I Testimoni di Geova – Indice > Altri loro insegnamenti, falsificazioni apportate alla Bibbia, Interpretazioni peculiari > Falsificazioni apportate alla Bibbia > Conclusione su questa parte
Dopo avere visto in che maniera il Comitato di Traduzione della Torre di Guardia ha manipolato tanti passi della sacra Scrittura al fine di confermare le perverse dottrine dell’organizzazione, se si rileggono le loro dichiarazioni sulle altre traduzioni della Bibbia si dovrà riconoscere che essi si sono condannati con le loro stesse parole. Perché quello di cui essi hanno accusato gli altri di aver fatto lo hanno fatto anche loro.
E non solo questo, si dovrà pur riconoscere che coloro che hanno fatto la ‘traduzione’ della Bibbia dei Testimoni di Geova a ‘giusta’ ragione hanno ritenuto opportuno non palesare la loro identità; difatti non viene detto come si chiamano coloro che l’hanno fatta, essa rimane anonima. E’ evidente infatti che in questa maniera nessuno di loro si è assunto la responsabilità di essa, evitando il rischio di essere chiamati a rispondere personalmente sul loro operato infedele.[1]
[1] W. Cetnar, che fu un testimone di Geova dal 1940 al 1962 (ricordiamo che la prima edizione completa della Bibbia della Torre di Guardia risale al 1961), e che negli anni cinquanta prestò servizio presso la sede centrale di Brooklyn dei Testimoni di Geova in qualità di collaboratore di T. J. Sullivan, membro del Corpo Direttivo, con importanti incarichi organizzativi, ha detto a proposito dei traduttori della Traduzione del Nuovo Mondo: ‘Conoscendo i traduttori, (…) anch’io, se fossi stato nel Comitato, avrei voluto che il mio nome rimanesse segreto! La ragione di tale anonimità dei traduttori è duplice: 1) In tal modo non si potevano né controllare né valutare le loro qualifiche. 2) Così facendo non vi sarebbe stato nessuno che avrebbe assunto la responsabilità della traduzione. (…) Da quanto ho potuto osservare io, coloro che partecipavano a queste riunioni per la traduzione erano N.H. Knorr, F.W. Franz, D.G. Gangas, M.G. Henschel e A.D. Schoeder. A parte il vice Presidente Franz, nessuno dei membri del Comitato aveva avuto un insegnamento scolastico sufficiente da renderli capaci di funzionare da traduttori della Bibbia, e quello di Franz era molto limitato (…)’. (Citato da P. Hedley in Perché hanno lasciato i Testimoni di Geova, Napoli 1980, pag. 100,283)↩