L’azienda israeliana Tal-Ya inventa un sistema per irrigare con la rugiada!

In un territorio in gran parte desertico, dove la risorsa “acqua” è un bene più prezioso che altrove Israele continua a sviluppare metodi e tecnologie per ridurre il consumo di acqua.

Da anni il sistema di irrigazione “goccia a goccia”, diffusissimo nel Paese è esportato altrove con estremi benefici in termini di risparmio della risorsa e di ottimizzazione nell’irrigazione delle singole piante (che a volte, come è stato possibile vedere direttamente in una piantagione di palme da datteri in un kibbutz dell’Arava viene regolata attraverso un computer).

Ora una delle aziende che si occupano di questo particolare settore, la “Tal-Ya Water Technologies” lancia un nuovo prodotto per l’agricoltura destinato, come si può immaginare, ad attirare l’attenzione di tutte quelle aree che si trovano a fronteggiare problemi di siccità o scarsità di precipitazioni.

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Esempio di irrigazione con la rugiada. Fonte: Tal-Ya

Karin Kloosterman lo illustra in questi termini:

“Gli antichi israeliti utilizzavano pietre per cercare di raccogliere la rugiada dall’aria, ora i moderni israeliani, raccogliendo quella intuizione la stanno sviluppando ulteriormente. Una nuova azienda israeliana, la Tal-Ya Water Technologies, ha lanciato in maggio, un nuovo prodotto che promette di comprimere la rugiada dall’aria l’innaffiatura di raccolti in cui le risorse idriche siano preziose o limitate. Questa nuova invenzione ha un certo numero di benefici ecologici che vanno oltre il semplice risparmio dell’acqua.

Al costo di circa 1 $, per pianta, un vassoio seghettato quadrato fatto da un composto di plastica speciale viene collocato direttamente sul terreno. Il vassoio, riutilizzabile, ha un foro nel centro affinchè una pianta si sviluppi. Utilizzando plastica non-PET riciclata e riciclabile con filtri UV addizionati con calcare, i vassoi Tal-Ya non si degradano al sole o dopo l’applicazione degli antiparassitari o dei fertilizzanti.

Un sostegno di alluminio aiuta i vassoi – di circa 70 cm per 70 cm per una pianta del pepe – a rispondere alle variazioni della temperatura fra la notte ed il giorno. Quando si manifesta una differnza di 12 gradi centigradi, questa umidifica entrambe le superfici del vassoio di Tal Ya, che versa così la rugiada e la condensazione con un imbuto diramente alla pianta ed alle sue radici. I vassoi, inoltre, possono essere costruiti con maggiori dimensioni per gli alberi, ha detto a ISRAEL21c Avraham Tamir, capo dell’azienda ed inventore.

Elimina le erbacce, usa la meno acqua e fertilizzante

“Usando il nostro sistema si ha un certo numero di benefici”, dice Tamir. I coltivatori non hanno più la necessità di preoccuparsi per le erbacce perché i vassoi ostruiscono il sole, così queste non nascono e non è necessario estirparne le radici. “I coltivatori devono usare molto meno acqua ed a sua volta molto meno fertilizzante sul raccolto”, spiega. Meno fertilizzanti ed antiparassitari significa meno contaminazione della falda freatica.

Agganciando insieme, come le parti di un LEGO, le sezioni speciali del vassoio è possibile organizzare lo spazio per l’apparecchiatura di innaffiatura e di irrigazione secondo la misura migliore.

Test sul campo realizzate in Israele per conto del Ministero dell’Agricoltura indicano che è possibile ottenere un enorme risparmio di acqua, fino al 50 per cento dell’acqua per l’irrigazione, utilizzando il sistema Tal-Ya.

“L’inizio dell’accumulazione della rugiada inizia durante la notte”, dice Tamir. “La massa critica scende”, spiega mentre indica i bordi seghettati dei vassoi. “Se piove, possiamo amplificare 1 millimetro di pioggia in modo che uguagli 27 mm”.

Protezione dal mutamento di temperatura estremo

L’acqua da rugiada e da condensazione è in effetti acqua distillata. Aggiungendo questa al terreno si allevia la salinità da irrigazione, dichiara l’azienda. I vassoi, inoltre, proteggono i raccolti dalle variazioni estreme nella temperatura, come nel Canada o gli Stati Uniti in cui i geli tardivi ed iniziali di stagione mettono alcuni raccolti al rischio.

Naturalmente, “la quantità di acqua raccolta dipende dal luogo in cui sono collocati”, precisa Tamir. E’ importante considerare fattori, come umidità, temperature e precipitazioni.

Fondato quattro anni fa e con base presso il villaggio di Gan Yoshiya in Israele, il gruppo di ricerca per la costituzione di Tal-Ya, che in ebraico significa “rugiada divina”, è frutto della collaborazione tra la Hebrew University, il Ministero dell’Agricoltura, il Volcani Institute e della Ben Gurion University.

Tal-Ya ha lanciato il suo nuovo prodotto alla mostra Agritech a Tel Aviv. Tamir dice che ora sta vendendo il suo prodotto ai coltivatori israeliani e, guardando ai possibili compratori internazionali dell’America”.

Fonte: marsspirit libera traduzione ed adattamento di Piero P. da “ISRAEL 21c” – 04.06.09

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La vacca israeliana detiene il record mondiale di produzione di latte

latte-israeleLa festa ebraica di Shavuot che inizia stasera è un’occasione per gli israeliani di consumare prodotti lattieri di ogni tipo.

L’israeliano è un grande consumatore di prodotti lattieri, e non solo a Shavuot. Nel 2008 una famiglia israeliana ha speso 240 shekel al mese per l’acquisto di prodotti lattieri come latte, formaggio e yogurt, e cioè il 2,1% del suo budget mensile medio.

Nonostante la siccità e dei costi di produzione in crescita, il 2008 è stato un anno particolarmente favorevole per la produzione di latte: le vacche da latte israeliane hanno prodotto 1,33 miliardi di litri di latte, e cioè l’8,7% in più rispetto all’anno precedente.

Il valore totale della produzione di latte è pari a 2,9 miliardi di shekel all’anno, vale a dire il 12% del valore della produzione agricola d’Israele.

In un comunicato pubblicato alla vigilia di Shavuot, l’Istituto Israeliano di Statistica presenta un confronto internazionale in materia di produzione di latte.

Esso mostra che il rendimento della vacca israeliana rimane il più forte del mondo con 11.281 kg di latte all’anno. Il che pone la vacca israeliana ben davanti alla vacca americana (8.879 kg all’anno), europea (6.500 kg), australiana (5.124 kg) e argentina (4.283 kg).

La festa di Shavuot celebra il dono della Torà al popolo ebraico. Shavuot è anche conosciuta come “festa delle settimane”, “festa della mietitura” e “festa delle primizie”.

Infatti, molte tradizioni collegano Shavuot alll’agricoltura. La festa celebra anche l’inizio dell’estate e della stagione del raccolto. L’usanza di consumare prodotti lattieri a Shavuot è legata al ricordo della promessa divina riguardo alla terra d’Israele, una terra dove “scorre latte e miele”.

Jacques Bendelac

Fonte: IsraelValley – riprodotto con autorizzazione

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