1. Ho sentito parlare dei Bambini di Dio; chi sono?
I Bambini di Dio (adesso il loro nome ufficiale è ‘Famiglia dell’Amore’) sono una setta, fondata in America alla fine degli anni ‘60 da un certo David Berg (nato nel 1919 e morto alcuni anni fa), che si è diffusa in molte parti del mondo compresa l’Italia (i suoi seguaci si aggirerebbero attorno ai 20 mila). Vivono per lo più in maniera clandestina; difficilmente dicono a coloro che contattano di essere i Bambini di Dio; il recapito che danno è sempre una casella postale.
Quando parlano dicono di essere dei Cristiani, parlano di Gesù, del suo amore. Tuttavia essi insegnano parecchie eresie che sono disseminate negli scritti di David Berg, da loro considerato il mediatore necessario per la salvezza nel nostro secolo.
Nella Trinità Cristo coesiste con altri mediatori, fra cui un leader defunto dei Bambini di Dio chiamato Abner; l’inferno non è eterno, e David Berg è in contatto con numerose entità spiritiche, dallo spirito di Martin Lutero ad Abrahim il suo ‘spirito guida’ che sarebbe stato un re zingaro della Bulgaria.
Questa setta è tristemente conosciuta per lo più per la ‘pesca d’amore’ che compiono le loro adepte. In che cosa consiste? Nel mandare le loro donne, sposate e non, a pescare i ‘peccatori’ usando come esca la loro sensualità e la loro sessualità. In altre parole viene loro detto di atteggiarsi in una certa maniera, di vestirsi in un certo modo, e di buttarsi nelle braccia degli uomini a cui parlano di Gesù per conquistarli al Vangelo. Questo implica anche il rapporto sessuale con i pesci che essi intendono portare nella rete della setta. Non c’è limite in questa cosiddetta pesca amorosa. Tutto ciò è insegnato da David Berg nelle sue infami lettere; in una maniera così esplicita che si rimane meravigliati che ci possano essere persone che diano retta a simili diavolerie.
All’interno della setta un uomo può avere più donne; la fornicazione e l’adulterio sono giustificati, come anche l’incesto e i rapporti sessuali fra donne (solo l’omosessualità è proibita). Parecchi Bambini di Dio hanno contratto malattie veneree; diversi Stati li combattono.
Guardatevi da questa gente riprovata quanto alla fede; sono dei lupi travestiti da pecore. Annunciategli il ravvedimento e la fede in Cristo come unico mezzo di salvezza ed esortateli a fare frutti degni di ravvedimento.
2. (A proposito della stesura del mio libro contro il New Age). Come hai fatto a reperire tante notizie? Quanto è durata la tua ricerca?
Rispondo brevemente alle tue domande. Per reperire la maggior parte delle notizie che hai trovato nel libro, io e mio fratello abbiamo dovuto visitare diverse biblioteche qui a Roma, dove abbiamo potuto consultare molti libri. Il New Age, come d’altronde qualsiasi altro libro confutatorio che ho scritto fino a questo momento, ha la sua storia anche per ciò che concerne il come siamo riusciti ad avere tutte le notizie, i dati, e le dichiarazioni che ci servivano per il nostro lavoro. Ti posso dire, senza entrare nei dettagli, che Dio ha appianato le vie dinanzi a noi e che in maniera spesso sorprendente ci ha fatto trovare cose che pensavamo introvabili. Devo dirti che in questa opera di ricerca mio fratello Illuminato spesso ha fatto da ‘precursore’ perché era lui che prima trovava (dopo ricerche molto lunghe) i libri che mi servivano e poi io dietro la sua direzione andavo a consultarli nella biblioteca dove erano e spesso con la loro collocazione già scritta. Mio fratello dunque ha avuto un ruolo molto importante nella stesura del libro; anche per il fatto – fondamentale direi – che è lui che mi corregge le bozze. Quanto le nostre ricerche siano durate non posso dirtelo con precisione, ti posso dire solo che sono durate molto tempo.
Quello che mi ha impegnato di più nella stesura di questo libro contro il New Age è stato lo studio delle svariate dottrine e pratiche, soprattutto di queste ultime che si basano – come tu puoi ben vedere – su concetti dell’occultismo e della filosofia orientale. Ma d’altronde per smascherare il New Age ho dovuto farli questi studi, non piacevoli certamente e non edificanti ma alla fine utili per chi deve smascherare il New Age e difendere l’Evangelo della grazia. La parte piacevole invece nella stesura di questi tipi di libri è la confutazione; perché con essa facendo uso della sapienza divina datami da Dio e della sacra Scrittura riesco a demolire i ragionamenti e le altezze che si elevano contro la conoscenza di Dio. Dio mi ha assistito anche in questo; e per questo lo ringrazio del continuo. Del resto, sorella nel Signore, concludo dicendoti di continuare a credere nel Vangelo della grazia di Dio, a santificarti nel timore di Dio.
3. Caro fratello Giacinto, volevo sapere cosa ne pensi di William Branham e delle sue dottrine; qualche fratello mi ha fatto notare che da qualche parte hai scritto in difesa delle stesse. Confesso che io non ho visto personalmente questi tuoi presunti pezzi, nè conoscevo Branham prima di oggi, ma da quel poco che ho avuto modo di leggere la sua ortodossia non mi sembra così limpida. Che ne pensi?
In merito a William Branham ho scritto un libro confutatorio il che significa che ho confutato William Branham, ma è evidente che siccome le menzogne si possono confutare ma la verità no, io non ho potuto confutare le cose giuste che diceva Branham. E credo e sono convinto che non lo possa fare nessuno perchè la verità, a prescindere che sia detta dall’apostolo Paolo, Wojtyla o Branham, o Ellen G. White, o finanche da Joseph Smith, non si può confutare. Non ha forse detto Paolo che “noi non possiamo nulla contro la verità, quel che possiamo è per la verità” (2 Cor. 13:8)?
Ti faccio un esempio: Se tu senti dire a Wojtyla che Dio è amore o che l’omosessualità è un peccato, o che gli omosessuali non hanno il diritto di contrarre un matrimonio, puoi confutarlo? Io non posso. Anzi devo difendere queste sue affermazioni perché giuste. Nel momento però che egli si mette a dire che Maria è resuscitata ed è stata assunta in cielo anima e corpo, è nata senza peccato ecc., allora si può e si deve confutare. La stessa cosa vale per Branham, egli ha detto ANCHE delle cose giuste e queste le ho fatte notare. Per esempio lui era contro le donne che predicavano, era contro l’abbigliamento sconveniente della donna, per citare solo due cose; che mi mettevo a fare? a confutare anche quelle cose dette da Branham quando sono in armonia con la Parola di Dio? Quindi io non ho difeso le dottrine di Branham, ma le ho confutate e con ogni franchezza, leggiti tutto il mio libro e lo vedrai (ho confutato la sua dottrina contro la Trinità, la sua dottrina sul battesimo con lo Spirito Santo, la sua dottrina sulle tre Bibbie, la sua dottrina sul seme del serpente, la sua dottrina sulle sette epoche della chiesa, dove lui fa capire di essere il messaggero degli ultimi giorni, e poi stabilisce l’anno del ritorno di Cristo, ecc.), ed ho messo in guardia i fratelli dalle sue false dottrine. Solo che quando lui ha affermato una cosa giusta io non ho potuto confutarlo, tutto qui, ma ho detto che disse una cosa giusta. Significa forse questo difendere le dottrine di Branham?
Ma ecco una parte del mio libro dove difendo certe cose dette da Branham ma nello stesso tempo metto severamente in guardia dalle sue eresie e menzogne: ‘Molte cose dette da Branham, alla luce della Scrittura, non stanno affatto così come dice lui, per cui vanno senza indugio rigettate. Devo però anche dire che ci sono cose dette da Branham che sono scritturali e perciò inconfutabili; anzi dirò di più, Branham ha detto cose che oggi tanti predicatori pentecostali, e non pentecostali, non dicono per svariate ragioni (che vanno dalla paura di perdere denaro e consensi a quella di apparire dei ‘fanatici legalisti’). Per esempio Branham parlava spesso contro il permettere alla donna di predicare e di insegnare facendo presente che ciò non è scritto da nessuna parte nella Bibbia. Egli parlava contro la mondanità che già ai suoi tempi dilagava in molte chiese, come per esempio contro il truccarsi della donna, il mettersi vesti succinte e provocanti e il tagliarsi i capelli come gli uomini, divertimenti di svariato genere, ecc.; tutte cose queste che oggi quasi nessuno, neppure tra i pentecostali trinitari riprova. Anche su altri argomenti, egli ha detto delle cose giuste (per esempio, egli credeva e diceva che Dio parla ancora per via di sogni e di visioni, e che egli fa ancora miracoli e guarigioni, cose che in certi ambienti pentecostali si sentono raramente); ma ripeto, ha detto anche tante cose false. Per riassumere, si può dire che c’è una parte delle sue parole sana, ma un’altra marcia che costituisce un cancro e che va rigettata. I suoi seguaci vorrebbero invece che noi accettassimo tutto quello che lui ha detto; essi dicono che se Dio fu con lui nel campo delle visioni tanto che nessuna cadde a terra (cosa questa che non si può affatto condividere perché anche nel campo delle rivelazioni Branham si è inventato parecchie cose che si sono rivelate delle imposture), per certo fu con lui anche quando insegnava per cui anche i suoi insegnamenti sono verità. No, non è affatto così e chi legge i suoi scritti si può rendere conto personalmente di come Branham talvolta quando parlava su qualche argomento insegnava delle cose false, e le insegnava talvolta facendo dei ragionamenti così complicati da risultare incomprensibili e cercando di dimostrarle invano con le Scritture. Talvolta Branham quando parla crea una tale confusione che non si capisce proprio cosa stia dicendo. I suoi seguaci per convincere gli altri che di Branham occorre accettare tutto quello che ha detto, prendono anche i miracoli e le guarigioni da lui compiuti nel nome di Gesù. Ora, le opere di Dio sono verità e noi non possiamo fare nulla contro la verità, per cui è follia cercare di confutare un miracolo o una guarigione compiuta da Branham nel nome di Gesù. Noi riconosciamo che quest’uomo compì delle opere potenti nel nome di Gesù; non abbiamo nessuna difficoltà a riconoscerlo. Ma da qui a dire che siamo per questo chiamati ad accettare tutto quello che ha detto ce ne passa tantissimo. Noi piuttosto rigettiamo e confutiamo le falsità da lui insegnate. I segni e i prodigi che un uomo di Dio compie possono essere i più grandi e i più spettacolari; egli può persino fare scendere il fuoco dal cielo nel nome di Gesù, egli può anche dividere un mare o un fiume nel nome di Gesù, può risuscitare persino una persona morta da un mese, può camminare sull’acqua e sul fuoco, e può anche volare; ma se egli in mezzo alle sue parole ci mette qualcosa di suo che non corrisponde a verità, questo qualcosa va rigettato senza esitazione per non rimanere sedotti. I credenti di Berea quando Paolo annunciò loro il Vangelo, non accettarono quello che Paolo insegnava loro perché Paolo aveva ricevuto da Dio dei ministeri e dei doni dello Spirito Santo, il che era manifesto, come è manifesta la luce in mezzo alle tenebre, ma perché esaminando tutti i giorni le Scritture per vedere se le cose stavano così furono persuasi dalle Scritture che in realtà Paolo diceva loro il vero (cfr. Atti 17:11). Questo è il comportamento giusto da tenere. Ma nel momento in cui qualcuno comincia a dire: voi dovete credere a tutto quello che Tizio dice perché Dio è con lui e compie tramite lui miracoli e guarigioni, allora occorre stare molto attenti perché ciò può portare ad accettare eresie, questo naturalmente nel caso Tizio insegna anche eresie. Se invece egli non le insegna, allora chi lo ascolta non rimarrà sedotto. Nel caso specifico di Branham chi accetta tutto quello che ha detto si svia dalla verità che è in Cristo Gesù. Comunque sia, è sbagliato dire che si è tenuti ad accettare tutti gli insegnamenti di un ministro del Vangelo solo perché costui compie segni e prodigi. Siate prudenti fratelli. Ovviamente, questo nostro discorso implicitamente fa capire che uno può fare segni e prodigi nel nome di Gesù Cristo, e può avere anche delle visioni da Dio che poi si adempiono, o delle rivelazioni sul presente o sul passato delle persone che risultano vere, e nello stesso tempo insegnare o magari in futuro mettersi a insegnare delle false dottrine a riguardo di qualche cosa. Balaam non aveva forse avuto delle visioni da Dio e poi si mise ad insegnare ai figli di Israele a fornicare e a mangiare cose sacrificate agli idoli (cfr. Ap. 2:14)? E che dire allora dell’apostolo Pietro che aveva ricevuto i doni di guarigioni ed aveva avuto delle visioni e delle rivelazioni, ma che ad Antiochia si mise a costringere i Gentili a giudaizzare, il che significa che si mise a insegnare che si viene giustificati non per fede ma per le opere della legge, per la quale cosa Paolo dice ai Galati che egli era da condannare e per la quale cosa Paolo ammonì Pietro davanti a tutti (nel caso di Pietro egli non perseverò nel costringere i Gentili a giudaizzare)? Ma ditemi un po’: ‘Che cosa avrebbe dovuto fare Paolo davanti a questo comportamento dell’apostolo Pietro che era considerato una delle colonne della Chiesa? Che cosa doveva fare davanti all’atteggiamento di Pietro? Dire: ‘Dato che Dio ha chiamato Pietro ad essere apostolo, e conferma la parola del suo servo Pietro con segni e prodigi, e lui ha avuto anche delle visioni veraci, per certo se costringe i Gentili a giudaizzare egli avrà delle buone ragioni per farlo, per certo Dio gli ha ordinato di fare così?’ No, fratelli, Paolo non si lasciò trarre in inganno dalla stima che godeva Pietro nelle Chiese di allora; Paolo non si lasciò trarre in inganno dal fatto che Dio compiva tramite Pietro segni e prodigi, ma con l’autorità datagli da Dio (dallo stesso Dio che aveva costituito Pietro apostolo) lo ammonì davanti a tutti. Per certo, se Paolo avesse ragionato in un’altra maniera non avrebbe agito in quella maniera; ma siccome che lui era saggio, quando vide che Pietro e coloro che erano con lui “non procedevano con dirittura rispetto alla verità del Vangelo” (Gal. 2:14), allora lo ammonì. Ecco il comportamento saggio, ecco il comportamento da tenere nei confronti di un ministro del Vangelo (quand’anche fosse potente in parole e in opere) quando egli si mette a insegnare cose false, cose contrarie alla sana dottrina o un altro Vangelo. Non si deve andargli dietro come delle pecore senza discernimento, quasi che fosse Dio in terra per cui qualsiasi cosa egli faccia o dica la si deve accettare, ma si deve accettare il suo comportamento o il suo insegnamento solo se è corretto rispetto alla verità del Vangelo. Se invece esso è contrario alla verità del Vangelo, allora va rigettato, e il ministro ammonito. Ma veniamo al giorno di oggi; non ci sono forse dei preti e dei vescovi della chiesa cattolica romana che pregano sugli ammalati o sgridano i demoni nel nome di Gesù, ma nello stesso tempo insegnano le eresie della chiesa cattolica romana? Che faremo allora quando sentiamo che un prete fa guarigioni nel nome di Gesù? Gli andiamo dietro perché sicuramente tutto quello che dice è verità? Così non sia. I segni e i prodigi che uno compie nel nome di Gesù non stanno sempre a dimostrare che chi li compie è approvato da Dio tanto è vero che Gesù un giorno disse: “Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno de’ cieli, ma chi fa la volontà del Padre mio che è ne’ cieli. Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiam noi profetizzato in nome tuo, e in nome tuo cacciato demonî, e fatte in nome tuo molte opere potenti? E allora dichiarerò loro: Io non vi conobbi mai; dipartitevi da me, voi tutti operatori d’iniquità” (Matt. 7:21-23). Ci sono tanti che predicano Cristo e che pregano sugli ammalati in mezzo alle Chiese, la cui vita però è disordinata e piena di opere inique ed insegnano anche cose strane. Essi annunciano sì Gesù Cristo, ma per motivi interessati, guariscono sì gli ammalati nel nome di Gesù ma non si santificano e insegnano dottrine strane. Che faremo? Ci metteremo al loro seguito credendo alle loro eresie perché guariscono gli ammalati nel nome di Gesù? Così non sia. Che si deve fare allora? Tenerli d’occhio e ritirarci da loro perché essi non servono Cristo ma il loro ventre. Ecco quello che si deve fare. Dunque fratelli, attenzione al discorso dei Branhamiti perché è falso e si propone di farvi cadere in una trappola del nemico’ (pag. 60-61). Non è abbastanza chiaro ed evidente che io sono contro le falsità dette da Branham? Non è chiara la mia posizione?
E guarda che la stessa cosa ho fatto anche negli altri miei libri confutatori contro la Chiesa Cattolica Romana, contro gli Avventisti, e contro i Pentecostali Unitariani (i ‘Gesù solo’), anche in questi libri ho detto che ci sono certi insegnamenti di queste sètte che sono giusti. Ma non per questo io condivido o difendo le loro eresie, assolutamente no, e difatti io confuto sia i Cattolici Romani, che gli Avventisti che i Pentecostali Unitariani, e metto in guardia i fratelli dalle loro false dottrine.
Tu dici l’ortodossia di Branham non era così limpida, io ti dico esplicitamente che Branham insegnò parecchie eresie da cui occorre guardarsi e che bisogna confutare, e occorre guardarsi da tutti coloro che lo ascoltano.
Ti mando qui di seguito la corrispondenza che ho avuto con un seguace di Branham che vive in Italia; capirai così come mi considerano i Branhamiti e come considerano il mio libro confutatorio.
Lettera di Guagliardo Mariano del 1 Giugno 2000, oggetto ‘falsa testimonianza’
Caro fratello Giacinto, ho letto nel vostro sito come avete incluso Branham tra coloro che hanno stabilito delle date circa la Venuta del Signore. Ciò che avete scritto su Branham è COMPLETAMENTE errato. Siete male informati dei fatti, o li avete tergiversati di proposito. Sarebbe meglio se correggeste tali affermazioni, poiché altrimenti vi troverete a rispondere davanti al Tribunale di Cristo di FALSA TESTIMONIANZA. Guagliardo Mariano
Io rispondo che sono perfettamente sicuro di quello che dico, e se lui vuole gli posso mandare le fotocopie delle pagine del libro dove Branham dice quando tornerà il Signore.
Lettera di Guagliardo Mariano del 3 Giugno 2000
Bene, caro Giacinto, mandami pure le fotocopie tratte dal libro di Branham, dove egli fissa la data del ritorno del Signore. Mandale a questo indirizzo …. Sono curioso di vedere questa data fissata da Branham! In attesa, porgo cordiali saluti.
Gli mando le fotocopie di alcune pagine del libro ‘Le Sette Epoche della Chiesa’ dove Branham dice quando tornerà il Signore.
Lettera di Guagliardo Mariano dell’8 Giugno 2000
Caro Giacinto, ho ricevuto le fotocopie riguardo le affermazioni di Branham. Anch’io avrei delle sue affermazioni che mi piacerebbe mandarti, però sono in Inglese! Tu conosci bene l’inglese? Se non lo conosci, te li tradurrò io in italiano. Fammi sapere. In attesa, porgo cordiali saluti. Mariano
Gli rispondo che non ci sono problemi e che me le può mandare; le ricevo e leggo molti passaggi di sermoni di Branham dove lui dice che quanto a quel giorno e a quell’ora nessuno li sa. Al che mando questa lettera a Guagliardo Mariano
Mia lettera a Guagliardo Mariano del 12 Giugno 2000
Mariano, ho ricevuto le fotocopie che mi hai mandato. Ma io lo sapevo che Branham in alcuni suoi sermoni aveva detto che quanto a quel giorno e a quell’ora nessuno li sa. Non è che non lo sapevo. Il fatto è però che nel suo libro sulle Sette Epoche della Chiesa è altresì chiaro che la venuta del Signore sarebbe accaduta nel 1977 o comunque entro quella data. Mi meraviglio di quanto tu dici nella lettera di accompagnamento, perché questo significa che tu rifiuti di credere a Branham mentre io ci ho creduto (nel senso che ho creduto che lui predisse la venuta del Signore per il 1977). Il tuo discorso non regge minimamente quando dici che le mie citazioni dalle Sette Epoche non parlano affatto della venuta del Signore, e questo perché Branham ha detto che la settima epoca della Chiesa ‘terminerà intorno al 1977’: ma dimmi un pò: ‘Che significa che terminerà?’ Non significa forse che la Chiesa sarebbe stata presa dal Signore quando sarebbe apparso in quell’anno? Certo, perché lui poco dopo, ben sapendo che qualcuno avrebbe potuto fargli presente che Gesù ha detto che quanto a quella data nessuno lo sa, dice: ‘Gesù NON ha detto che nessuno poteva conoscere l’anno, il mese, o la settimana in cui avrebbe luogo il Suo ritorno‘ (pag. 434). Ma non lo vedi Mariano come è chiaro? Branham non ha stabilito il giorno come hanno fatto altri prima e dopo di lui, si sarebbe ben guardato dal fare ciò, MA L’ANNO. Quindi la cosa è un pò differente, lui non ha stabilito il giorno o l’ora del ritorno del Signore ma l’anno. E qui che sta l’astuzia, la malafede di Branham. Perché lui in questa maniera si è messo al riparo da eventuali critiche. Comunque facendo così non ha potuto ugualmente sottrarsi alla giusta critica perché lui ha comunque stabilito il tempo del ritorno del Signore. Non fare finta di non capire o di non vedere Mariano. Io ti posso capire da un lato, tu hai accettato Branham come il profeta di Dio per la sua Chiesa per quest’ultima epoca; ma che tu mi dica che io non conosco quello che insegnava Branham è arbitrario, non ti capisco veramente. Guarda che di cose dette e scritte da Branham ne ho lette parecchie, ma veramente tante. Ripeto, Branham ha stabilito l’anno e non il giorno o l’ora, perché secondo lui l’anno o il mese o la settimana qualcuno (e chi se non lui che era il profeta di Dio?) lo poteva sapere ma il giorno e l’ora no!!!!!! Stai molto attento al linguaggio di Branham. Ma se la settima visione si doveva adempiere entro il 1977 (e questa visione prediceva la distruzione dell’America) non è logico che lui collochi la venuta del Signore (qui però lui si riferiva al rapimento della Chiesa) per quell’anno? Per me sì. Guarda, se io faccio leggere questa parte del libro di Branham a chiunque che abbia un minimo di conoscenza della grammatica italiana e della lingua italiana egli capirà che Branham predisse la venuta del Signore per il 1977. Tu a mio parere fai finta di non vedere quello che vedo io; ma può essere pure che in realtà non lo vedi ancora. Ma io non ti condanno, io ti dico solo di leggere attentamente le parole di Branham attorno al 1977 perché le cose stanno così come ti dico io. E’ strano che tu dica che la fine di tutti i sistemi di questo mondo non ha nulla a che fare con la fine di questo mondo e con la venuta del Signore, MOLTO STRANO. Come mai allora l’apostolo Pietro diceva che “la fine di ogni cosa è vicina” (1 Pietro 4:7) e Giacomo diceva invece che “la venuta del Signore è vicina” (Giacomo 5:8)?!! Non è forse perché la fine del presente secolo avrebbe coinciso con la venuta del Signore dal cielo? Ma ammesso che sia così come dici tu, ma allora tu dici che entro o per il 1977 tutti i sistemi di questo mondo sono terminati? Spiegami allora cosa sono questi sistemi del mondo. Perché non mi ammaestri a riguardo? A me pare però che qualunque sia la spiegazione che tu darai devi fare i conti con queste parole di Branham: ‘Questa epoca terminerà con una terribile scossa che Dio provocherà a danno di tutti coloro che si sono allontanati dalla Verità per avere relazione con l vecchia prostituta. I sistemi di questo mondo non solo crolleranno, ma tutta la terra verrà scossa e rinnovata per il Regno Milleniale‘ (Sette epoche della Chiesa, pag. 431). Non è chiaro che nel 1977 quando tutti i sistemi di questo mondo sarebbero crollati la terra sarebbe stata scossa e rinnovata? Come mai allora noi non abbiamo visto tutto ciò? Branham dice a riguardo della settima visione che ci fu una grande esplosione in America, ma dove è stata questa esplosione entro il 1977? Ma allora, la settima epoca della Chiesa doveva o non doveva finire nel 1977 come disse Branham? Ma si può sapere in che periodo ci troviamo secondo te? Siamo ancora o non siamo più nella settima epoca della Chiesa? Ma che cosa è finito nel 1977?
Ribadisco con forza dunque che Branham ha stabilito L’ANNO del ritorno del Signore, non il giorno o l’ora ATTENZIONE, ma un altro periodo di tempo cioè l’anno, sempre però di una data si tratta; su questo non ho il minimo dubbio, ripeto neppure il minimo. E’ vero che lui faceva differenza tra il rapimento della Chiesa e poi il ritorno del Signore alla fine della grande tribolazione, per cui anche se nel 1977 sarebbe stata rapita la Chiesa il millennio sarebbe iniziato solo alcuni anni dopo (dopo tre anni mezzo, quindi nel 1980 circa, cioè dopo la grande tribolazione), ma sempre una data sul rapimento della Chiesa (la prima fase del ritorno del Signore, in base alla sua dottrina) lui stabilì.
Può essere pure che Branham avvedutosi dell’errore da lui fatto, abbia poi cercato di correggersi (ma dubito perché anche le sue parole che mi hai mandato non correggono o annullano affatto la data del 1977 come anno del rapimento della Chiesa), ma rimane il fatto incontrovertibile che quella data l’ha fatta. Non me la sono inventata io. Nelle dichiarazioni da te mandatami, è vero che lui dice che nessuno sa il giorno e l’ora, ma non ha detto che nessuno sapeva l’anno. E’ un gioco di parole molto importante questo che fa Branham, perché altrimenti non si spiegherebbe come ha fatto a stabilire il 1977 come il termine della settima epoca della Chiesa.
E poi, c’è questo fatto che lui ripete spesso, cioè lui dice che ‘predice’ ma non dice che la cosa avverrà; o lui ‘predice’ ma non ‘profetizza’. Ma dimmi un pò Mariano; ma quando i profeti facevano una predizione o predicevamo qualche cosa, che dicevano: ‘Io predico solo ma non so se la cosa avverrà o se avverrà proprio in quel tempo che dico?’ Ma non ti sembra strano questo parlare? Ma dove trovi simili espressioni nei profeti di Dio nell’antico Testamento o nel Nuovo? Quando del profeta Agabo è detto che per lo Spirito predisse che ci sarebbe stata una grande carestia non è forse vero che essa ci fu (cfr. Atti 28)? Adesso invece si deve leggere che un profeta di Dio ha predetto ma non profetizzato o comunque ha predetto qualche cosa su cui poteva pure sbagliarsi perché questo mi pare il senso delle parole di Branham!!! ‘I could be wrong. I’m predicting‘ dice Branham (Jeffersonville 11/12/1960; The Laodicean Church Age). Ma che sorta di parlare è questo? Il parlare di un profeta di Dio? A me non pare proprio. Immaginati Gesù dire ai suoi discepoli: ‘Io sto facendo solo una predizione, potrei però sbagliarmi!’ Tu mi dirai: ‘Ma Branham non è Gesù!!’ Va bene, ma è pur sempre secondo te l’ultimo messaggero mandato da Gesù Cristo; o mi sbaglio? Quindi nel parlare gli dovrebbe assomigliare. Dov’è l’autorità del profeta nel parlare di Branham quando dice ‘io predico ma non profetizzo’? Non esiste, e non può esistere perché un tale parlare è CONTRADDITTORIO a dire poco. Simili espressioni sono antibibliche per ciò che concerne le predizioni di eventi futuri. Lui avrebbe potuto dire, ‘secondo me…..’, ma comunque anche in questo caso avrebbe sbagliato perché la data sarebbe rimasta. No, invece lui predisse ma si poteva sbagliare. Ma allora se io ti dicessi: ‘Mariano, guarda io ti predico che tu entro quest’anno morirai, però guarda che mi potrei sbagliare’!! Tu come la capiresti questa mia frase? Ti dico io invece quello che fece Branham: ‘Branham si sbagliò perché fece una predizione che si fondava su delle sue supposizioni; se avesse fatto una VERA PREDIZIONE da parte di Dio non si sarebbe di certo sbagliato‘ Mi vuoi dare torto anche in questo? Lo puoi fare, però sarebbe del tutto inutile Mariano questo tuo atteggiamento.
Io credo che l’onestà deve essere sempre presente in chi dice di essere un discepolo di Cristo; non può esserlo solo in certe occasioni. Tuttavia non è che Branham ha detto una cosa errata solo a riguardo della data del ritorno del Signore, io infatti ne ho confutate altre di sue asserzioni.
Tu dici che io (ma naturalmente il tuo discorso si estende a tutti quelli che conoscono le Scritture ma non accettano tutto il messaggio di Branham) non ho riconosciuto il messaggio di Branham perché la mia mente è in qualche modo offuscata; innanzi tutto ti devo correggere perché non è vero che io rigetto TUTTO quello che ha insegnato e predicato Branham, se tu leggi il mio libro sui Branhamiti io ho detto più volte di condividere certe affermazioni di Branham; è vero però che rigetto tante cose dette da Branham, ma non perché la mia mente è offuscata ma proprio per il motivo opposto, cioè perché è stata illuminata da Dio. Io ringrazio Dio del continuo per avermi aperto la mente per farmi intendere le Scritture. Io ho esaminato quello che dice Branham alla luce delle Scritture, e ho dovuto rigettare ciò che di falso ha detto perché è lievito, non è in armonia con la Parola di Dio. Perché dovrei accettare che Dio ha fatto scrivere tre Bibbie? Perché l’ha detto Branham? Perché dovrei accettare che Gesù è anche il Padre? Perché l’ha detto Branham? Perché dovrei accettare che oltre alla morte ci sono altre ragioni (tra cui persino quella se la donna si taglia i capelli!!!) per cui l’uomo può risposarsi? Perché l’ha detto Branham? Perché devo accettare che Eva ebbe una relazione carnale con il serpente da cui nacque Caino? Perché lo ha detto Branham? No, mi rifiuto di accettare queste eresie perchè tali sono alla luce delle sacre Scritture; anche se furono dette da un uomo che riconosco fece tante guarigioni nel nome di Gesù Cristo.
Mariano ti ho parlato apertamente, non ho nulla personalmente contro di te ed è solo l’amore per la verità che mi spinge a scriverti. Io spero tanto che tu un giorno comprenda; lo spero tanto. Il mio desiderio è che tu segua in tutto e per tutto Gesù Cristo, abbandonando tutte quelle dottrine false che insegnò William Branham. Cordiali saluti. Butindaro Giacinto
Lettera di risposta di Guagliardo Mariano del 12 Giugno
Caro Giacinto, ho letto la tua lunga lettera in risposta a quello che ti ho mandato su Branham. Vedo che sei proprio convinto di quello che dici. Ed io, sai cosa ti dico? ‘Rimani nella tua convinzione’. Se per te Branham è quello che è, io di certo non posso farti cambiare idea. Se ciò che vedi è giusto, bene, meglio per te. Se è sbagliato, bene, tu ne porterai la pena, non io. Cordiali saluti. Mariano
Altra lettera ricevuta da Guagliardo Mariano, però senza nessuna mia sollecitazione, il 30 settembre 2000 con oggetto ‘ad un cieco religioso del ventesimo secolo’.
‘Ma se il nostro (di Paolo, di Branham, e di tutti gli eletti) vangelo è ancora velato, esso lo è per quelli che periscono, poiché il dio di questo secolo ha accecato le menti di quelli che non credono (come Giaginto Butindaro, ad esempio), affinchè non risplenda loro la luce dell’evangelo della gloria di Cristo’. II Cor. 4:3
“Chiunque parla contro il Figlio dell’uomo, sarà perdonato; ma chi parla contro lo Spirito Santo, non gli sarà perdonato, né in questa età né in quella futura” Mat. 12:32
E tu, caro Butindaro, senza neanche accorgerti, come fecere i tuoi avi scribi e farisei contro il Signore quando venne nel Suo proprio corpo di carne, stai parlando contro lo Spirito Santo che nel secolo scorso ha operato tramite quell’umile uomo chiamato William Branham. Un giorno, fra non molto, avrai anche tu questa amara sorpresa; quando il Signore che tu dici di credere, ti dirà: ‘Io non ti ho mai conosciuto”. Butindaro, non ti invidio, ma ti commisero! Poveretto!
G. Mariano
Ecco dunque fratello, come mi ha giudicato un seguace di William Branham. Giudica ora tu da persona intelligente che sei, se io difenda le dottrine di Branham come qualche credente ti ha detto. Una cosa è certa, questo seguace di Branham che ha letto il mio libro su Branham non è affatto di questa opinione. Evidentemente lui ha capito che mi sono scagliato contro le strane dottrine di Branham mentre questi fratelli che ti hanno scritto hanno capito il contrario, e ti confesso che si rimane meravigliati nel sentire dire una cosa del genere a dei fratelli. Certo è però che se questi fratelli permettono alla donna di insegnare, dicono che può vestirsi come le pare e piace tanto Dio guarda al cuore, che Dio non parla più per via di sogni e visioni, allora non mi meraviglio affatto che mi abbiano criticato dicendo che io difendo le dottrine di Branham. Se questo fosse il caso, su questi punti essi stessi sono da confutare.
Concludo salutandoti. Stai saldo nella fede. La grazia del nostro Signore Gesù Cristo sia con te.
4. ‘Caro Giacinto, stavo cercando qualcuno che sapesse dirmi di più su questo Paul C. Jong, di cui diffidavo già in partenza (anche la troppa magnanimità è sospetta…). Ho già sentito da altre parti commenti non benevoli su di lui, ma non ho avuto modo di approfondire; sai dirmi in cosa consiste la sua eresia, o la sua difformità dalla Scrittura?
Queste domande mi sono arrivate da parte di un fratello in risposta ad una mia lettera che è la seguente: ‘Fratelli che siete iscritti a questa mailing list, in merito alla segnalazione del sito di questo Paul C. Jong, vi esorto a stare molto attenti perchè tempo fa sono andato al suo sito ed ho letto alcune domande e risposte e vi posso dire che ci sono alcune cose che non sono affatto in armonia con l’insegnamento della Scrittura perchè l’annullano. In altre parole nei suoi insegnamenti c’è del lievito malvagio da cui occorre guardarsi per il bene della propria anima. Non sto qui a enumerarvele queste sue falsità, comunque vi ripeto di stare molto attenti. Chi ha orecchi da udire oda. State sani nella fede e non lasciatevi sedurre da vani ragionamenti’
Non conosco molto della vita di questo Paul C. Jong; è coreano ed ha fondato la New Life Mission (la cui sede principale è a Seul, Corea) che è una organizzazione non denominazionale nel 1991, e distribuisce gratuitamente i suoi libri e da quello che dice ne hanno distribuiti finora centinaia di migliaia. [1]
Leggendo i suoi scritti presenti sul sito della New Life Mission (http://www.bjnewlife.org) ho trovato le seguenti falsità. Tutte le citazioni di Paul Jong sono tratte dal sito appena menzionato
La prima, che poi è quella che lui ripete un pò dovunque, è quella che Gesù Cristo quando Giovanni Battista lo battezzò nelle acque del Giordano prese su di sè tutti i peccati di tutti gli uomini da Adamo a tutti gli uomini che verranno fino alla fine del mondo. Lui sostiene questo facendo presente che come sotto la legge il sommo sacerdote doveva imporre le mani sulla testa del capro vivo e confessare sopra di esso tutti i peccati degli Israeliti e in questa maniera tutti quei peccati venivano posti sul capo di quel capro che poi veniva mandato nel deserto (cfr. Lev. 16:20-21), così Giovanni Battista che era un discendente di Aaronne, perchè suo padre Zaccaria era della muta di Abjia, discendente di Aaronne (cfr. 1 Cron. 24:10), aveva il diritto di diventare il Sommo Sacerdote anzi egli fu l’ultimo Sommo Sacerdote e l’ultimo rappresentante dell’umanità che Dio promise e mandò, e, secondo Jong, Gesù fece capire questo quando disse che tra i nati di donna non è sorto alcuno maggiore di Giovanni Battista (cfr. Matt.11:11), e come sommo sacerdote che fece Giovanni Battista? Quando Gesù venne a lui al Giordano per farsi battezzare da lui, gli impose le mani, a lui che era l’Agnello di Dio senza macchia e difetto, e gli trasferì sulla testa tutti i peccati del mondo!!! Quindi quando Gesù disse che essi dovevano in questa maniera adempiere ogni giustizia (cfr. Matt. 3:15), significa che era questa la maniera in cui Gesù doveva liberare i peccatori dai loro peccati cioè mediante l’imposizione delle mani di Giovanni Battista. Ecco le sue parole in inglese: ‘It means that Jesus saved all sinners from their sins in the absolutely just and fair way. To deliver all sinners from their sins in the absolutely just and fair way, Jesus had to take away all their sins through ‘the laying on of hands’ according to the covenant, which God made in the Old Testament’ ossia ‘Ciò significa che Gesù ha salvato tutti i peccatori dai loro peccati nella maniera assolutamente giusta e leale. Per liberare tutti i peccatori dai loro peccati nella maniera assolutamente giusta e leale, Gesù doveva togliere tutti i loro peccati per mezzo ‘dell’imposizione delle mani’ secondo il patto che Dio fece sotto l’Antico Testamento’.
Sulla croce poi Gesù compì un altra parte della sua opera, ossia sulla croce furono giudicati i peccati degli uomini di cui lui era stato caricato da Giovanni Battista al Giordano, quindi, per Jong, Gesù cancellò i peccati del mondo con il suo battesimo e il suo sangue sulla croce: ‘Egli cancellò tutto il peccato del mondo assolutamente per mezzo del Suo battesimo e del Suo sangue sulla Croce’. (He blotted out all the sin of the world absolutely with His baptism and His blood on the Cross). L’atto di giustizia di cui parla Paolo da Tarso ai Romani quindi, tramite cui l’uomo viene dichiarato giusto da Dio (cfr. Rom. 5:18), comprende sia il battesimo di Gesù nel Giordano che la sua morte sulla croce. Per essere perdonati da tutti i peccati è dunque INDISPENSABILE credere tutte le due cose; cosa questa che purtroppo molti Cristiani non fanno perchè accettano solo che Gesù espiò i nostri peccati con il suo sangue sulla croce!!! E così Paul Jong ci viene a dire che per essere salvati è indispensabile credere che Gesù al Giordano tramite l’imposizione delle mani di Giovanni Battista (lui dice che Giovanni Battista gli ministrò il battesimo tramite l’imposizione delle mani, e di questa cosa si può vedere un disegno anche sul suo sito) prese su di sè e cancellò i nostri peccati!! In altre parole, per Jong, per ottenere la remissione dei peccati bisogna credere nel battesimo di Gesù e nella sua morte, ascoltalo: ‘Whoever believes His baptism and His death on the Cross can be forgiven for all his sin… ’ ossia: ‘Chiunque crede nel Suo Battesimo e nella sua morte sulla Croce può essere perdonato di tutti i suoi peccati…’ , e quindi non si può essere salvati e non si può avere lo Spirito Santo dimorante in noi se non si crede anche che Gesù con il suo battesimo prese su di sè tutti i peccati e li cancellò!!! In un suo scritto Jong dice: ‘Having misunderstood the true meaning of the baptism that Jesus has received by John Baptist, we should not believe that we could be saved even though we do not believe in His baptism and its significance’. ossia. ‘Avendo interpretato male il vero significato del battesimo che Gesù ha ricevuto da Giovanni Battista, noi non dobbiamo credere che potremmo essere salvati anche se non crediamo nel Suo battesimo e nel suo significato’. Quello che è necessario per nascere di nuovo, dice Paul Jong, è la fede nel battesimo d’acqua di Gesù e nella Croce. Questo è il Vangelo d’acqua e di Spirito predicato da questo Jong anche nella rete!!!
Ora, passiamo a confutare queste sue asserzioni. E’ vero che nel rituale del giorno dell’espiazione il sommo sacerdote doveva porre le sue mani sopra la testa del capro vivo destinato ad Azazel e confessare i peccati degli Israeliti sopra di esso che poi veniva mandato nel deserto, infatti è scritto: “farà accostare il capro vivo. Aaronne poserà ambedue le mani sul capo del capro vivo, confesserà sopra esso tutte le iniquità dei figliuoli d’Israele, tutte le loro trasgressioni, tutti i loro peccati, e li metterà sulla testa del capro; poi, per mano di un uomo incaricato di questo, lo manderà via nel deserto. E quel capro porterà su di sé tutte le loro iniquità in terra solitaria, e sarà lasciato andare nel deserto” (Lev. 16:20-22), e che questo atto prefigurava il fatto che un giorno l’Agnello di Dio si sarebbe caricato di tutte le nostre iniquità, ma è altresì vero che in quello stesso giorno sull’altro capro che doveva essere offerto per l’espiazione dei peccati del popolo (erano due infatti i capri per il sacrificio del peccato da offrire in quel giorno dal sommo sacerdote per il popolo) il sommo sacerdote non doveva nè porre ambedue le sue mani e neppure fare nessuna confessione di peccati. E’ scritto infatti solo questo: “Poi scannerà il capro del sacrifizio per il peccato, che è per il popolo, e ne porterà il sangue di là dal velo; e farà di questo sangue quello che ha fatto del sangue del giovenco: ne farà l’aspersione sul propiziatorio e davanti al propiziatorio” (Lev. 16:15). Per cui l’atto dell’imposizione di ambedue le mani e della confessione dei peccati erano da farsi solo sopra quel capro vivo, eppure anche quell’altro faceva l’espiazione dei peccati e prefigurava l’espiazione che avrebbe compiuto il Cristo pur non essendo contrassegnato dall’imposizione di ambedue le mani del sommo sacerdote e dalla confessione dei peccati sopra di esso. E si badi che mentre il primo capro veniva scannato e offerto sull’altare e il suo sangue veniva portato dentro il luogo santissimo, il secondo non veniva scannato ma veniva lasciato andare vivo nel deserto. Comunque, nonostante questa differenza esistente nel rituale, è certo che anche il capro destinato ad Azazel era una figura del Cristo che si sarebbe caricato di tutte le nostre iniquità. Ho voluto fare questa puntualizzazione per spiegare che anche il primo capro faceva l’espiazione per i peccati del popolo, anche se non viene detto che il sommo sacerdote doveva imporgli ambedue le sue mani e confessargli sopra le iniquità degli Israeliti.
Ma come si sarebbe il Cristo caricato delle nostre iniquità? Tramite l’imposizione delle mani di un sommo sacerdote e la confessione dei peccati fatta da costui? Certamente no, E poi, ammesso e non concesso che è come dice Paul Jong, se c’era un Sommo Sacerdote che avrebbe dovuto imporre le mani e confessare i peccati sopra l’Agnello di Dio, era proprio quello del tempio, ma nulla di ciò avvenne. Ma come avrebbe mai potuto avvenire una simile cosa? Ma ecco che allora, lo Jong, tira fuori Giovanni Battista, che fa diventare Sommo Sacerdote, anzi l’ultimo Sommo Sacerdote; una cosa del genere è inaccettabile, non è confermata dalla Scrittura in nessuna maniera, anche se Giovanni era certamente discendente dei figli di Aaronne. Ma poi, io dico, dove mai sta scritto che Giovanni impose le mani sopra il capo di Gesù o che gli ministrò il battesimo imponendogli le mani? Da nessuna parte per cui cade tutto il discorso che il battesimo ricevuto da Gesù per mezzo dell’imposizione delle mani di Giovanni Battista servì a caricarlo di tutte le iniquità degli uomini. E poi, come abbiamo visto, non c’era solo l’imposizione delle mani che doveva fare il sommo sacerdote sopra il capro vivo, ma anche la confessione di tutti i peccati dei figli d’Israele (questa è una cosa però su cui lo Jong non mette enfasi), per cui la stessa cosa avrebbe dovuto fare Giovanni Battista, ma dove mai si parla nella Scrittura di questa confessione dei peccati fatta da Giovanni Battista su Gesù Cristo? Anche qui rispondo, da nessuna parte. Per cui, non si capisce proprio come il presunto sommo sacerdote Giovanni Battista abbia trasferito tutte le iniquità degli uomini sopra Gesù al battesimo quando la Scrittura tace a riguardo sia di una sua imposizione delle mani che di una confessione dei peccati fatta sopra Gesù da Giovanni. Ti domando: ‘Avrebbe mai potuto tacere la Scrittura a riguardo di simili cose così fondamentali e indispensabili sapere essere accaduti al battesimo di Gesù?’ Io non credo.
Ma quello che mi preme dirti più di tutto è che questa dottrina conferisce al battesimo di Gesù una importanza che non ha al fine della nostra salvezza, perchè da nessuna parte è scritto che l’uomo per essere salvato deve credere nel battesimo ricevuto da Gesù Cristo al Giordano. L’uomo deve credere che Gesù è il Cristo di Dio, morto sulla croce per i nostri peccati, carico dei nostri peccati, che fu seppellito e che il terzo giorno risuscitò per la nostra giustificazione (cfr. Rom. 3:24-25). Questo è il Vangelo che annunciava Paolo: “Fratelli, io vi rammento l’Evangelo che v’ho annunziato, che voi ancora avete ricevuto, nel quale ancora state saldi, e mediante il quale siete salvati, se pur lo ritenete quale ve l’ho annunziato; a meno che non abbiate creduto invano. Poiché io v’ho prima di tutto trasmesso, come l’ho ricevuto anch’io, che Cristo è morto per i nostri peccati, secondo le Scritture; che fu seppellito; che risuscitò il terzo giorno, secondo le Scritture; che apparve a Cefa, poi ai Dodici. Poi apparve a più di cinquecento fratelli in una volta, dei quali la maggior parte rimane ancora in vita e alcuni sono morti. Poi apparve a Giacomo; poi a tutti gli Apostoli; e, ultimo di tutti, apparve anche a me, come all’aborto” (1 Cor. 15:1-8). Quindi gli eventi della vita di Gesù che il peccatore deve ASSOLUTAMENTE credere se vuole essere salvato, sono la morte propiziatoria di Cristo e la sua resurrezione. Quand’anche all’inizio non sapesse nulla del battesimo ricevuto da Gesù, la sua fede nella sua morte e nella sua resurrezione lo salverà di certo. Ma che sia così è confermato dal fatto che l’apostolo Pietro sia il giorno della Pentecoste che a casa di Cornelio quando predicò il Vangelo non menzionò affatto il battesimo ricevuto da Gesù, mentre menzionò la sua morte e la sua resurrezione (cfr. Atti 2:22-36; 10:34-43). La stessa cosa vale per Paolo l’apostolo dei Gentili che ad Antiochia di Pisidia non menzionò affatto il battesimo ricevuto da Gesù, ma predicò invece la sua morte e la sua resurrezione (cfr. Atti 13:16-41). E voglio farti presente che ambedue gli apostoli in quelle circostanze parlarono a degli Ebrei di nascita (c’erano anche dei proseliti) che quindi avevano conoscenza del rituale del giorno dell’espiazione (a differenza dei Gentili che invece non avevano conoscenza di queste cose). Quale buona occasione per questi apostoli per spiegare ai loro uditori il significato del battesimo di Gesù annunciatoci da Paul Jong!! Eppure neppure una parola, nè del suo battesimo e nè di questo suo presunto significato. La ragione ovviamente di questo silenzio è che gli apostoli non davano al battesimo ricevuto da Gesù nè il significato e neppure l’importanza datagli da Paul Jong.
E meno che meno il peccatore deve credere, per essere salvato, che al battesimo Giovanni Battista trasferì su Gesù tutti i peccati del mondo tramite l’imposizione delle sue mani, cosa che abbiamo visto non avvenne. Dunque sono vani ragionamenti quelli che vogliono far credere che ‘il solo atto di giustizia’ (Rom. 5:18) compiuto da Gesù per giustificarci comprende anche il suo battesimo, e questo perchè questo unico atto di giustizia è la morte di Cristo, lo spargimento del suo sangue avvenuto per la remissione dei nostri peccati, seguito naturalmente dalla sua resurrezione operata dal Padre suo. Non lo fece capire forse Gesù nella notte in cui fu tradito quando prendendo in mano il calice disse ai suoi discepoli di prenderlo e berne perchè quello era (rappresentava) il suo sangue sparso per la remissione dei peccati di molti (cfr. Matt. 26:27-28)? Che c’entra adesso con la remissione dei nostri peccati il battesimo di Gesù? Importante certo, il suo battesimo, nessuno lo discute quel suo atto, fu necessario per la vita e il ministerio di Gesù, ma ciò che lava la nostra coscienza dalle opere morte è solo il suo sangue prezioso da lui sparso sulla croce e non il suo battesimo. E’ dunque SOLO la sua morte che ci ha riconciliati con Dio, non il suo battesimo; ma questo è qualcosa che la Scrittura attesta del continuo. Ascolta quello che dice Paolo ai Romani: “Tanto più dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, sarem per mezzo di lui salvati dall’ira. Perché, se mentre eravamo nemici siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del suo Figliuolo, tanto più ora, essendo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita” (Rom. 5:9-10), e quello che dice ai Colossesi: “Poiché in lui si compiacque il Padre di far abitare tutta la pienezza e di riconciliare con sé tutte le cose per mezzo di lui, avendo fatto la pace mediante il sangue della croce d’esso; per mezzo di lui, dico, tanto le cose che sono sulla terra, quanto quelle che sono nei cieli. E voi, che già eravate estranei e nemici nella vostra mente e nelle vostre opere malvagie, ora Iddio vi ha riconciliati nel corpo della carne di lui, per mezzo della morte d’esso, per farvi comparire davanti a sé santi e immacolati e irreprensibili” (Col. 1:19-22). Non sono abbastanza chiare ed eloquenti le parole di Paolo?
Dire quindi che per ottenere la remissione dei peccati ed essere giustificati è necessario credere nel battesimo ricevuto da Gesù inteso come atto propiziatorio ossia come atto che ha cancellato o tolto i peccati è una eresia, su questo non c’è il minimo dubbio. Noi dobbiamo predicare la croce di Cristo, come facevano gli apostoli, e non il suo battesimo, e esortare gli uomini a pentirsi e credere nella morte espiatoria di Cristo oltre che alla sua resurrezione, e non aggiungerci a queste cose il suo battesimo come invece fa nella sua ignoranza Paul Jong e che nei suoi scritti finisce con il parlare più del battesimo ricevuto da Gesù che della sua morte. Dobbiamo fare in altre parole come faceva l’apostolo Paolo che anche in questo ci ha lasciato un esempio. Certamente si deve annunciare, a proposito della morte di Gesù, che essa fu necessaria perchè senza spargimento di sangue non c’è remissione, e che questo spargimento del suo sangue era stato adombrato in molte e svariate occasioni nella legge di Mosè, e bisogna anche dire che Gesù Cristo sulla croce portò sul suo corpo i nostri peccati, cosa anche questa prefigurata nell’antico testamento in svariate maniere, ma ci si guardi bene dal dire che Giovanni Battista fu l’ultimo Sommo Sacerdote stabilito da Dio che dovette imporre le mani su Gesù per trasferirgli le nostre iniquità sul capo perchè questo è falso. La Scrittura dice che Dio “ha fatto cadere sopra lui l’iniquità di noi tutti” (Is. 53:6), o come dice sempre il profeta: ‘Si caricherà egli stesso delle loro iniquità’ (Is. 53:11). E non che un Sommo Sacerdote lo avrebbe caricato di queste iniquità!!! E poi, Gesù non aveva bisogno di un Sommo Sacerdote, essendo lui il Sommo Sacerdote della nostra professione di fede, che doveva offrire se stesso per i nostri peccati (cfr. Ebr. 7:26-28) e quindi caricarsi egli stesso dei nostri peccati, e questo egli ha fatto sulla croce. Gesù Cristo fu quindi contemporaneamente sia il Sacrificatore che il sacrificio per i nostri peccati. A Lui sia la gloria ora e in eterno. Amen. Ma, a proposito dei tempi in cui il caricamento dei peccati avvenne, quando e dove è che avvenne? La Scrittura insegna che questo avvenne sulla croce quando Gesù fu crocifisso infatti Pietro dice: “Egli, che ha portato egli stesso i nostri peccati nel suo corpo, sul legno, affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia, e mediante le cui lividure siete stati sanati” (1 Piet. 2:24). Questo è confermato anche da Paolo che dice che colui che non ha conosciuto peccato Dio l’ha fatto essere peccato per noi affinchè noi diventassimo giustizia di Dio in lui (2 Cor. 5:21), ed anche quando dice che “Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo divenuto maledizione per noi poichè sta scritto: Maledetto chiunque è appeso al legno” (Gal. 3:13-14). E’ quindi sul legno della croce che Gesù si caricò dei nostri peccati! Ma rifletti; non può essere che Gesù al Giordano fu caricato di tutti i peccati, perchè se così fosse stato egli sarebbe stato fatto peccato da Dio ancora prima che iniziasse il suo ministero. Gesù al Giordano fu unto di Spirito Santo, ma non caricato dei peccati di tutto il mondo.
Dunque, per ricapitolare, ti dico che il battesimo ricevuto da Gesù non deve essere inteso come lo ha inteso Paul C. Jong, cioè come una trasmissione dei peccati sopra di lui, e non è indispensabile per ricevere la remissione dei peccati intenderlo come lo spiega lo Jong. Ed inoltre nota, cosa molto importante, che l’introduzione di questa strana dottrina ha avuto una ripercussione negativa sulla via della salvezza, infatti per Jong non è più sufficiente credere nella morte espiatoria di Gesù per essere salvati, occorre pure credere che al Giordano Giovanni Battista lo caricò dei peccati!! In verità, questo Paul Jong predica una dottrina di demoni e getta scompiglio in mezzo ai Cristiani!
Veniamo adesso ad altre falsità insegnate da Paul Jong. Egli non accetta il parlare in altre lingue come segno attestante la ricezione del battesimo con lo Spirito Santo, e arriva a dire che affermare una simile cosa significa bestemmiare contro lo Spirito Santo!! La Scrittura invece attesta che i circa centoventi credenti che erano radunati il giorno della Pentecoste a Gerusalemme, quando ricevettero lo Spirito Santo ossia quando furono ripieni di Spirito Santo (perchè essi avevano già una misura di Spirito Santo) si misero a parlare in altre lingue (cfr. Atti 2:4), e così anche i circa dodici discepoli di Cristo a Efeso (cfr. Atti 19:1-7). Per Jong il battesimo con lo Spirito si riceve quando si ottiene la remissione dei peccati che a sua volta si ottiene SOLTANTO SE SI CREDE nel battesimo, nella morte e nella resurrezione di Cristo. Quindi? Quindi tutti coloro che non credono che Giovanni Battista fu l’ultimo Sommo Sacerdote che trasmise su Gesù tutti i peccati del mondo, non possono avere i loro peccati rimessi, e perciò non sono nati d’acqua e di Spirito!!! In verità, questo Jong erra grandemente perchè non conosce le Scritture e nè la potenza di Dio! Per ciò che mi concerne io non credo affatto quello che crede Paul Jong sul battesimo di Gesù, ma lo Spirito attesta con il mio spirito che sono un figlio di Dio, io so che sono passato dalla morte alla vita perchè amo i fratelli, io so che sono nato da Dio perchè credo che Gesù è il Cristo morto per i nostri peccati e risorto il terzo giorno, io ho la testimonianza di Dio in me che dice che Dio ci ha dato la vita eterna in Cristo Gesù nostro Signore, io ho la remissione dei peccati in Cristo secondo le sue ricchezze per la sua grazia perchè ho creduto in Lui, IO SO IN CHI HO CREDUTO; e sono sicuro che te che hai creduto in Gesù come me puoi dire le medesime cose. Al bando dunque le ciance di Paul Jong, al bando i suoi vani ragionamenti.
Inoltre questo Paul Jong si scaglia in maniera virulenta contro i miracoli, le guarigioni compiute nel nome di Gesù Cristo in seno al movimento pentecostale o anche in seno a chiese che non si definiscono pentecostali; lo fa nella sostanza nella stessa maniera in cui lo fanno tanti Evangelici ancora oggi nella loro ignoranza. Lui però oltre a dire che oramai lo Spirito non compie più queste cose, dice che quelle manifestazioni sono dal demonio perchè i Pentecostali non hanno creduto nel Vangelo dell’acqua e dello Spirito che dopo tanti secoli finalmente è stato ripredicato proprio da Paul Jong!!! Anche in questo caso dimostra di non conoscere nè le Scritture e neppure la potenza di Dio. Dio non muta ed ancora oggi compie le medesime cose che compì ai giorni di Gesù tramite i suoi servitori. Nel mio nome, disse Gesù di coloro che credono in lui, cacceranno i demoni, imporranno le mani agl’infermi ed essi guariranno (cfr. Mar. 16:17-18); che va dunque cianciando questo Jong contro la verità?
Termino salutandoti nel Signore. Stai saldo nella fede e combatti per essa.
[1] Li stanno distribuendo anche in Italia e nella rete da un pò di tempo circolano inviti fatti da parte di alcuni suoi seguaci ad andare al sito della New Life Mission e scaricarsi gratuitamente i suoi libri, tra cui in italiano è disponibile ‘Sei davvero rinato di acqua e di Spirito?’, o anche a richiederli su carta e saranno prontamente spediti gratuitamente.
Butindaro Giacinto, Domande e Risposte (Volume 1). Roma 2006. Pagine 471. Vedi l’indice del libro