subite dai nuovi convertiti, il numero di cristiani aumenta. Nel 1991, dopo la partenza delle truppe dell’ex-Unione Sovietica, c’erano una quarantina di cristiani azeri. Oggi sono diverse migliaia fra cui molti giovani.

Esistono alcune rare chiese ufficiali nella capitale Baku. Ovunque nel paese, i cristiani devono rimanere molto discreti. Dal 1993, il pastore Zaur Balaev ha presentato diverse richieste di regolarizzazione per la sua chiesa presso le autorità, invano. Aveva anche seguito una formazione in un college biblico e non cessava di studiare le Sacre Scritture. Per questa ragione era diventato uno dei rari cristiani dell’Azerbaigian ad avere una conoscenza approfondita delle Sacre Scritture. Da alcuni mesi la polizia lo sorvegliava costantemente.

Il suo processo inizia venerdì 13 luglio. Rischia fino a 3 anni di carcere ed ha bisogno delle nostre preghiere.

Fonte: Portes Ouvertes

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