Come la dottrina mormone cambia con le ‘rivelazioni’

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Ma veniamo ora a due altre ‘rivelazioni’ avute da due presidenti dei Mormoni, vale a dire Wilford Woodruff e Spencer W. Kimball.

Dopo la morte di Smith, attorno al 1890, il presi­dente mormone Wilford Woodruff ebbe una ‘rivelazione’ sulla poligamia che annullava quella di Smith, per cui la poliga­mia fu sospesa. E’ bene ricordare che i Mormoni erano stati perseguitati a motivo della poligamia per circa cinquanta anni, e che questa ‘rivelazione’ di Woodruff spuntò fuori circa tre anni dopo l’uscita della legge Edmunds – Tucker che dichiarava sciolta l’organizzazione giuridica della chiesa dei Mormoni e confiscati i suoi beni. E’ ovvio dunque il motivo di quest’ultima ‘rivelazione’; far smettere le persecuzioni contro i Mormoni. Woodruff disse: ‘Il Signore mi mostrò per mezzo di visione e rivelazione esattamente che cosa sarebbe accaduto se noi non avessimo cessato questa pratica… tutte le ordinanze sarebbero state fermate… molti uomini sarebbero stati fatti prigionieri… Io andai davanti al Signore, e scrissi quello che il Signore mi disse di scrivere’.[1]

Nel 1978, dopo più di cento anni durante i quali venne negato il sacerdozio ai negri in seno alla chiesa mormone,[2] il Presidente dei Mormoni Spencer W. Kimball mediante una ‘rivelazione’ annullava la dottrina mormone che negava ai negri l’accesso al sacerdozio, dottrina che aveva suscitato negli anni 70 grandi polemiche e grossi problemi in terre di missione come il Brasile.[3] In una lettera (che porta la data dell’8 giugno 1978), letta da N. Eldon Tanner, primo consigliere della Prima Presidenza, il 30 settembre 1978 alla 148esima Conferenza Generale della ‘Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni’, si legge ‘… Consapevoli delle promesse fatte dai profeti e presidenti della Chiesa che ci hanno preceduto, che al tempo debito, nel piano eterno di Dio, tutti i nostri fratelli che ne fossero degni avrebbero potuto ricevere il sacerdozio, e testimoni della fedeltà di coloro ai quali il sacerdozio è stato sino ad oggi negato, abbiamo supplicato a lungo e sinceramente in favore di questi nostri fedeli fratelli, trascorrendo lunghe ore nella Sala Superiore del Tempio implorando il Signore perché ci concedesse la Sua guida divina. Egli ha udito le nostre preghiere e, in rivelazione, ha confermato che il giorno lungamente promesso è arrivato, in cui ogni uomo fedele e degno della Chiesa può ricevere il Santo Sacerdozio, con il potere di esercitare la sua divina autorità e di godere con i suoi cari ogni benedizione che scaturisce da esso, incluse le benedizioni del tempio. Di conseguenza, tutti i membri maschi della Chiesa che ne siano degni possono essere ordinati al sacerdozio senza alcuna considerazione di razza o colore…’.[4] Come si può ben vedere quindi, i Mormoni fino al 1978 erano stati razzisti.

A prescindere dal fatto che sia la poligamia instaurata da Joseph Smith che il comportamento tenuto dai Mormoni nei confronti dei negri (comportamento che aveva l’appoggio del Libro di Mormon che reputa la pelle nera come il segno della maledizione di Dio)[5] erano cose in abominio a Dio, queste due ‘rivelazioni’ emendatorie mostrano come tra i Mormoni nel corso del tempo mediante delle ‘rivelazioni’ vengono annullate altre ‘rivelazioni’; insomma esse fanno capire come per i membri di questa setta che crede alla possibilità di continue nuove rivelazioni la dottrina è mutabile nel corso del tempo. I Mormoni insomma fanno dire a Dio tutto quello che gli pare e piace a seconda della necessità.

Diletti, guardatevi dagli adepti di questa setta al fine di non rimanere sedotti e scadere dalla grazia.

 


[1] Evidences and Reconciliations [Evidenze e Riconciliazioni], vol. I, pag. 105-106. Citato dai Tanner in op. cit., pag. 269. Faccio notare che il fatto che la poligamia sia una pratica ora condannata dalla chiesa mormone maggioritaria non significa che la ‘rivelazione’ avuta da Joseph Smith che la ripristinava sia dichiarata falsa perché in questo caso i Mormoni si metterebbero contro il loro profeta dichiarandolo mendace. Essi affermano infatti che il profeta Joseph Smith ed altri leaders mormoni entrarono in quella pratica in purità di cuore. Ma nello stesso tempo affermano che oggi chi pratica la poligamia vive nell’adulterio, ha venduto la sua anima al diavolo e sarà dannato per l’eternità. Ma attenzione; la poligamia sarà restaurata dopo la venuta del Signore per i Mormoni e perciò sarà praticata durante il millennio. Cfr. Bruce McConkie, Mormon Doctrine, 1958, pag. 522-523. E’ evidente che l’interruzione della poligamia, tenendo presente che essa fu considerata per molti anni indispensabile per ottenere l’esaltazione e quindi parte del ‘Vangelo restaurato’ da Joseph Smith, costituisce una contraddizione non piccola in cui sono caduti i Mormoni. Difatti se la poligamia faceva parte del ‘Vangelo restaurato’, averla tolta significa avere abolito parte della ‘pienezza del Vangelo’. Dunque i Mormoni hanno abbattuto parte di ciò che Joseph Smith ha ‘restaurato’. E poi le ragioni addotte da Woodruff, secondo le quali il Signore avrebbe decretato l’abolizione della poligamia per evitargli ulteriori persecuzioni, sono in netto contrasto con uno dei principi basilari dell’Evangelo che dice: “Se aveste a soffrire per cagion di giustizia, beati voi” (1 Piet. 3:14). Difatti, se i Mormoni praticando la poligamia facevano una cosa giusta davanti a Dio e per questa cosa giusta pativano ingiustamente sofferenze da parte delle autorità, essi avrebbero dovuto rallegrarsi di essere perseguitati a motivo di giustizia perché Gesù disse che il regno dei cieli è dei perseguitati a cagione di giustizia (cfr. Matt. 5:10). E perciò il Signore non avrebbe giammai vietato ai Mormoni di continuare a fare qualcosa di giusto, indispensabile poi per ottenere la salvezza, per evitargli la persecuzione. Perché in questo caso avrebbe rinnegato se stesso due volte; la prima volta perché avrebbe impedito ai suoi di raggiungere ‘l’esaltazione’, e la seconda volta perché li avrebbe privati di una beatitudine. Il motivo dunque dell’abolizione della poligamia non va ricercata nel ‘cambiamento di idea’ da parte di Dio ma va ricercata nella paura di perdere le ingenti proprietà immobiliari che la chiesa mormone possedeva anche allora. Per terminare, siamo sicuri che come non fu il Signore a rivelare a Joseph Smith di instaurare la poligamia, così non fu Lui a dire a Woodruff di abolirla. Anche perché l’abolizione sarebbe solo temporanea perché Egli la farebbe praticare di nuovo durante il millennio.

[2] Bruce McConkie nel suo Mormon Doctrine del 1958 scrisse: ‘Ai negri in questa vita è negato il sacerdozio; in nessuna circostanza essi possono tenere questa delega di autorità dall’Onnipotente. Il messaggio di salvezza del vangelo non è portato affermativamente a loro (…) I negri per ciò che concerne la ricezione di certe benedizioni spirituali non sono uguali alle altre razze…’ (pag. 477).

[3] Il gruppo mormone scismatico di Independence invece non accettò mai l’esclusione dei neri dal sacerdozio.

[4] Facciamo notare che quando nella lettera viene detto che secondo le promesse fatte dai profeti e presidenti della Chiesa che ci hanno preceduto, al tempo debito, nel piano eterno di Dio, tutti i nostri fratelli che ne fossero degni avrebbero potuto ricevere il sacerdozio, quel ‘tempo debito’ non poteva essere l’anno 1978 perché Brigham Young insegnò quanto segue riguardo al tempo in cui i negri avrebbero potuto ricevere anch’essi il sacerdozio: ‘Quando tutti gli altri figli di Adamo avranno avuto il privilegio di ricevere il Sacerdozio, e di entrare nel regno di Dio, e di essere redenti dai quattro venti della terra ed avranno avuto la loro risurrezione dai morti, allora sarà il tempo di rimuovere la maledizione da Caino e la sua posterità… egli è l’ultimo a partecipare alle gioie del regno di Dio’ (Journal of Discourses, vol. II, pag. 143). Anche in questo caso dunque i Mormoni sono andati contro un loro presidente.

[5] ‘E avevano la pelle di colorito scuro, secondo il marchio inflitto sui loro avi, che era una maledizione imposta loro a causa della loro trasgressione e della loro ribellione contro i loro fratelli…’ (Libro di Mormon, Alma 3:6). Questo marchio della maledizione risale a Caino perché i Mormoni dicono che quando Dio maledisse Caino lo rese di pelle nera. ‘Come risultato della sua ribellione, Caino fu maledetto con una pelle nera; egli divenne il padre dei negri’ (Bruce McConkie, op. cit., 1958, pag. 102).