I Testimoni di Geova – Indice > Altri loro insegnamenti, falsificazioni apportate alla Bibbia, Interpretazioni peculiari > Altri loro insegnamenti > Le visioni
La dottrina dei Testimoni di Geova.
Per i Testimoni di Geova le visioni di oggi sono manifestazioni che non vengono da Dio; e difatti quando sentono dire a dei credenti che hanno avuto delle visioni che predicono eventi futuri o che confermano che i morti in Cristo sono in cielo, la loro immediata reazione è che quelle manifestazioni sono dal diavolo. Perché questo rigetto? Perché per loro la capacità di predire avvenimenti futuri è venuta a cessare con la morte degli apostoli: ‘Coloro, che avevano il dono miracoloso di profetizzare erano in grado di predire avvenimenti futuri, come fece Agabo (…) Con la morte degli apostoli non si trasmisero più i doni dello spirito, e tali doni miracolosi cessarono completamente quando coloro che li avevano ricevuti scomparvero dalla scena terrestre’.[1] E i cristiani dopo morti non possono andare in cielo con l’anima perché essi non hanno un’anima. Chi ha l’interesse ha far credere simili cose è Satana e non Dio: ‘Satana stesso continua a trasformarsi in angelo di luce (…) Se è in grado di perpetuare la menzogna fondamentale che ha sempre sostenuto – ‘Positivamente voi non morrete’ – può farlo con i mezzi apparentemente più innocenti e illuminanti’.[2]
A proposito delle visioni di angeli essi dicono: ‘Da quando l’apostolo Giovanni ricevette la Rivelazione verso la fine del primo secolo della nostra Era Volgare, le apparizioni angeliche sono cessate’.[3] Quindi neppure gli angeli di Dio possono apparire in visione!
Confutazione.
Dio continua a parlare per via di visioni (come faceva esattamente ai giorni dei profeti e degli apostoli) perché la Scrittura dice in Gioele: “E avverrà negli ultimi giorni, dice Iddio, che io spanderò del mio Spirito sopra ogni carne; e i vostri figliuoli e le vostre figliuole profeteranno, e i vostri giovani vedranno delle visioni, e i vostri vecchi sogneranno dei sogni”.[4]
E noi siamo testimoni di quello che Dio promise tramite il profeta Gioele. Infatti Dio da visioni concernenti cose che devono avvenire, ancora prima che avvengano, e talvolta per mezzo di visioni fa vedere dei credenti che sono morti mentre sono lassù nel regno dei cieli, ed altre volte in delle visioni sono apparsi degli angeli di Dio. Per questo noi non possiamo accettare quest’altra dottrina di questa setta.
Allucinazioni? Certo é che se coloro che sono ripieni di Spirito Santo vengono reputati degli ubriachi è inevitabile che nel sentirgli dire che hanno avuto delle visioni vengano considerati degli uomini che hanno le allucinazioni. Gli ubriachi di vino sì che hanno delle allucinazioni, e questo perché é scritto a proposito di chi si ubriaca: “I tuoi occhi vedranno cose strane..”;[5] ma coloro che per lo Spirito ricevono delle visioni non hanno delle allucinazioni perché si trovano in un perfetto stato di lucidità mentale a differenza dell’ubriaco.
Coloro che dicono di avere delle visioni da parte di Dio sono dei pazzi ingannati dal diavolo? Per i Testimoni di Geova sì, ma per noi che non siamo di questo mondo no. C’é da meravigliarsi di queste loro affermazioni? No, perché essi non hanno lo Spirito di Dio, e perciò non possono ricevere le cose dello Spirito di Dio perché gli sono pazzia.
Paolo diceva: “Se qualcuno fra voi s’immagina d’esser savio in questo secolo, diventi pazzo affinché diventi savio”;[6] questo é quello che devono fare i savi di questo secolo, questo é quello che devono fare quelli che si credono intelligenti, per diventare savi agli occhi di Dio; essi devono diventare pazzi. Come? Ravvedendosi e credendo nell’Evangelo, e poi ricevendo il dono dello Spirito Santo e i doni dello Spirito Santo.
Meglio essere considerati pazzi ed andare in cielo, che essere considerati intelligenti ed andare all’inferno nei tormenti.
[1] Perspicacia nello studio delle Scritture, vol. I, pag. 721,720. Ho preso queste loro parole per dimostrare che essi rigettano le visioni concernenti cose future, perché siccome che essi ritengono che Dio non dà più la capacità di predire avvenimenti futuri (anche se essi fanno confusione nel dire che mediante il dono di profezia venivano predetti eventi futuri, perché con il dono di profezia non si predicono eventi futuri, ma si parla agli uomini un linguaggio di edificazione, di esortazione e di consolazione), è implicito che se un credente dice di avere avuto una visione in cui Dio gli ha detto che avverrà un determinato evento, essi non l’accetteranno come una manifestazione divina.↩
[2] Svegliatevi!, 22 aprile 1985, pag. 8↩
[3] La Torre di Guardia, 15 marzo 1964, pag. 170↩
[4] Atti 2:17↩
[5] Prov. 23:33↩
[6] 1 Cor. 3:18↩