L’uomo del peccato

I Testimoni di Geova – Indice  > Altri loro insegnamenti, falsificazioni apportate alla Bibbia, Interpretazioni peculiari  > Altri loro insegnamenti  >  L’uomo del peccato

La dottrina dei Testimoni di Geova.

Ecco cosa insegnano i Testimoni di Geova a proposito dell’uomo del peccato. ‘L’uomo di 2 Tessalonicesi 2:1-12 non è dunque un singolo individuo, ma un ‘uomo’ composito, collettivo, come indicano i succitati versetti, un ‘uomo’ che doveva continuare a esistere dopo la morte degli apostoli e fino al tempo della presenza del Signore. L’illegalità che questo apostata ‘uomo’ composito commette è illegalità contro Geova Dio, il Sovrano Universale. Questo ‘uomo’ è colpevole di tradimento. (…) Come Giuda, sarà annientato, eliminato per sempre. Questo ‘uomo’ non è ‘Babilonia la Grande’, che pure combatte contro Dio, perché questa è una donna, una meretrice. Ma poiché egli porta avanti una ribellione religiosa contro Dio, evidentemente fa parte della Babilonia mistica. (…) Con i suoi insegnamenti menzogneri contrari alla legge di Dio, o che per così dire si sostituiscono ad essa, l’uomo dell’illegalità si innalza al di sopra di Geova Dio e degli altri ‘dei’, i potenti della terra, e anche contro i santi di Dio, i veri fratelli spirituali di Gesù Cristo. Poiché è un ipocrita, un falso maestro che si spaccia per cristiano, egli ‘si mette a sedere nel tempio del Dio’, cioè in quello che tali falsi maestri asseriscono sia il tempio di Dio’.[1]

Per chi non l’avesse ancora capito questo ‘uomo dell’illegalità per i Testimoni di Geova è formato anche da tutti coloro che credono nella Trinità, nell’immortalità dell’anima, nella salvezza per grazia, ecc. che dato che rimarranno fermi in queste loro dottrine insegnandole fino ad Armaghedon saranno distrutti ed annichiliti per sempre dal furore del Signore!!

Confutazione.

La sacra Scrittura non permette assolutamente di dire simili cose perché dice chiaramente chi è questo uomo. “Poiché quel giorno non verrà se prima non sia venuta l’apostasia e non sia stato manifestato l’uomo del peccato, il figliuolo della perdizione, l’avversario, colui che s’innalza sopra tutto quello che è chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e dicendo ch’egli è Dio… La venuta di quell’empio avrà luogo, per l’azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigî bugiardi; e con ogni sorta d’inganno d’iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all’amor della verità per esser salvati”.[2]

E se non fossero sufficienti queste parole di Paolo per capire che si tratta di un uomo, facciamo notare che questo uomo è chiamato nella stessa maniera di Giuda Iscariota, vale a dire “il figliuolo della perdizione”.[3] Per cui come il figliuol della perdizione di cui parlò Gesù, dicendo che era il solo che era perito tra tutti quelli che il Padre gli aveva dato, era un singolo individuo, cioè Giuda Iscariota, di conseguenza anche il figliuol di perdizione che deve manifestarsi prima della gloriosa apparizione di Cristo sarà un singolo individuo. Cosa questa che è confermata da quello che dice Giovanni nell’Apocalisse quando afferma che vide una bestia simile ad un leopardo “e il dragone le diede la propria potenza e il proprio trono e grande potestà”,[4] bestia che sarà poi gettata viva nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, assieme al falso profeta che lo assisterà in questa opera di seduzione nei confronti degli abitanti della terra.[5] Questo individuo è chiamato anche l’anticristo di cui Giovanni dice nell’epistola “deve venire”.[6]

 


[1] Perspicacia nello studio delle Scritture, vol. II, pag. 1167

[2] 2 Tess. 2:3-4,9-10

[3] 2 Tess. 2:3; Giov. 17:12

[4] Ap. 13:2

[5] Cfr. Ap. 19:20

[6] 1 Giov. 4:3