I Testimoni di Geova – Indice > Altri loro insegnamenti, falsificazioni apportate alla Bibbia, Interpretazioni peculiari > Interpretazioni peculiari > Lo spogliamento degli Egiziani
William J. Schnell ha scritto: ‘Servendosi dello slogan ‘Propagandiamo, Propagandiamo, Propagandiamo il Re e il Regno’, i capi della Torre di Guardia, chiaramente, speravano di suscitare un contrasto elettrizzante e così, con discrezione, coprire il vero scopo della loro campagna: vendere libri, libretti e riviste pubblicati e stampati dalla Società, per procurarsi il denaro, costruire la nervatura dell’Organizzazione mondiale e diffondere quel loro genere di pensiero! Da quel momento in poi, per dimostrare la legalità e la correttezza della loro campagna, i capi della Torre di Guardia continuarono a utilizzare l’ambiente storico della Scrittura. Per la costruzione della loro Organizzazione si servirono, come schema, delle esperienze di Israele che andava sviluppandosi come nazione, dall’Esodo alla costruzione del tempio di Salomone. Si può dedurre che usarono la Scrittura dell’Esodo e specialmente Esodo 11:2,3 “Ora parla al popolo e digli che ciascuno domandi al suo vicino e ogni donna alla sua vicina degli oggetti d’argento e degli oggetti d’oro. E l’Eterno fece entrare il popolo nelle buone grazie degli Egiziani”. La Società della Torre di Guardia si servì di questo passo a sostegno del suo pensiero e per dare parvenza di legalità al suo andar fuori e spogliare la gente del mondo – che essa chiamava appunto ‘Egiziani’ – allo scopo di costruire la propria Organizzazione’.[1]
Questo significato dato a quelle parole di Dio è del tutto falso per le seguenti ragioni; innanzi tutto fu un preciso ordine dato da Dio al suo servo Mosè affinché si adempisse ciò che Dio aveva detto ad Abrahamo centinaia di anni prima e cioè: “Ma io giudicherò la gente di cui saranno stati servi; e, dopo questo, se ne partiranno con grandi ricchezze”.[2] Poi va detto che l’ordine di Dio agli Israeliti non consisteva nell’andare a vendere alcunché agli Egiziani in cambio di argento ed oro, ma solo nell’andargli a chiedere degli oggetti d’argento e degli oggetti d’oro. Non si instaurò nessun rapporto di compravendita tra gli Israeliti e gli Egiziani.
Tutte cose queste che non si possono dire a riguardo dell’ordine dei capi della Torre di Guardia di andare a vendere libri e libretti che parlavano della fine del mondo. Voglio infine fratelli mettervi in guardia da coloro che in mezzo al popolo di Dio si usano di queste stesse parole di Dio rivolte a Mosè per sostenere che è giusto mettere in vendita predicazioni a voce, insegnamenti scritti o altro che concerne il regno di Dio; costoro errano grandemente perché è altresì scritto che Gesù rivolse questo ordine ai suoi discepoli quando li mandò a predicare il Regno e a guarire gli infermi: “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”.[3] Nessuno di questi cianciatori dunque vi inganni con questi suoi vani ragionamenti.