I Mormoni – Indice > La Chiesa > La Chiesa di Cristo non possiede nessun canale tramite cui Dio aggiunge nuove dottrine o modifica quelle scritte nella sua Parola, o predice eventi che poi non si verificano
Leggendo Dottrina e Alleanze mi sono reso conto di come parlava Joseph Smith il profeta dei Mormoni tramite cui Dio avrebbe dato delle ‘rivelazioni’ utili alla sua Chiesa. Egli parlava con audacia e con stoltezza, dicendo: ‘Così parla il Signore’ o frasi simili. E’ veramente una cosa molto triste leggere le ‘rivelazioni’ pronunciate da Joseph Smith perché si tratta di imposture, di parole che non possono recare alcun giovamento a coloro che le accettano. Quest’uomo è riuscito a far passare per Parola di Dio tante strane dottrine. La stessa cosa si può dire dei suoi successori; anche loro facendo parlare la loro lingua e dicendo: ‘Così parla il Signore’, hanno fatto passare per Parola di Dio tante vanità ed imposture. Eppure tutti questi uomini vengono reputati da milioni di persone dei profeti di Dio tramite cui Dio ha parlato alla sua Chiesa! Perché è potuto avvenire questo? Perché è stato detto ai Mormoni che gli insegnamenti ispirati non sono tutti contenuti nella Bibbia perché Dio rivelerà ancora molte cose grandi ed importanti alla sua Chiesa. Come abbiamo visto si tratta del principio della rivelazione continua. Ma come abbiamo visto, basandosi sempre su questo principio della rivelazione continua Joseph Smith fece pure delle predizioni. Egli predisse la costruzione della Nuova Gerusalemme sul continente Americano, il raduno delle dieci tribù sempre sul continente Americano, ecc. E siccome che i suoi successori hanno lo stesso ‘dono’ di Joseph Smith pure loro possono fare delle predizioni.
Ora, abbiamo già detto che noi crediamo che il nostro Dio parla ancora, per cui crediamo che il nostro Dio dà ancora delle rivelazioni. Vogliamo però lo stesso spendere altre parole a riguardo di ciò dato che viviamo in giorni in cui molti asseriscono di ricevere rivelazioni da Dio e occorre perciò stabilire se esse sono vere o false.
Cominciamo con il parlare di quei messaggi che contengono degli insegnamenti e che vengono attribuiti a Dio. Farò prima degli esempi citando i Mormoni. Ora, Dio tramite una rivelazione avrebbe stabilito la poligamia nel 1843; tramite un’altra rivelazione avrebbe vietato di bere il vino ed ordinato di mangiare la carne solo in inverno o in stagione fredda o in tempo di carestia; tramite un’altra rivelazione avrebbe detto che Adamo visse sul continente Americano e precisamente nel Missouri; e tramite un’altra rivelazione avrebbe detto che anche i maghi, gli adulteri, i ladri un giorno saranno salvati. Come si fa a stabilire se queste parole procedono da Dio o meno? In questa maniera; esaminando le Scritture sacre per vedere se esse confermano o annullano ciò che esse insegnano. Se confermano la Scrittura sono da Dio, se l’annullano non sono da Dio. In relazione dunque alle rivelazioni sopra citate occorre dire che esse non sono da Dio perché annullano la Scrittura e vanno dunque rigettate. Mettiamo ora il caso che un fratello in mezzo a voi dica di avere avuto una rivelazione divina in cui Dio gli ha detto che la donna non si deve velare il capo quando prega o profetizza perché quell’ordine era solo per la Chiesa di Corinto; o che la donna si può mettere addosso gioielli, vesti sontuose, si può intrecciare i capelli, perché Dio guarda al cuore; o magari che i santi possono andare in spiaggia al mare a mettersi mezzi nudi sempre perché Dio guarda al cuore; e magari un’altra rivelazione che permette ai divorziati di risposarsi. Come si fa a capire se queste rivelazioni sono da Dio o meno? Nella stessa maniera; esaminando le sacre Scritture per vedere se queste rivelazioni confermano la Scrittura o l’annullano. Nei casi sopra citati quelle rivelazioni vanno contro la Scrittura e perciò vanno rigettate. Ma perché esaminare tutte le rivelazioni alla luce delle sacre Scritture? Perché le Scritture sono la Parola di Dio e Dio non può rinnegare se stesso, dicendo prima una cosa e poi una totalmente diversa. Chi agirà in questa maniera ne avrà del bene e camminerà sicuro; ma chi si appoggerà sul suo discernimento e metterà la Scrittura da parte ne avrà il danno perché rimarrà sedotto da vanità.
Passiamo ora a parlare di quei messaggi attribuiti sempre a Dio che parlano di eventi futuri che devono avvenire. Anche qui cominciamo col fare degli esempi tratti dai Mormoni. Dio avrebbe rivelato a Joseph Smith che sarebbe scoppiata una guerra di grande portata in cui gli Stati Uniti d’America avrebbero chiamato in aiuto la Gran Bretagna contro altre nazioni; poi gli avrebbe rivelato che durante la sua generazione sarebbe stato costruito un tempio nella città di Independence che lui stesso avrebbe dedicato. Come si fa a stabilire se quelle rivelazioni furono date da Dio? In questa maniera; occorre vedere se le cose si sono adempiute tali e quali vennero predette nelle rivelazioni. Nel caso contrario esse non vennero da Dio. Dio ha infatti detto nella legge: “E se tu dici in cuor tuo: ‘Come riconosceremo la parola che l’Eterno non ha detta?’ Quando il profeta parlerà in nome dell’Eterno, e la cosa non succede e non si avvera, quella sarà una parola che l’Eterno non ha detta; il profeta l’ha detta per presunzione; tu non lo temere’.[1] Nel caso di quelle ‘rivelazioni’ di Joseph Smith occorre dire che non si adempirono; per cui esse non poterono venire da Dio. Mettiamo il caso adesso che un credente fra voi affermi che Dio gli ha detto che Tizio sarà guarito dal cancro, o che Caia che non può avere figli avrà nello spazio di un anno un figlio maschio, o che nello spazio di un anno Tizio incontrerà colei che dovrà sposarsi. Cosa bisogna fare per capire se è Dio che ha parlato? Bisogna aspettare l’adempimento della parola proferita nel nome di Dio. Se si adempie tale e quale, Dio ha parlato; nel caso invece la cosa predetta non succede, Dio non ha parlato. Ma perché abbiamo l’assoluta certezza che ogni parola che concerne un evento futuro pronunciata nel nome di Dio se è da parte di Dio si avvererà? Perché Dio ha detto di vigilare sulla sua parola per mandarla ad effetto,[2] che manda ad effetto le predizioni dei suoi messaggeri,[3] e che “come la pioggia e la neve scendon dal cielo e non vi ritornano senz’aver annaffiata la terra, senz’averla fecondata e fatta germogliare sì da dar seme al seminatore e pane da mangiare, così è della mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a vuoto, senz’aver compiuto quello ch’io voglio, e menato a buon fine ciò per cui l’ho mandata”,[4] ed ancora: “Sì, io l’ho detto, e lo farò avvenire; ne ho formato il disegno e l’eseguirò”.[5]
Per riassumere quindi questa parte; Dio parla ancora in svariate maniere in mezzo ai suoi eletti, ma ogni qual volta Egli parla, se il messaggio riguarda qualche comportamento da tenere egli confermerà pienamente quello che dice la Scrittura; se predice invece un evento futuro questo si adempirà di certo.