1. Perché la donna deve velarsi il capo quando prega o profetizza?
A motivo degli angeli infatti Paolo dice che la donna “deve, a motivo degli angeli, aver sul capo un segno dell’autorità da cui dipende” (1 Cor. 11:10). E se non se lo vela? Disonora l’uomo cioè il suo capo. Ovviamente quando viene detto che ‘la donna’ deve velarsi il capo, il riferimento è sia a donne credenti sposate che non sposate o vedove o separate, perché in ognuno di questi casi il capo della donna è l’uomo.
2. Io, fratello, porto i capelli lunghi, devo anch’io velarmi il capo?
Sì, sorella anche tu devi velarti il capo quando preghi o profetizzi. Certamente la chioma che tu porti è un onore per te, ma essa non sostituisce il velo. Essa ti è data a guisa di velo (cfr. 1 Cor. 11:15) ma non è il segno dell’autorità da cui tu dipendi e che devi mostrare agli angeli di Dio per onorare l’uomo, cioè il tuo capo.
3. …… Se il velo non è offesa a DIO e non lo è neppure piacevole cosa oggi significa portare il velo se non è dottrina?……
3. Gent.mo fratello Butindaro, ho un quesito in riferimento al 1 COR. 11 dove Paolo parla dell’usanza del velo alla donna. Sappiamo che la Bibbia si spiega con la Bibbia, ma in questo caso non ho trovato altri versetti specifici che possono ordinare l’uso del velo alle donne durante l’adorazione o il culto; quindi la mia ricerca è andata oltre. Avendo fatto una regolare ricerca fra commentari-dizionari biblici, uno studio fatto dalla sorella Rosa ed anche un pò di ricerca storica per capire meglio il periodo in cui Paolo scrisse questa lettera ai Corinzi, mi attesto a conseguire il seguente: ai giorni di Paolo la città di Corinto, in Grecia, era sotto il dominio romano, la popolazione superava il mezzo milione, in gran maggioranza pagani e ben noti per la vita estremamente depravata ed anche una pesante idolatria. L’influenza di questo ambiente si fece sentire nella nascente Chiesa tanto che fra i credenti predominava un’atmosfera carnale che dava luogo a disordini e divisioni. Paolo protesta contro tale situazione e, inviando questa lettera piena di riprensione, insiste sulla necessità di mantenere l’ordine, la moralità e la spiritualità ed una linea di condotta veramente cristiana. I santi di Corinto non si preoccupavano di manifestare nella loro condotta personale quel tenore di insegnamento esposto nella lettera ai Romani dimenticando che il cristiano deve considerarsi morto, sepolto e risuscitato con Cristo. Poiché varie tradizioni erano rappresentate nella Chiesa di Corinto era necessario chiarire l’atteggiamento Cristiano affinchè il culto si svolgesse con ordine (1Co 14,40). Le donne ebraiche quando pregavano si mettevano un velo sul capo ed anche le romane facevano lo stesso, ciò perché ai loro tempi la donna era sottomessa al marito ed era scandaloso che la donna si facesse vedere in pubblico a capo scoperto, era un disonore e per proteggere l’onore e la dignità davanti agli uomini ella si copriva il capo con il velo. Le donne greche, invece, erano ben dotate culturalmente ed erano abituate ad avere maggiore libertà delle donne ebree, questo portò scompiglio, poiché entrambe le culture erano ben rappresentate nella Chiesa di Corinto, e ciò come altri motivi portò disordine e controversie in Chiesa. Si precisa che al tempo di Paolo il non coprirsi il capo significava negare l’autorità del marito; c’è anche da ricordare che a Corinto gli uomini capelloni erano considerati pervertiti e le donne coi capelli corti prostitute; lo stesso per il velo poiché per gli ebrei non coprirsi il capo era considerato un segno di ribellione. Ecco perché Paolo cercò di mettere pace fra queste culture e consigliò alle donne greche di usare il velo durante l’adorazione al Signore o al culto. I capelli della donna dovevano essere più lunghi di quelli dell’uomo, ne segue che se una donna portava il velo si dimostrava disposta ad essere e a comportarsi secondo la volontà di Dio nei riguardi dell’uomo, poiché l’uomo e la donna sono stati fatti ad immagine di Dio ma la donna è stata fatta anche per la gloria dell’uomo e alla presenza di Dio ciò diventava vergognoso, e affinchè l’uomo non veniva disonorato la donna doveva usare il velo poiché lo doveva fare per il suo capo che era il marito, come segno di sottomissione. I credenti non dovevano senza necessità trascurare le convenzioni sociali, sebbene il loro parere debba basarsi su principi biblici. La soluzione di Paolo si basa sul suo desiderio di unità fra i membri della Chiesa che si evidenzia soprattutto durante l’adorazione, infatti lui mette in risalto l’ordine che deve esserci durante essa o al culto, senza creare disordini, confusioni e discordie. Dunque se le istruzioni specifiche che Paolo dà sono di tipo culturale (ad esempio, come indossare il velo), ciò perché egli stesso segue le consuetudini dell’onorabilità del tempo (infatti lo stesso Giudaismo prescriveva per le donne sposate di portare fuori casa un velo sul capo in segno di sottomissione e appartenenza al marito), i principi alla base sono immutabili, come ad esempio il rispetto per la propria moglie, la serietà, durante l’adorazione – culto e l’impegno per il Signore. Per questo motivo Paolo invitò le donne di cultura diversa ad indossare il velo, perché così facendo avrebbero evitato che la chiesa si dividesse a causa di una sciocchezza che induceva solo a distogliere la mente da Cristo, dato che essa era formata da diverse culture. Vestire in modo decoroso è un principio cristiano sempre valido, poiché l’appartenenza esteriore riflette l’atteggiamento interiore. Il modo in cui questo principio trova la sua espressione concretamente varia da luogo a luogo e da epoca a epoca, ed i credenti devono comportarsi in modo onorevole sempre in una comunità e comunque tutto varia secondo la cultura in cui vivono, l ‘importante è non distogliere mai la mente da Cristo. Secondo quanto poco raccolto dai vari commentari non si evidenzia l’uso del velo sempre, quindi nella chiesa oggi, ma anzi si dovrebbe notare che in quell’epoca vi era un’usanza culturale a proposito di esso senz’altro diversa da oggi nella nostra cultura, sappiamo benissimo che in un’adorazione o culto bisogna essere vestiti decorosi sia per ordine che per non dare scandalo e chiacchiere in chiesa che porterebbero solo a distogliere la mente da Cristo. Paolo menzionò anche gli angeli affinchè potessero meglio capire che l’ordine era molto importante per Cristo, poiché se una donna scandalizzava gli uomini scandalizzava anche gli angeli che essendo guardiani dell’ordine della creazione erano quindi presenti all’adorazione e culto (1 Tim 5,21). Ancora mi accingo a ripetere che in quella città piena d’immoralità, quindi pessimo ambiente per la nascita di una nuova chiesa, i membri di quella chiesa portarono dentro la Chiesa varie culture, creando discordie, disordini, con la possibilità di una divisione. Oggi anche noi possiamo dire ci sono diverse culture e che la Chiesa in base a dove nasce può avere delle usanze all’interno per adorare o durante al culto. Ma se due diverse culture si unissero, cosa succederebbe? Sicuramente all’ultimo arrivato si cerca di far capire che non può portare all’interno usanze ma si cerca di trovare un’incontro, a meno che non si dimostra biblicamente che ciò è accettevole a Dio. Se il non usare il velo non è offesa a DIO e non è neppure accettevole, cosa oggi significa portare il velo se non è dottrina? Non ha senso usare un simbolo per l’invisibile perché l’invisibile lo sa che noi siamo sottomessi a Cristo oppure no, ed agli altri non lo dobbiamo dimostrare perché i seguaci di Cristo non devono a parer mio applicare un usanza che a Dio non serve poiché egli stesso altrimenti lo avrebbe comandato, ed in più passi oggi noi lo ritroveremmo. So di essere giovane nella fede ed è per questo che vorrei capire, ma con la Scrittura e con la mia ricerca non ho trovato altri passi che confermano che devo usare il velo sempre. Ho chiesto alla mia comunità perché alcuni lo usano ed altri no e mi hanno risposto che è facoltativo. Non vorrei che diventasse un’usanza se non è obbligatorio, poiché la Chiesa di Cristo a mio avviso non deve avere usanze, io vorrei però seguire ciò che Cristo ci dice, vi faccio questa richiesta per riuscire a capire bene quello che Dio vuole da me e da tutti. Vengo dal cattolicesimo e non vorrei seguire più istruzioni umane ma divine, cioè vorrei capire meglio il concetto secondo la Parola di Dio. Spero di avere dei chiarimenti da voi se ciò non è un disturbo. Grazie
Risposta
Vedi, sorella, quello di mettersi il velo per la donna quando prega o profetizza è un dovere valido ancora oggi non importa in che nazione si viva. E’ un dovere perché è scritto che la donna DEVE, a motivo degli angeli, avere sul capo un segno dell’autorità da cui dipende (cfr. 1 Cor. 11:10). Vorrei ora farti notare alcune cose.
Paolo dice che la donna deve velarsi il capo a motivo degli angeli di Dio; converrai con me che gli angeli del Signore ci guardano, come guardavano anticamente i santi di allora, per cui è necessario che la donna mostri questo segno dell’autorità da cui dipende a queste creature celesti. Che succede se non lo fa? Che disonora l’uomo che è il suo capo (cfr. 1 Cor. 11:5). Quindi una credente – non mettendosi il velo – non fa del bene al suo capo perché lo disonora. Vuoi disonorare il tuo capo dinnanzi agli angeli di Dio? Tu dirai, ma io non disonoro Dio non mettendomi il velo? E’ vero questo, ma fai pur sempre qualcosa che non si addice ad una donna che fa professione di pietà. Ora, coloro che si oppongono all’ordine sul velo trascurano volontariamente questo ‘a motivo degli angeli‘ e le ragioni sono ovvie perché mette a tacere qualsiasi oppositore. Se infatti a quel tempo era a motivo degli angeli che la donna doveva velarsi il capo quando pregava o profetizzava, è ovvio che non era in virtù di una ragione sociale o culturale ecc. che poi col tempo è cambiata per cui ora le donne credenti non sono più obbligate a velarsi il capo. Gli oppositori infatti vogliono fare credere che era per tutt’altra ragione all’infuori di quella degli angeli che Paolo ordinava alle donne credenti di mettersi il velo sul capo. Ti ripeto quindi, che dato che gli angeli di Dio ci guardano e sono presenti presso il popolo di Dio giorno e notte, se la donna (sposata o nubile che sia) non si vela il capo quando prega o profetizza essa disonora l’uomo, ossia il suo capo, dinnanzi agli angeli di Dio. Il velo sul capo della donna è un segno di sottomissione della donna nei confronti dell’uomo che quindi è necessario ancora oggi. Bada bene, non un segno di sottomissione a Cristo, ma un segno di sottomissione all’uomo. Il capo della donna infatti è l’uomo e non Cristo.
A questo punto ti vorrei dire un altra cosa che è la seguente. Che quello sul velo per la donna sia un ordine da osservare anche oggi è confermato dal fatto che ancora oggi se l’uomo prega o profetizza con il capo coperto disonora Cristo (cfr. 1 Cor. 11:4). Perché un credente quando si deve mettere a pregare, se ha un cappello sulla testa, sente subito di levarselo prima di mettersi a pregare? Non è forse perché sa che se prega con il capo coperto disonora il suo capo che è Cristo? Tu pensi che la sua coscienza non glielo attesterebbe questo disonore portato verso Cristo se invece non se lo togliesse? Io ti posso assicurare che glielo attesterebbe. E te lo dico pure per esperienza perché tanti anni fa mentre facevo il militare ricordo che un giorno alla mensa mi dimenticai prima di pregare di togliermi il cappello che avevo sul capo e quando finii di pregare e cominciai a mangiare sentii che c’era qualche cosa che non andava in me perché non mi sentii bene spiritualmente e all’improvviso notai che non mi ero tolto il cappello (cosa che facevo di solito) e capii che avevo disonorato Cristo, per cui chiesi subito perdono al Signore. Non è un motivo culturale o sociale o quant’altro quello per cui l’uomo non deve velarsi il capo quando prega o profetizza ma un motivo biblico perché l’uomo essendo immagine e gloria di Dio non deve velarsi il capo (cfr. 1 Cor. 11:7). Ma mettiamo il caso che nella comunità che tu frequenti un fratello si metta a pregare o profetizzare con un cappello sulla testa; tu pensi che passerebbe inosservato? Tu pensi che non ci sarebbe nessuno che gli direbbe: ‘Guarda fratello che non si addice ad un uomo pregare con il capo coperto perché così facendo disonora Cristo’? E’ una cosa che stona vedere un uomo pregare o profetizzare con il capo coperto, come è una cosa che stona vedere una donna pregare o profetizzare con il capo scoperto. Tutti e due disonorano qualcuno, la donna disonora l’uomo, e l’uomo invece Cristo.
Guarda, sorella, io ti assicuro che come un uomo se prega o profetizza con il capo coperto avverte di avere fatto qualcosa di non buono, così anche la donna avverte nel suo intimo di non fare una cosa giusta nel non velarsi il capo quando prega o profetizza e questo lo avverte maggiormente alla vista di una donna che a differenza di lei porta il velo. Se dunque tu ancora non ti metti il velo quando preghi ti esorto a mettertelo (puoi tenere il capo scoperto quando non preghi o non profetizzi); ti accorgerai di fare una cosa giusta nel cospetto di Dio e degli uomini. Io ti posso dire che sono contento nel vedere le sorelle con il capo coperto quando pregano o profetizzano e scontento invece quando vedo che non se lo vogliono mettere. Ovviamente, quello di mettersi il velo non è l’ordine più importante che una credente deve osservare ma è pur sempre un ordine.
Un’ultima cosa: io ho constatato che se oggi molte sorelle non vogliono mettersi il velo sul capo è a motivo di quel sentirsi ‘emancipate’ a differenza delle donne dell’antichità che invece erano una sorta di ‘schiave ignoranti’ che non avevano voluto o potuto emanciparsi. Dato infatti che la donna oggi ha raggiunto la ‘parità’ l’uomo non è più il capo della donna per cui questo segno di autorità non gli si addice più portarlo sul capo!! Ti assicuro però che per i santi angeli la donna non si è affatto emancipata perché il suo capo rimane ancora l’uomo. Quindi, alla radice di questo dissenso sul velo c’è uno spirito di contenzione che esiste in molte donne. Purtroppo, ancora oggi il serpente seduce la donna con la medesima astuzia che usò nel giardino dell’Eden per farle fare qualcosa che non piace a Dio. Quando sento delle sorelle che dicono: ‘Ma non c’è nessun male nel non velarsi il capo oggi!’, mi pare di sentire il serpente quando disse alla donna: ‘No, non morrete affatto’. Naturalmente il diavolo sa come fare passare un ordine di Dio per qualcosa di facoltativo o di sorpassato, questa è una sua specialità, e molti ci cadono in questa sua rete. Si dice che il diavolo è astuto; bene, ma come si manifesta questa sua astuzia? Ti faccio un esempio: il diavolo riesce a fare credere a tanti Evangelici che il parlare in lingue, le interpretazioni, i miracoli e le guarigioni che avvengono in seno al movimento pentecostale sono dal diavolo e non da Dio, e quindi sono tutte cose da evitare; e come lo fa? Facendo credere che con la morte degli apostoli cessarono tutte quelle manifestazioni! Eppure ci sono tante scritture nella Bibbia che attestano che sono da Dio. Sul velo è una cosa un pò simile; ad un certo punto della storia il velo ha cessato di essere un ordine per la donna. Il motivo? Sono cambiate le condizioni sociali e culturali!! Ma il motivo non regge dinnanzi alla Parola di Dio e perciò non convince. Tu dirai che del velo se ne parla solo ai Corinzi. E’ vero, ma se è per questo anche del chiamare gli anziani da parte del malato affinché si preghi per la sua guarigione c’è solo un passo in tutta la Bibbia, quello in Giacomo! Eppure lo si accetta come un ordine valido ancora oggi. E potrei citarti altri ordini menzionati solo una volta in tutta la Bibbia ma non per questo sorpassati.
Quindi, sorella, per concludere; io non giudico una cosa conveniente che una donna preghi o profetizzi con il capo scoperto; ho la medesima convinzione di Paolo. Le ragioni te le ho spiegate apertamente. Io ti invito ad andarti a leggere e rileggere attentamente quella parte del capitolo 11 della prima epistola ai Corinzi dove Paolo parla di questo ordine; prega il Signore e vedrai che lui ti farà capire la via da seguire. Capisco che il fatto che ti sia stato detto che il velo è facoltativo sia un intoppo per te; comunque credo che tu possa lo stesso essere persuasa dal Signore. Non pensare di trovare nei commentari e nei dizionari biblici una conferma all’ordine del velo per le donne; io ne ho letti tanti di questi libri e non ricordo di avere mai trovato qualcuno che diceva che ancora oggi questo ordine va osservato (non voglio escludere però che da qualche parte ci sia qualche commentario o dizionario che fa eccezione)!
4. Il velo è importante che le donne lo portino? Alcuni pastori affermano il contrario, addirittura dicono che il velo è un eresia.
Certo che è importante che le donne portino il velo quando pregano o profetizzano perché se non lo portano disonorano il loro capo che è l’uomo secondo che è scritto: “Ma ogni donna che prega o profetizza senz’avere il capo coperto da un velo, fa disonore al suo capo” (1 Cor. 11:5). Il velo è un segno dell’autorità da cui dipende la donna, e che essa deve portare a motivo degli angeli secondo che è scritto: “la donna deve, a motivo degli angeli, aver sul capo un segno dell’autorità da cui dipende” (1 Cor. 11:10). Chi dunque insegna e ordina che la donna deve coprirsi il capo con un velo quando prega o profetizza, non insegna affatto una eresia ma insegna qualcosa di sano, qualcosa di perfettamente in armonia con la Scrittura. Se poi a qualcuno piace essere contenzioso noi non abbiamo l’usanza di fare pregare o profetizzare le donne con il capo scoperto. Ma allora, se secondo alcuni non è importante che una donna porti il velo quando prega o profetizza, allora per loro non è importante neppure che un uomo preghi o profetizzi con il capo scoperto, in altre parole per costoro un uomo può pure pregare o profetizzare con il capo coperto!! Ma che dice la Scrittura? Che “ogni uomo che prega o profetizza a capo coperto, fa disonore al suo capo” che è Cristo (1 Cor. 11:4). Come puoi quindi vedere da te stesso, alla luce della Scrittura è importante che l’uomo non preghi con il capo coperto. Dunque, se è importante che l’uomo non preghi con il capo coperto, per forza di cose deve essere importante anche che la donna preghi con il capo coperto da un velo. Per cui si deve insegnare che mentre la donna deve coprirsi il capo quando prega o profetizza, l’uomo non deve farlo.
5. Pace! Mi trovo qui per chiederti una opinione sui Mennoniti. Ho fatto una piccola ricerca e a quanto pare sono dei Cristiani molto conservatori, che danno molta importanza alla modestia (sopratutto nel campo dell’abbigliamento). Ho anche scoperto che in America ci sono delle sorelle luterane che seguono con estrema fedeltà gli insegnamenti biblici sulla modestia. queste sorelle portano anche una specie di velo sul capo tutto il giorno. Ultimamente mi sono fermata a riflettere sul fatto che in ogni momento della giornata una donna può mettersi in preghiera e quindi deve indossare il velo, quindi perché non indossarlo tutto il giorno? Neanche a farlo apposta ho trovato queste sorelle che hanno confermato il mio modo di pensare. Ti ringrazio per l’attenzione e che Dio ti benedica grandemente.
Non ho niente contro l’indossare il velo da parte della donna tutto il giorno, tuttavia tale pratica non si può comandare perchè la Scrittura comanda ad una donna di velarsi il capo solo quando prega o profetizza. Naturalmente se la donna prega del continuo, è doveroso che ella tenga del continuo il suo capo coperto da un velo per non contravvenire all’ordine biblico.
Butindaro Giacinto, Domande e Risposte (Volume 1). Roma 2006. Pagine 471. Vedi l’indice del libro