La preesistenza degli spiriti e il piano di salvezza

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La dottrina mormone

Gli uomini prima di nascere sulla terra esistevano come spiriti in cielo. Il piano di salvezza approvato in cielo da Dio prevede la loro deificazione.

I Mormoni insegnano che gli uomini prima di abitare sulla terra esistevano come spiriti. In altre parole essi affermano che gli uomini prima furono ‘creati’ spiritualmente e poi materialmente. In Perla di Gran Prezzo si legge a tale riguardo: ‘Poiché Io, il Signore Iddio, creai tutte le cose di cui ho parlato spiri­tualmente, prima che fossero create naturalmente sulla faccia della terra.[1] (…) Ed Io, il Signore Iddio, avevo creato tutti i figli degli uomini; eppure non ancora un solo uomo per coltivare la terra; poiché li avevo creati in cielo..’.[2] Bisogna però tenere pre­sente che quando i Mormoni parlano di creazione spirituale parlano di una generazione o di una organizzazione di questi spiriti e non di una loro creazione dal nulla perché come abbiamo visto non credono che Dio abbia creato le cose dal nulla. In sostanza ognuno di questi spiriti fu organizzato da una sostanza che era sempre esistita con Dio, sostanza che è l’intelligenza. Ecco quello che essi dicono sull’intelligenza: ‘L’uomo era anche nel principio con Dio. L’intelligenza, o la luce della verità, non fu creata o fatta, e neppure in verità può esserlo’[3] e: ‘La parte intelligente dell’uomo non fu mai creata ma esistette sempre’.[4] Dunque Dio generò tutti gli spiriti; ma non da solo, perché i Mormoni sostengono che Dio abbia procreato questi spiriti degli uomini assieme ad una moglie celeste, di cui però non viene detto a sapere molto. ‘Nel tempo dovuto a quell’intelligenza fu dato un corpo spirito divenendo lo spirito figlio di Dio l’Eterno Padre e della sua amata compagna, la madre in cielo’.[5] E tra gli spiriti procreati da questa coppia divina ci sarebbe pure Gesù, che si differenzia dagli altri spiriti perché è stato il primo ad essere generato: ‘Il primo spirito nato dai genitori celesti fu Gesù Cristo. Egli è così il nostro fratello maggiore’.[6] Quindi tutti gli uomini prima di venire in questo mondo con un corpo di carne e ossa erano figli di Dio e vivevano in cielo con i loro genitori celesti. Questo periodo di convivenza fu molto lungo, e fu un periodo di progressione, di apprendimento e di educazione. La diversa condotta degli spiriti in questo periodo, secondo i Mormoni, sarebbe la ragione per cui le persone nascono di razza bianca o nera sulla terra: citiamo una dichiarazione a tale proposito di Joseph Fielding Smith che è stato presidente della chiesa mormo­ne: ‘C’è una ragione perché un uomo nasce nero e con altri svan­taggi, mentre un altro nasce bianco con grandi vantaggi.[7] La ragio­ne è che una volta noi eravamo in uno stato prima di venire qui e fummo più o meno obbedienti alle leggi dateci là. Coloro i quali là furono fedeli in tutte le cose, hanno ricevuto più grandi benedizioni qui, e coloro che non furono fedeli hanno ricevuto di meno’.[8] A questo punto ci si domanda per quale ragione gli uomini abbiano dovuto venire ad incarnarsi sulla terra. La risposta la si trova in queste parole scritte in Principi Evangelici: ‘I nostri geni­tori celesti ci provvidero una dimora celeste più gloriosa e più bella di qualsiasi altro luogo sulla terra. Là eravamo felici. Eppure essi sapevano che non avremmo potuto progredire al di là di un certo punto se non li avessimo lasciati per qualche tempo. Essi volevano che noi sviluppassimo ogni qualità divina che essi possedevano. A questo fine dovevamo essere chiamati a scegliere il bene sul male. I nostri spiriti dovevano essere rivestiti di un corpo fisico. Dovevamo abbandonare il nostro corpo fisico alla morte, per riunirci ad esso nella risurrezione. Allora avremmo ricevuto corpi immortali simili a quelli dei nostri genitori celesti. Se avessimo superato tutte le nostre prove, avremmo potuto ricevere la pienezza di gioia che i nostri genitori cele­sti hanno già ricevuto’.[9] Quindi, per i Mormoni, era necessario venire ad incarnarsi in un corpo terreno per potere progredire fino a diventare Dio.[10] Ma i genitori celesti, secondo i Mormoni, avevano previsto che i loro figli sarebbero morti fisicamente a motivo del peccato che sarebbe entrato nel mondo, e perciò il piano di incarnazione doveva includere anche la venuta di un redentore, cioè di qual­cuno che liberasse gli uomini dalla morte fisica. ‘Era necessario quindi provvedere un mezzo di redenzione, che avrebbe permesso all’uomo che si fosse allontanato dalla retta via di riabilitarsi e, mediante l’osservanza della legge, raggiungere la salvezza e l’eventuale esaltazione nei mondi eterni. Il potere della morte doveva essere sopraffatto, sì che gli uomini, dovendo necessaria­mente morire, potessero vivere di nuovo con i loro corpi resi immortali e su cui la morte non avrebbe più potuto trionfare’.[11] (Tutto questo sempre in vista della deificazione dell’uomo perché i Mormoni proclamano: ‘Come è l’uomo, Dio un tempo fu; come Dio è, l’uomo può essere’).[12] In cielo dunque ci fu una grande assemblea (chiamata dai Mormoni ‘Il Grande Consiglio’) presieduta da Dio e alla quale presero parte anche altri Dèi, per stabilire quale via si dovesse intraprendere per consentire agli spiriti degli uomini di incarnarsi in corpi fisici e progredire fino a diventare Dio. ‘E’ logico supporre che in quel consiglio celeste il piano che doveva essere adottato per i figli di Dio, che allora erano spiriti e non avevano ancora ricevuto i tabernacoli, fosse convenientemente e attentamente esaminato (…) E’ chiaro che in quel consiglio furono proposti e discussi certi piani, e che dopo un’ampia discussione di quei principi, e la dichiarazione della volontà del Padre relativa al Suo piano, Lucifero si presentò a Lui con un proprio piano, dicendo ‘Eccomi, manda me, io sarò il tuo figliuolo, e io riscat­terò tutta l’umanità affinché non una sola anima vada perduta; ciò lo farò sicuramente. Quindi dai a me il tuo onore’. Ma Gesù, udendo questa dichiarazione di Lucifero, disse ‘Padre, sia fatta la tua volontà, e la gloria ti appartenga in eterno’.[13] Il piano proposto da Lucifero era quello di eliminare il libero arbitrio in modo da evitare alla radice la possibilità di compiere il male. Gesù invece ne propose un altro. Egli, secondo i Mormoni, offrì di venire tra gli uomini a mostrare la via da seguire, e di morire per espiare i peccati che gli uomini avrebbero commesso annullando con la sua risurrezione le conseguenze della disubbidienza di Adamo ed Eva. Dio accolse il piano proposto dal Figlio e lo scelse così prima della fondazione del mondo per essere il salvatore dell’umanità. Ma questa decisione di Dio scatenò una grande battaglia in cielo: ‘Poiché il nostro Padre celeste scelse Gesù Cristo perché fosse il nostro salvatore, Satana si adirò e si ribellò contro il Padre. In cielo vi fu una battaglia: Satana ed i suoi seguaci lottarono contro Gesù ed i suoi seguaci. In questa grande ribellione, Satana e tutti gli spiriti che lo avevano seguito, circa un terzo di quelli del cielo, furono allontanati dalla presenza di Dio e furono cacciati. Così Satana ed i suoi seguaci ricevettero il castigo che si meritavano; fu negato loro il diritto di ricevere un corpo mortale’.[14] Ma non è finita qui perché per i Mormoni quegli stessi spiriti ribelli dato che si ricordano di noi (quando ‘eravamo’ seguaci di Gesù in cielo prima di venire in questo mondo) che noi combattemmo contro di loro ora ci tentano: ‘Essi non hanno dimenticato chi eravamo e che combattemmo contro di loro. Essi ci stanno attorno ogni giorno per tentarci ed indurci a fare quelle cose che non compiacciono il nostro Padre celeste’.[15] E così al termine di quel movimentato consiglio celeste fu adottato il piano di redenzione proposto da Gesù; che come abbiamo detto prevedeva la sua morte espiatoria e la sua risurrezione. E che, come abbiamo visto in precedenza, avrebbe procurato due ‘salvezze’ all’umanità, una generale incondizionata perché consiste nella risurrezione dei morti che viene concessa a tutti gli uomini (ed anche alle bestie), ed una individuale condizionata perché per procurarsela l’uomo deve ubbidire alle leggi ed alle osservanze del Vangelo. Una volta che fu approvato il piano di deificazione per gli spiriti e il Padre scelse il suo figlio spirito Gesù come redentore dell’umanità, cominciò l’attuazione del progetto divino con la ‘creazione’ dei primi corpi fisici sulla terra, cioè quelli di Adamo ed Eva. Essi avevano il compito di iniziare quel processo di generazione dei corpi fisici degli spiriti che erano in attesa della loro ‘incarnazione’. Ma per poter iniziare questo processo dovevano diventare mortali, perché fino a quando sarebbero stato immortali non avrebbero potuto moltiplicare. Ecco dunque che si rende necessaria la loro disubbidienza affinché il piano divino possa essere attuato. Per la loro caduta ‘essi diventarono mortali, diventarono capaci di avere figli…’.[16]

 


[1] Quindi non solo gli esseri umani, ma anche gli animali e le piante prima di essere creati sulla terra furono creati spiritualmente da Dio: ‘Come gli esseri umani e le piante, gli animali furono creati prima come spiriti in cielo e poi fisicamente sulla terra’ (Encyclopedia of Mormonism, vol. I, pag. 42).

[2] Perla di gran prezzo, Mosè 3:5. Per sostenere che gli uomini prima di venire in questo mondo con dei corpi fisici esistevano come spiriti, i Mormoni citano persino l’apostolo Paolo. Nel loro libro Principi Evangelici infatti alla fine del capitolo dedicato alla ‘nostra famiglia celeste’ si legge: ‘La creazione spirituale precedette la creazione temporale (1 Corinzi 15:44)’ (pag. 8). Che sia una citazione a sproposito che denota quanto ignoranti siano della Scrittura questa gente è evidente. Infatti Paolo prima di tutto non stava parlando di nessuna creazione ma della risurrezione dei corpi dei giusti secondo che è scritto: “E’ seminato corpo naturale, e risuscita corpo spirituale” (1 Cor. 15:44), e poi ha detto che prima viene il corpo naturale cioè quello fisico e poi quello spirituale cioè quello che otterremo alla risurrezione infatti dice subito dopo: “Se c’è un corpo naturale, c’è anche un corpo spirituale” (1 Cor. 15:44).

[3] Dottrina e Alleanze 93: 29

[4] Joseph Smith Fielding, Doctrines of Salvation, vol. I, pag. 12: citato da Hoekema in op. cit., pag. 47. Joseph Smith nel sermone di King Follet da me prima citato ebbe a dire: ‘La mente o l’intelligenza che l’uomo possiede è couguale con Dio stesso (…) Non ci fu mai un tempo quando non c’erano spiriti; perché essi sono co-uguali [co-eterni] con il nostro Padre celeste (…) io posso proclamare dalla cima dei tetti che Dio non ebbe per nulla mai il potere di creare lo spirito dell’uomo’ (Robert Millet, op. cit., pag. 136). Ma quali caratteristiche aveva questa intelligenza antecedentemente alla sua organizzazione in ‘corpo spirito’, cioè questa intelligenza aveva una identità o no? La domanda rimane (ancora) senza una risposta ufficiale da parte dei Mormoni: ‘La questione se l’intelligenza prespirito (prespirit intelligence) avesse identità e coscienza individuale rimane senza risposta’ (Encyclopedia of Mormonism, vol. II, pag. 693).

[5] Encyclopedia of Mormonism, vol. III, pag. 1124. ‘In questa prospettiva, la paternità richiede sia il padre che la madre, sia per la creazione di spiriti nella vita premortale o dei tabernacoli fisici sulla terra. Una Madre Celeste condivide la paternità con il Padre Celeste. Questo concetto porta i Santi degli Ultimi giorni a credere che ella sia come lui, in gloria, perfezione, compassione, sapienza e Santità’ (Encyclopedia of Mormonism, vol. II, pag. 961). Dunque Dio per i Mormoni avrebbe una moglie assieme a cui avrebbe generato gli spiriti in cielo. Facciamo notare però che siccome i Mormoni affermano che Gesù secondo la carne nacque dall’accoppiamento tra il Padre (che per loro ricordiamo ha carne ed ossa) e Maria, quest’ultima costituisce un’altra moglie di Dio. In altre parole Dio sarebbe poligamo pure lui! Questo è proprio quello che attestò chiaramente il loro apostolo Orson Pratt quando disse: ‘Noi abbiamo ora mostrato chiaramente che Dio il Padre aveva una pluralità di mogli, uno o due esseri nell’eternità, tramite cui Egli generò i nostri spiriti come anche lo spirito di Gesù il suo primogenito, e un altro essere sulla terra tramite cui Egli generò il tabernacolo di Gesù, come il suo unigenito in questo mondo’ (The Seer, pag. 172; citato da Jerald e Sandra Tanner in op. cit., pag. 251). Ecco perché dunque anche Gesù praticò la poligamia; perché secondo loro la vide praticare per prima a suo Padre e ne seguì l’esempio!! Questa gente giace veramente nelle tenebre!

[6] Principi Evangelici, pag. 5

[7] Tenete presente però che adesso (dal 1978) anche coloro che nascono di razza nera, nonostante il colore della pelle, possono accedere al sacerdozio.

[8] Joseph Fielding Smith, Doctrines of Salvation, I, pag. 61: citato da Hoekema in op. cit., pag. 48. Nell’Encyclopedia of Mormonism questo concetto viene confermato alla voce ‘foreordination’ (predestinazione): ‘La predestinazione è la selezione premortale di individui a venire fuori in mortalità in tempi specificati, sotto certe condizioni, e per adempiere delle responsabilità predesignate (…) La predestinazione viene come una benedizione o ricompensa per la giustizia e l’impegno valoroso verso Gesù Cristo premortali’ (vol. II, pag. 522). Evidentemente i Mormoni per predestinazione non intendono la predestinazione di cui parla la Scrittura; e difatti, come abbiamo già visto, la rigettano.

[9] Principi Evangelici, pag. 6

[10] Vi ricordo che secondo i Mormoni affinché gli spiriti ricevessero un corpo fisico era necessario che Adamo ed Eva pec­cassero e diventassero così mortali, perché fino a quando sareb­bero rimasti immortali non avrebbero potuto generare figli, e perciò gli spiriti in cielo non avrebbero potuto venire ad incarnarsi sulla terra per passare il loro tirocinio in vista della deificazione finale. Ecco dunque perché il peccato di Adamo ed Eva alla fine è considerato molto positivamente dai Mormoni, e perché i Mormoni dicono che Adamo ed Eva sono degni della nostra più profonda riconoscenza; perché la loro condotta ci avrebbe messo in grado di venire ad incarnarci sulla terra per poter diventare un giorno Dio!

[11] James Talmage, Gesù il Cristo, pag. 13

[12] James Talmage, The Articles of Faith, pag. 430. L’autore chiama questa affermazione ‘la verità eterna’ che la Chiesa proclama nonostante l’opposizione delle sette. Questa infame frase fu pronunciata da Lorenzo Snow (1814-1901), che fu il quinto presidente mormone. L’Encyclopedia of Mormonism dopo averla citata dice: ‘Questo principio è dimostrato chiaramente nella persona di Gesù Cristo, un Dio che diventò mortale, eppure un Dio come il quale i mortali possono diventare’ (vol. II, pag. 549). L’uomo per i Mormoni è un potenziale Dio infatti Spencer W. Kimball, uno dei loro precedenti presidenti, ebbe a dichiarare: ‘In ognuno di noi c’è la potenzialità per diventare un Dio’ (Salt Lake Tribune, October 7, 1974; citato dai Tanner in op. cit., pag. 188). Come potete vedere per i Mormoni Gesù Cristo, il Figlio di Dio, è uno degli Dèi esaltati e l’uomo viene ritenuto capace di diventare anch’esso Dio come lui. Ciò costituisce un duro attacco alla divinità di Cristo, attacco che vi esorto a respingere con forza mediante le Scritture. Fratelli, turate la bocca ai Mormoni.

[13] James Talmage, Gesù il Cristo, pag. 11

[14] Principi Evangelici, pag. 11

[15] Principi divini, pag. 11

[16] Principi Evangelici, pag. 25