La dottrina su Gesù Cristo

Il New Age – Indice  >  La dottrina su Gesù Cristo

Quelli che sono stati definiti i figli dell’Acquario, (nient’altro che un soprannome dei figli del diavolo) – rifacendo­si alla Bailey – parlano del ritorno del Cristo che però – come già visto – non è l’uomo Gesù, il Figlio di Dio, di cui parla la Scrittura e di cui noi aspettiamo la gloriosa apparizione dal cielo. Il Cristo di cui essi aspettano la venuta infatti è il Maitreya del buddismo, l’ultimo e il più grande degli Avatar. La ragione per cui il tanto atteso Cristo non è Gesù è perché per loro c’è una netta differenza tra Gesù e il Cristo. Vediamo di spiegare un po’ per sommi capi quello che essi dicono. Gesù sarebbe stato un grande iniziato: tra i dodici anni e i trenta anni, cioè durante il periodo di tempo della sua vita di cui la Scrittura non fornisce particolari, sarebbe stato in India ad apprendere la saggezza orientale e sarebbe diventato un mae­stro yogi! Avrebbe poi insegnato ai suoi discepoli una sapienza segreta (la gnosi) che attestava loro che essi erano divini!! Il Cristo (cosmico) invece per loro sarebbe disceso in Gesù di Nazaret – come è disceso anche in Buddha e Krishna -, e questo avvenne al suo battesimo al Giordano; e lo avrebbe lasciato prima della sua morte in croce; quindi questo Cristo cosmico di cui parlano non è altro che un’entità cosmica e non Gesù uomo (ci troviamo davanti dunque alla vecchia dottrina degli gnostici dei primi secoli dopo Cristo). E per quanto riguarda la risurrezione di Gesù Cristo e la sua ascensione? Esse vengono interpretate simbolicamente come libera­zione delle ‘energie cristiche’ per creare nuovi cieli e nuova terra!! Un’altra ragione per cui il Cristo di cui parla il New Age non è il Cristo che noi conosciamo è perché viene detto che il Cristo è la scintilla divina cosmica che ogni uomo possiede dentro di sè che egli deve realizzare per diventare un cristo. David Spangler per esempio afferma che ‘il Cristo è quella vita, quell’amore, quell’intelligenza, quella potenza energetica che mantiene la creazione in esistenza (..) Esso è dentro ciascuno di noi’.[1] Appli­cando questa dottrina a Gesù i New Agers dicono che Gesù ha realizzato il Cristo in modo eminente; ma questo non fa di lui il solo Cristo, appunto perché ognuno di noi è un potenziale cristo. Basta realizzare di esserlo per diventarlo! Solitamente per sostenere questa dottrina del cristo in ciascun uomo gli autori del New Age prendono le parole di Paolo ai Colossesi: “Cristo in voi, speranza della gloria”.[2] Si evince dunque chiaramente dai loro discorsi che per loro Gesù non è il Cristo.

Confutiamo ora questa eresia di perdizione. Avanti che il mondo fosse, anzi ab eterno, la Parola era con Dio e la Parola era Dio. E quando Dio creò tutte le cose, esse furono fatte tramite di lei.[3] Quando poi giunse la pienezza dei tempi, quella stessa Parola che era con Dio fu fatta carne[4] “divenendo simile agli uomini”.[5] Questo avvenne per opera dello Spirito Santo; Egli infatti generò nel seno di una donna vergine di Nazaret, in Galilea, un fanciullo a cui fu posto nome Gesù.[6] Questo bambino era il Cristo di Dio perché quando l’angelo del Signore apparve ai pastori di Betleem per annunziargli la sua nascita disse loro: “Oggi, nella città di Davide, v’è nato un salvatore, che è Cristo, il Signore”,[7] e perché lo Spirito Santo aveva detto a Simeone che egli non sarebbe morto prima d’avere veduto il Cristo del Signore, il che avvenne perché egli vide il bambino Gesù e lo prese nelle sue braccia quando i suoi genitori lo portarono nel tempio per adempiere a suo riguardo le prescri­zioni della legge.[8] Egli fu allevato dai suoi genitori in Nazaret; e sin dalla sua fanciullezza era ripieno di sapienza tanto che a dodici anni nel tempio di Gerusalemme la Scrittura dice che “tutti quelli che l’udivano stupivano del suo senno e delle sue risposte”.[9] Tra i dodici e i trenta anni quantunque non ci vengono dati particolari sulla sua vita (cioè non sono registrati altri fatti precisi della sua vita oltre quello del tempio) ci viene detto che egli “cresceva e si fortificava, essendo ripieno di sapienza”,[10] ed anche che egli “cresceva in sapienza e in statura, e in grazia dinanzi a Dio e agli uomini”.[11] E’ da escludersi quindi nella maniera più categorica che egli abbia intrapreso dei viaggi in India (o in qualche altro luogo) per apprendere la sapienza di quel luogo e diventare un maestro yogi. Gesù non aveva affatto bisogno di recarsi presso qualche cosiddetto maestro dell’Oriente ad imparare qualche cosa da lui, perché fu l’Iddio e Padre suo direttamente a farlo cre­scere in sapienza ed a riempirlo di sapienza. Ma di una sapienza non di questo secolo o dei principi di questo secolo ma, come la chiama Paolo, della “sapienza di Dio misteriosa ed occulta che Dio aveva innanzi i secoli predestinata a nostra gloria”.[12] E poi, noi diciamo: Quale sapienza c’era in India? Quella forse che dice che l’uomo dopo morto si va a rein­carnare in una mucca o in un altro essere umano? O quella forse che dice che l’uomo è di natura divina al suo interno? Ma questa è follia altro che sapienza, Paolo dice infatti che “la sapienza di questo mondo è pazzia presso Dio”.[13] Gesù quindi non poteva sentire la necessità di recarsi in India ad imparare la follia. Quando poi Gesù giunse all’età di circa trenta anni, si recò al Giordano per farsi battezzare da Giovanni,[14] il messaggero di Dio mandato dinanzi a lui a preparargli la via.[15] Dopo essere stato battezza­to si aprirono i cieli e lo Spirito Santo scese su di lui in forma corporea a guisa di colomba.[16] In quel momento egli fu unto di Spirito Santo e di potenza; e dopo essere stato condotto nel deserto per essere tentato dal diavolo,[17] cominciò a predicare ed insegnare per tutto il paese dei Giudei, a guarire gli infermi, e a cacciare i demoni.[18] Quando insegnava lo faceva con autorità tanto che “le turbe stupivano del suo insegnamento, perché egli le ammaestrava come avendo autorità, e non come i loro scribi”,[19] e sempre con autorità sgridava i demoni tanto che le persone dicevano: “Egli comanda con autorità e potenza agli spiriti immondi, ed essi escono”,[20] e guariva gli infermi infatti le turbe quando videro quel paralitico alzarsi all’ordine di Gesù glorificavano Iddio che aveva data cotale autorità agli uomini.[21] Egli mutò pure l’acqua in vino,[22] camminò sulle acque,[23] placò una tempesta in mare,[24] sfamò delle folle con pochi pani e pochi pesci.[25] Fece solo del bene, e molto pure, ma i capi sacerdoti e gli scribi presolo, lo dettero in mano di Pilato, il governatore della Giudea, e chiesero che fosse crocifisso. E Pilato acconsentì alle loro richieste e lo fece crocifiggere.[26] Tutto ciò affinché si adempissero le Scritture secondo le quali egli doveva morire trafitto per i nostri pecca­ti.[27] Ma il terzo giorno egli risuscitò dai morti, e si fece vedere da molti.[28] (La sua resurrezione è avvenuta per la nostra giustificazione[29]). Dopodiché egli fu assunto in cielo, alla destra di Dio,[30] e da là, al tempo fissato da Dio, ritornerà sulle nuvole del cielo con gloria e potenza per prendere con sè i suoi eletti che stanno ai quattro canti della terra.[31] Quindi, il Cristo non è un’entità cosmica che sarebbe discesa periodicamente su diversi uomini, fra cui anche Gesù, e neppure un qualche cosa che ogni uomo possiede dentro di sè che può realizzare, ma un uomo che si chiama Gesù di Nazaret, il Figlio di Dio, Dio benedetto in eterno. Vogliamo confer­marlo ulteriormente questo con alcune Scritture.

– Gesù, quando la donna samaritana gli disse che quando sarebbe venuto il Messia (che è chiamato Cristo) avrebbe annunziato loro ogni cosa, le disse: “Io che ti parlo, son desso”.[32]

– Pietro, quando Gesù domandò ai suoi discepoli chi egli era per loro, disse a Gesù: “Tu sei il Cristo, il Figliuol dell’Iddio vivente. E Gesù, replicando, gli disse: Tu sei beato, o Simone, figliuol di Giona, perché non la carne e il sangue t’hanno rive­lato questo, ma il Padre mio che è nei cieli”;[33] in Luca è scritto che Pietro gli disse che era “Il Cristo di Dio”.[34]

– Sempre Pietro, il giorno che guarì lo zoppo al tempio, disse ai Giudei; “Ravvedetevi dunque e convertitevi, onde i vostri peccati siano cancellati, affinché vengano dalla presenza del Signore dei tempi di refrigerio e ch’Egli vi mandi il Cristo che v’è stato destina­to, cioè Gesù, che il cielo deve tenere accolto fino ai tempi della restaurazione di tutte le cose”.[35]

– Paolo nella sinagoga di Tessalonica si mise a spiegare con le Scritture che “era stato necessario che il Cristo soffrisse e risuscitasse dai morti; e il Cristo, egli diceva, è quel Gesù che io v’annunzio”.[36]

Ecco dunque dimostrato che Gesù il Nazareno, uomo che Dio ha accreditato fra i Giudei mediante opere potenti, segni e prodigi che Egli fece tramite lui, è il Cristo di cui hanno parlato Mosè nella legge e i profeti, ed è lui e solo lui il Cristo che deve ritornare sulla terra. Il Cristo dunque – ci ripetiamo, ma rite­niamo opportuno farlo – non è un’energia cosmica – come dicono i figli dell’acquario – che sarebbe discesa in Gesù, o che Gesù avrebbe portato o realizzato in maniera eminente, ma Gesù stesso. Gesù e il Cristo sono lo stesso essere umano e divino nello stesso tempo. A lui sia la gloria ora e in eterno. Amen.

Per quanto riguarda poi le parole di Paolo prese dai New Agers per sostenere che Cristo è in ciascun uomo diciamo innanzi tutto che Paolo le rivolse ai santi di Colosse (ma si riferiscono naturalmente a tutti i santi di ogni luogo e tempo) e perciò a degli uomini e delle donne che avevano sperimentato la nuova nascita e non a tutto il genere umano; e poi che il fatto che Cristo dimora in noi non significa che noi siamo individualmente un cristo perché il Cristo rimane sempre Gesù il quale sta alla destra di Dio e mediante la fede in ciascun credente. Ogni credente è un membro del corpo di Cristo ma non è Cristo.

Fratelli vi ricordo infine che disconoscere che Gesù è il Cristo è una caratteristica dell’anticristo difatti Giovanni dice: “Chi è il mendace se non colui che nega che Gesù è il Cristo? Esso è l’anticristo, che nega il Padre e il Figliuolo”.[37] E dato che sappiamo che mentre l’anticristo deve venire lo spirito dell’anticristo è già nel mondo non ci si deve meravigliare più di tanto nel vedere queste anime che sono sotto la potestà del diavolo negare che Gesù è il Cristo. In effetti i New Agers sono tanti anticristi che propagandando questa eresia di perdizione nel mondo stanno preparando il terreno all’anticristo (che deve venire prima della venuta di Gesù) il quale anche lui a sua volta negherà che Gesù è il Cristo.

Ma allora viene da domandarsi a questo punto: se il New Age nega che Gesù è il Cristo, ma parla del ritorno di Cristo, chi è questo loro tanto atteso cristo, o Istruttore mondiale che risolverà i problemi del mondo? Certamente, sarà un anti­cristo. Può essere l’anticristo che deve venire, di cui parlano sia Giovanni che Paolo? Non possiamo dirlo con certezza, ma questo non ha molta importanza dato che quando l’anticristo si manifesterà i credenti lo riconosceranno subito da come parlerà ed agirà; certo è che lo spirito che anima questi del New Age è chiaramente lo spirito dell’anticristo che è già nel mondo, e certo è pure che Dio sta preparando mediante il New Age la venuta dell’empio, del figliuol della perdizione che dovrà fare la sua comparsa prima che Gesù appaia dal cielo al suo ritorno e che in quel giorno sarà distrutto dal Signore col soffio della sua bocca e con l’apparizione della sua venuta.[38]

 


[1] David Spangler, Reflections on the Christ (Riflessioni sul Cristo), Scotland Findhorn 1978, pag. 14

[2] Col. 1:27

[3] Cfr. Giov. 1:1-3; Ebr. 11:3; Sal. 33:6

[4] Giov. 1:14

[5] Fil. 2:7

[6] Matt. 1:18,20,21

[7] Luca 2:11

[8] Cfr. Luca 2:25-32

[9] Luca 2:47

[10] Luca 2:40

[11] Luca 2:52

[12] 1 Cor. 2:7

[13] 1 Cor. 3:19

[14] Cfr. Matt. 3:13

[15] Cfr. Giov. 1:6; Matt. 11:10

[16] Cfr. Matt. 3:16

[17] Cfr. Matt. 4:1

[18] Cfr. Luca 4:14,15; Matt. 4:23-25

[19] Matt. 7:28,29

[20] Luca 4:36

[21] Cfr. Matt. 9:8

[22] Cfr. Giov. 2:1-11

[23] Cfr. Matt. 14:24-33

[24] Cfr. Matt. 8:23-27

[25] Cfr. Matt. 14:15-21; 15:32-38

[26] Cfr. Luca 23:1-49

[27] Cfr. Is. 53:5

[28] Cfr. 1 Cor. 15:4-9; Luca 24:1-49

[29] Cfr. Rom. 4:25

[30] Cfr. Mar. 16:19; Ebr. 1:3; Luca 24:50,51; Atti 1:9

[31] Cfr. Matt. 24:30,31

[32] Giov. 4:26

[33] Matt. 16:16,17

[34] Luca 9:20

[35] Atti 3:19-21

[36] Atti 17:3

[37] 1 Giov. 2:22

[38] Cfr. 2 Tess. 2:1-8