La Massoneria smascherata – Indice > Influenze e somiglianze massoniche nelle Chiese > Viene predicata la salvezza per opere
Quanto sto per dire adesso è strettamente collegato a quanto detto poco fa. Come abbiamo visto prima, la Massoneria proclama un altro vangelo, che si basa sulla giustizia dell’uomo anziché sulla giustizia di Dio che viene dalla fede in Cristo Gesù, e questo perchè siccome la Massoneria rigetta l’espiazione compiuta da Cristo di conseguenza deve rigettare che la vita eterna si ottiene solo credendo in Gesù. Le cose dunque sono inscindibili.
In seno alle Chiese Evangeliche si fanno sempre più numerosi – a causa dell’opera diabolica dei massoni che vi sono presenti e che occupano spesso i pulpiti o posti molto importanti – coloro che predicano un vangelo diverso da quello che è presente nella Bibbia, che non è che un altro vangelo in quanto sostiene che alla fin fine non è indispensabile ravvedersi e credere in Gesù Cristo per entrare in paradiso, in quanto ci si può entrare anche facendo opere giuste e quindi ci saranno persone che pur non avendo sentito parlare di Cristo Gesù o pur non avendo creduto in Lui dopo averne sentito parlare andranno lo stesso in cielo perchè durante la loro vita si sono sforzati di fare il bene e di vivere una vita giusta: erano delle persone buone o religiose e quindi saranno in cielo. Quindi in cielo vanno anche coloro che non si sono ravveduti e non hanno creduto in Gesù Cristo, perchè alla fine Dio nella sua misericordia li accoglierà in gloria. Gli uomini dunque si possono salvare da loro stessi, senza Cristo! Basta considerare quello che viene insegnato e accettato da molti in seno al Consiglio Mondiale delle Chiese per rendersi conto di questo. E di conseguenza la predicazione che viene rivolta agli uomini non è quella che dovrebbe essere, perchè è priva dell’ordine di ravvedersi, come anche di quello di credere in Gesù Cristo, e dell’avvertimento che se non si ravvederanno e non crederanno nella morte espiatoria e nella resurrezione di Cristo se ne andranno nel fuoco del soggiorno dei morti in attesa del giudizio del gran giorno quando saranno giudicati e condannati al tormento eterno nello stagno ardente di fuoco e di zolfo. D’altronde, se basta essere delle ‘brave persone’ per andare in cielo, non c’è bisogno di dire loro tali cose. E così i locali di culto di queste Chiese sono pieni di persone che hanno solo l’apparenza di Cristiani, in quanto non lo sono mai diventati essendo ancora morti nei loro falli e nelle loro trasgressioni. E poi, in ragione di questa idea, questi pastori cercano di unire i Cristiani con i Mussulmani, i Buddisti, gli Induisti, e così via, attraverso delle opere buone per la causa della pace nel mondo. Sono i cosiddetti promotori del cosiddetto ‘vangelo sociale’ che unisce le religioni del mondo per la causa della pace, che ormai si sono insinuati dappertutto, anche nelle Chiese Pentecostali. Il loro motto è ‘bisogna unirsi e non dividersi’ e quindi non si possono offendere quelli che non sono Cristiani dicendo loro che sono perduti e che andranno all’inferno se non si ravvederanno e crederanno in Gesù.
La Scrittura è estremamente chiara a tale riguardo. L’uomo è salvato per grazia mediante la fede in Cristo Gesù, secondo che è scritto: “Poiché gli è per grazia che voi siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non vien da voi; è il dono di Dio” (Efesini 2:8), ed anche: “E in nessun altro è la salvezza; poiché non v’è sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad esser salvati” (Atti 4:12). E quindi non c’è alcuna possibilità di salvezza per gli uomini fuori da Cristo. Non importa dunque quanto il peccatore si sforzerà di essere buono o quante opere giuste farà, egli quando morirà non potrà entrare nel regno dei cieli ma scenderà nel soggiorno dei morti, nei tormenti. La salvezza non è in virtù d’opere, affinché nessuno si glori (Efesini 2:9). E poi se la salvezza si potesse ottenere mediante opere buone, la grazia sarebbe annullata e Cristo sarebbe dunque morto inutilmente (Galati 2:21).
E’ indispensabile dunque predicare a tutti gli uomini, non importa che religione essi professano, il Vangelo di Dio che afferma “che Cristo è morto per i nostri peccati, secondo le Scritture; che fu seppellito; che risuscitò il terzo giorno, secondo le Scritture” (1 Corinzi 15:3-4) e che apparve a molti dopo la sua resurrezione, perchè questo messaggio è la potenza di Dio per la salvezza di ognuno che crede. Questo messaggio ovviamente divide e non unisce, ma questo è quello che ha sempre fatto sin dai giorni degli apostoli che lo annunciavano e che continuerà a fare, perchè Colui del quale il Vangelo annunzia la morte e la resurrezione non è venuto per unire gli uomini, ma per dividere gli uomini come lui stesso ebbe a dire un giorno (Matteo 10:34-36).
Rigettate dunque il cosiddetto ‘vangelo sociale’ che non fa altro che portare i Cristiani a violare il comandamento di non mettersi con gli infedeli, e ad illudere i peccatori aiutandoli ad andare in perdizione. E guardatevi da quelli che lo promuovono: sono dei serpenti.