La Massoneria smascherata – Indice > L’ombra della massoneria sulle Assemblee di Dio in Italia (ADI) > L’agire massonico > La manipolazione delle Sacre Scritture
La Massoneria nutre un forte disprezzo verso la Scrittura, e per farvi capire ciò voglio citarvi alcune parole di Albert Pike, quindi non di un massone qualsiasi, ma di un Sovrano Gran Commendatore del 33° del Rito Scozzese Antico ed Accettato, che è considerato Sommo Pontefice della Massoneria Universale, e queste parole sono tratte dal suo libro Morals and Dogma, che vi ricordo è considerato ‘la Bibbia dei massoni’. Ascoltate come Pike manipola le Scritture.
‘Nel 18° capitolo degli Atti degli Apostoli, leggiamo: “Ed un certo Ebreo di nome Apollo, Alessandrino per nascita, uomo eloquente, che conosceva la via del Signore, essendo un fervido spirito, parlò e insegnò diligentemente delle cose del Signore, conoscendo solo il Battesimo di Giovanni e cominciò a parlare arditamente nella sinagoga. Così Aquilla e Priscilla, quando l’ebbero udito, lo presero con loro e gli esposero con più precisione la via di Dio”. Tutto ciò nel testo originale greco, privo di simboli e allegorie, diventa: “Ed un certo Ebreo, di nome Apollo, uomo eloquente e di vasta cultura, venne ad Efeso. Aveva appreso dai misteri la vera dottrina concernente Dio ed essendo zelante ed entusiasta cultore di teologia la insegnò diligentemente, avendo ricevuto solo il battesimo di Giovanni. Non sapeva nulla del Cristianesimo, perchè aveva abitato ad Alessandria ed era proprio allora giunto ad Efeso. Era probabilmente un discepolo di Filone, e un Terapeuta’ (Morals and Dogma, Edizione italiana, Vol. 2, pag. 232).
Ora, le parole bibliche manipolate dal satanista Pike sono scritte così nella Bibbia: “Or un certo Giudeo, per nome Apollo, oriundo d’Alessandria, uomo eloquente e potente nelle Scritture, arrivò ad Efeso. Egli era stato ammaestrato nella via del Signore; ed essendo fervente di spirito, parlava e insegnava accuratamente le cose relative a Gesù, benché avesse conoscenza soltanto del battesimo di Giovanni. Egli cominciò pure a parlar francamente nella sinagoga. Ma Priscilla ed Aquila, uditolo, lo presero seco e gli esposero più appieno la via di Dio” (Atti 18:24-26).
Qualcuno si domanderà: ‘Perchè Pike le ha manipolate?’ Perchè lui vuole dimostrare tramite la Bibbia, una sua diabolica tesi, che è questa: ‘…. quella che ora è chiamata religione Cristiana era già conosciuta agli Antichi, nè fu mai necessario insegnarla dall’inizio della storia dell’uomo fino all’incarnazione di Cristo; solo da allora la vera religione, che era prima esistita, cominciò ad essere chiamata Cristiana come ai nostri tempi, ma non perchè fosse mancata in tempi precedenti, ma perchè in tempi posteriori aveva ricevuto questo nome’ (Ibid., pag. 232). E badate che Pike per religione Cristiana intende un miscuglio di menzogne, che lui ha attinto soprattutto dalla Kabala! Ma di esempi simili in cui dei massoni prendono delle parole della Bibbia e le manipolano per fargli dire quello che vogliono se ne potrebbero citare altri.
Nelle ADI c’è lo stesso spirito che indusse Pike a manipolare le Scritture, perchè anche loro fanno dire alla Bibbia cose che la Bibbia non dice, e questo per provare le loro menzogne che inculcano ai credenti. Ecco alcuni esempi di manipolazioni bibliche, cioè del pensiero biblico, che le ADI fanno per supportare il cosiddetto libero arbitrio:
Gesù fece di tutto fino alla fine per impedire a Giuda di tradirlo
Tutto quello che il popolo d’Israele e i Gentili fecero a Gesù avvenne affinchè si adempisse la Scrittura, e difatti viene detto che essi si radunarono contro Gesù per far tutte le cose che la mano di Dio e il Suo consiglio aveano innanzi determinato che avvenissero (cfr. Atti 4:28). E’ evidente quindi che anche Giuda tradì il Maestro perché così Dio aveva innanzi determinato (non è forse scritto: “Perfino l’uomo col quale vivevo in pace, nel quale confidavo, che mangiava il mio pane, ha alzato il calcagno contro a me” Salmo 41:9 e che Gesù disse: “Io non parlo di voi tutti; io so quelli che ho scelti; ma, perché sia adempita la Scrittura, colui che mangia il mio pane, ha levato contro di me il suo calcagno” Giovanni 13:18?), e andò in perdizione sempre perché così Dio aveva innanzi determinato perché Gesù disse al Padre: “Mentre io ero con loro, io li conservavo nel tuo nome; quelli che tu mi hai dati, li ho anche custoditi, e niuno di loro è perito, tranne il figliuol di perdizione, affinché la Scrittura fosse adempiuta” (Giovanni 17:12).
Ma le ADI arrivano a dire: ‘Qualcuno dirà: non era stato già deciso il suo tradimento e il suo suicidio? Come si può dar credito a questa teoria, conseguenza di una lettura superficiale della Scrittura, senza mettere in dubbio l’amore e l’imparzialità di Dio? Egli è l’Eterno, conosce ogni cosa, conosce la fine dal principio e ha permesso che i profeti descrivessero i particolari riguardanti Giuda, ma Dio non lo ha predestinato ad una fine così tragica. Se leggiamo attentamente i Vangeli, vediamo piuttosto come il Maestro divino abbia fatto di tutto per scuotere Giuda e dissuaderlo dall’atto tremendo che stava compiendo’ (‘Un solenne avvertimento’, del 21 Giugno, in ‘La Parola giorno per giorno’, Vol. II). Ma – diciamo noi -come avrebbe potuto Gesù cercare di distogliere Giuda dal fare quello che fece, senza in questo modo andare contro il determinato consiglio di Dio? Gesù sapeva che quelle cose dovevano accadere, perché così Dio aveva innanzi determinato, non poteva quindi cercare di evitare che accadessero. Come dunque Gesù non cercò di evitare il suo arresto, così non cercò di evitare neppure che Giuda lo tradisse e andasse in perdizione, affinchè la Scrittura fosse adempiuta.
Lidia aprì il proprio cuore al Signore
Luca ci dice molto chiaramente: “Perciò, salpando da Troas, tirammo diritto, verso Samotracia, e il giorno seguente verso Neapoli; e di là ci recammo a Filippi, che è città primaria di quella parte della Macedonia, ed è colonia romana; e dimorammo in quella città alcuni giorni. E nel giorno di sabato andammo fuor della porta, presso al fiume, dove supponevamo fosse un luogo d’orazione; e postici a sedere, parlavamo alle donne ch’eran quivi radunate. E una certa donna, di nome Lidia, negoziante di porpora, della città di Tiatiri, che temeva Dio, ci stava ad ascoltare; e il Signore le aprì il cuore, per renderla attenta alle cose dette da Paolo” (Atti 16:11-14).
Come potete vedere, queste parole scritte nel libro degli Atti fanno dipendere l’attenzione che un uomo mostra verso le cose relative al Regno di Dio e l’accettazione di esse, dalla volontà di Dio e non dalla volontà dell’uomo. E poi esse mostrano anche che non a tutti coloro che ascoltano il Vangelo viene dato di prestare attenzione ad esso e di accettarlo. Ma che hanno fatto le volpi? Hanno capovolto le cose. E difatti affermano: ‘Lidia aprì il proprio cuore al Signore’ (Risveglio Pentecostale, Settembre 2008, Numero 9 – Anno LXII, pag. 3). E così i credenti delle ADI leggono su Risveglio Pentecostale che fu Lidia ad aprire il suo cuore, e non il Signore ad aprire il cuore di Lidia!! Ma grazie a Dio i credenti possono leggere nella loro Bibbia la verità intorno alla conversione di Lidia, e quindi smascherare questa menzogna delle ADI.
Zaccheo invitò Gesù a casa sua
E’ scritto: “E Gesù essendo entrato in Gerico, attraversava la città. Ed ecco, un uomo, chiamato per nome Zaccheo, il quale era capo dei pubblicani ed era ricco, cercava di veder chi era Gesù, ma non poteva a motivo della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse innanzi, e montò sopra un sicomoro, per vederlo, perch’egli avea da passar per quella via. E come Gesù fu giunto in quel luogo, alzati gli occhi, gli disse: Zaccheo, scendi presto, perché oggi debbo albergare in casa tua. Ed egli s’affrettò a scendere e l’accolse con allegrezza. E veduto ciò, tutti mormoravano, dicendo: È andato ad albergare da un peccatore! Ma Zaccheo, presentatosi al Signore, gli disse: Ecco, Signore, la metà de’ miei beni la do ai poveri; e se ho frodato qualcuno di qualcosa gli rendo il quadruplo. E Gesù gli disse: Oggi la salvezza è entrata in questa casa, poiché anche questo è figliuolo d’Abramo: poiché il Figliuol dell’uomo è venuto per cercare e salvare ciò che era perito” (Luca 19:1-10). Non è abbastanza chiaro che Gesù si autoinvitò? Eppure le ADI hanno annullato anche questo, e tutto ciò naturalmente sempre per nascondere alla fratellanza che è il Signore che prende l’iniziativa e non l’uomo, che è il Signore che sceglie l’uomo e non viceversa. Le ADI infatti affermano che fu Zaccheo ad invitare Gesù; sul loro calendario del 2010 ‘La Parola Giorno per Giorno’ si legge alla data 17 Gennaio 2010 nella meditazione dal titolo ‘Gioiosi in Cristo’: ‘Quando Zaccheo il capo dei pubblicani di Gerico, uomo conosciuto per la sua avidità e disonestà, invitò Gesù a casa sua, sperimentando la grazia della giustificazione divina, provò una grande gioia: egli si affrettò a scendere e lo accolse con gioia’. Quello che è vero dunque è che Zaccheo accolse Gesù con allegrezza, ma non che Zaccheo invitò Gesù a casa sua.
A noi pare evidente che nelle ADI la verità viene manipolata volontariamente e con premeditazione, per far dire alla Bibbia quello che si vuole. Non si può parlare qui di persone che capiscono o interpretano male un passaggio della Bibbia, perchè i passi sono chiarissimi in questi casi, e quindi c’è proprio la volontà di manipolare il pensiero di Dio. E che ci sia questo spirito diabolico nelle ADI che tende a manipolare le parole e il pensiero altrui per un proprio vantaggio personale, lo abbiamo ampiamente dimostrato a suo tempo nel caso dei libri di Charles Spurgeon, del libro Dottrine della Bibbia di Myer Pearlman, e del Nuovo Commentario Biblico Illustrato di Merrill F. Unger, tutti libri pubblicati da ADI-Media, e tutti MANIPOLATI, per cui il pensiero degli autori di questi libri è stato stravolto.