Il servitore fedele e prudente

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Gesù disse ai suoi discepoli: “Qual è mai il servitore fedele e prudente che il padrone abbia costituito sui domestici per dar loro il vitto a suo tempo? Beato quel servitore che il padrone, arrivando, troverà così occupato! Io vi dico in verità che lo costituirà su tutti i suoi beni”.[1]

Nel libro Sia Dio riconosciuto verace troviamo scritto chi è questo servitore fedele e prudente: ‘Il mezzo che il Signore impiega per distribuire e dispensare la sua verità viene chiamato il suo ‘servitore fedele e prudente’. ‘Qual è mai il servitore fedele e prudente che il padrone abbia costituito sui domestici per dare loro il vitto a suo tempo? Beato quel servitore che il padrone, arrivando [elthòn], troverà così occupato! Io vi dico in verità che lo costituirà su tutti i suoi beni’ (Matteo 24:45-47) Ciò dimostra chiaramente che il Signore vuole impiegare un’unica organizzazione, non una moltitudine di diverse sette in conflitto fra loro per diffondere il suo messaggio. Il ‘servitore fedele e prudente’ è formato da un gruppo che segue l’esempio del suo Capo. Quel ‘servitore’ è composto dal residuo dei fratelli spiri­tuali di Cristo (…) Dall’anno 1918 in poi questa classe del ‘servi­tore’ ha distribuito il messaggio di Dio alla ‘Cristianità’ accecata, la quale ancora si ciba con tradizioni religiose uma­ne’.[2] Questo significato è confermato dalla rivista Torre di Guardia in questi termini: ‘Gesù (..) ha affidato ‘tutti i suoi averi’ sulla terra (gli interessi terreni del suo regno) a fedeli unti cristiani, che egli stesso chiamò ‘lo schiavo fedele e discreto’ (…) Un rimanente di questo ‘schiavo fedele’ è ancora in vita oggi sulla terra. I loro compiti includono il ricevere e il trasmettere a tutti i servitori terreni di Geova cibo spirituale a suo tempo. Essi occupano una posizione simile a quella di Paolo e dei suoi collaboratori; con riferimento alle meravigliose verità che Dio dà al suo popolo, egli disse: A noi Dio le ha rivelate per mezzo del suo spirito (…) E’ indispensabile che nella famiglia di Dio tutti si sottomettano lealmente agli insegnamenti e alle disposizioni del grande Teocrata, Geova, e del suo Figlio Re, Cristo Gesù, trasmessi mediante lo ‘schiavo fedele’ sulla terra…’.[3] E perché questo? Perché noi ‘non possiamo trovare la guida, di cui abbiamo bisogno per capire le Scritture al di fuori dell’organizzazione dello schiavo fedele e discreto’.[4]

Ecco un’altra arbitraria interpretazione data dalla Torre di Guardia a delle parole di Gesù. La ragione è – come potete ben capire – quella di fare apparire il residuo dei 144.000, che viene detto essere presente nell’Organizzazione Torre di Guardia, come colui che è stato preposto da Cristo a sommini­strare il puro cibo spirituale al suo popolo. E di questo ‘schia­vo fedele e discreto’ la sezione che ricopre la parte preminente è il Comitato Direttivo che ha sede a Brooklyn. Occorre dire però che questo servo fedele e prudente, prima che Rutherford fosse messo a capo della Società, era niente di meno che Charles Russell; poi con Rutherford che modificò alcuni insegnamenti di Russell diventò all’improvviso il residuo dei 144.000! Che dire? Anche i significati allegorici cambiano nella società Torre di Guardia a secondo del bisogno. Ma c’è di più; secondo la dottrina della Torre di Guardia Cristo dopo essere tornato nel 1914, nel 1918 ispezionò la ‘casa di Dio’ (la chiamano così la Società della Torre di Guardia) ‘e trovò un gruppo internazionale di cristiani che pubblicavano verità bibli­che da impiegare sia all’interno della congregazione che all’ester­no nell’opera di predicazione. Nel 1919 avvenne proprio quanto predetto da Cristo: ‘Felice quello schiavo se il suo signore, arrivando, lo troverà a fare così! Veramente vi dico: Lo costi­tuirà sopra tutti i suoi averi’… Quei veri cristiani entrarono nella gioia del loro Signore. Essendosi mostrati ‘fedeli su poche cose’, furono costituiti dal Signore ‘su molte cose’.[5]

Ma veniamo all’attuale significato dato al ‘servitore fedele e prudente’. Esso è arbitrario perché Cristo non ha costituito nessun gruppo di persone come suo tramite tra Dio e gli uomini la cui guida è indispensabile per comprendere la Parola di Dio, ma ha mandato lo Spirito Santo il quale ci guida nella verità. Certo, il Signore ha i suoi servitori fedeli in mezzo al suo popolo che sono chiamati a pascere e ad ammaestrare i credenti, ma essi non occupano per nulla la posizione dispotica che questo cosid­detto residuo di 144.000 possiede in mezzo ai Testimoni di Geova. Come Dio non ha costituito il Magistero della chiesa cattolica romana per fare comprendere la verità agli uomini, così nella stessa maniera non ha costituito per nulla il Corpo Direttivo della Torre di Guardia per somministrare la verità agli uomini. Noi possiamo dire – senza paura alcuna di essere smentiti – che questo cosiddetto ‘schiavo fedele e discreto’ non è altro che una sinagoga di Satana che con finte parole tiene soggiogate milioni di persone in tutto il mondo. Gli fa credere che quello che egli scrive e dice è la Parola di Dio ‘rivelatagli’ da Dio quando non lo è – perché è veleno mortifero, e questo lo abbiamo ampiamente dimostrato nella nostra confutazione – ; e gli fa credere che non accettare il suo cibo significa ribellarsi a Dio a danno della propria vita. Mentre ribellarsi a questi cianciatori e seduttori e figli del diavolo chiamati falsamente ‘schiavo fedele e discre­to’ non è che la migliore decisione che possa prendere un Testi­mone di Geova nella sua vita se vuole essere salvato dal Signore. In altre parole un Testimone di Geova se vuole essere salvato deve smettere di ascoltare il Corpo Direttivo della Torre di Guardia, e deve volgersi al Signore per ascoltare la sua voce e soltanto la sua. Solo allora troverà la vera libertà, e il perdono dei suoi peccati. Ma fino a quando considererà la Torre di Guardia il portavoce di Dio sulla terra non ci sarà per lui alcuna luce, solo tenebre, solo dolori, solo infelicità. Questo lo confermano pienamente tutti quei nostri fratelli che prima di convertirsi al Signore hanno fatto parte di questa setta.

Quando Gesù parlò del servitore fedele e prudente si riferì ai suoi servi da lui costituiti nella sua Chiesa per ministrare la Parola ai santi che al suo ritorno saranno trovati dal loro padrone a compiere fedelmente il loro ministerio.

 


[1] Matt. 24:45-47

[2] Sia Dio riconosciuto verace, pag. 187

[3] La Torre di Guardia, 1 novembre 1982, pag. 17

[4] La Torre di Guardia, 15 agosto 1981, pag. 19

[5] La Torre di Guardia, 15 marzo 1990, pag. 14