Il ritorno di Cristo e il Millennio

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La dottrina avventista

Poco prima del ritorno di Cristo, mentre avrà luogo la battaglia di Har-Maghedon, risorgeranno coloro che sono morti nella fede del messaggio del terzo angelo e coloro che condannarono e trafissero Gesù, i quali assisteranno al suo ritorno. Quando poi Cristo tornerà coloro che non hanno osservato il sabato saranno coperti di vergogna e condannati, e i risorti e i santi viventi che verranno mutati regneranno in cielo con Cristo per mille anni, mentre sulla terra desolata Satana andrà vagando portando i peccati di tutti.

Gli Avventisti credono nel secondo avvento di Cristo; essi credo­no che esso sarà visibile, personale e glorioso e che con esso inizierà il millennio. A differenza di Miller, che stabilì l’anno esatto del ritorno di Cristo e da cui essi traggono le loro origini, gli Avventisti di oggi, benché credono che il ritorno di Cristo sia imminente, non stabiliscono date: ‘Noi crediamo che il ritorno del nostro Signore è imminente, a un tempo che è vicino ma non svelato’.[1]

La battaglia di Harmaghedon.

Poco prima del ritorno in gloria di Cristo ci sarà la battaglia di Har-Maghedon. Essa sarà un conflitto politico-militare mondiale tra le nazioni. ‘La sorda rivolta contro Dio e il disprezzo dell’uomo per il suo simile che da millenni si traduce in violenza, guerra e distruzione ad Harmaghedon assumeranno un parossismo catastrofico: tutte le nazioni saranno coinvolte e per l’ultima volta. Sarà il disastro totale, definitivo, conseguenza logica del rifiuto di Dio e della sua Legge’.[2] Sarà anche un conflitto religioso tra le chiese apostate e il rimanente fedele. ‘Harmaghedon avrà un risvolto religioso non solo perché saranno forze spirituali a scatenarsi (Dragone, Bestia e Falso profeta), ma perché queste stesse forze si scaglieranno contro la chiesa del rimanente ‘colpevole’ di resistenza decisa all’ultima, colossale seduzione satanica. La chiesa fedele dovrà patire la finale, rabbiosa persecuzione’.[3] Ed infine sarà anche un conflitto tra le forze celesti e quelle terrestri, perché gli eserciti celesti (capeggiati da Cristo) sconfiggeranno quelli terrestri. La battaglia di Harmaghedon sarà dunque interrotta e avrà fine con l’apparizione dal cielo di Cristo. Da ciò che dice Hans K. LaRondelle, noto professore della Andrews University, si evince che Harmaghedon non deve intendersi letteralmente come una posizione geografica specifica sulla terra di Palestina. Egli dice infatti: ‘Sia Meghiddo che Sion sono luoghi simbolici (…) un Monte Meghiddo letterale non è mai menzionato nell’A.T. e non esiste affatto (…) il Monte Meghiddo deve essere definito, negli stessi termini, come il luogo della maledizione e della rovina dell’Anticristo’.[4] Questo è il motivo per cui il prosciugamento del fiume Eufrate di Apocalisse 16:12 è considerato dagli Avventisti simbolicamente.

Le risurrezioni speciali.

Ma poco prima del ritorno di Cristo dal cielo ci sarà la risurrezione di alcuni giusti e di alcuni ingiusti (insomma delle risurrezioni speciali), i quali avranno il privilegio di assistere al ritorno di Cristo. Questo è attestato da Ellen G. White in questi termini: ‘Le tombe si aprono e molti di coloro che dormono nella polvere della terra si risveglieranno: gli uni per la vita eterna, gli altri per l’obbrobrio, per una eterna infamia” Daniele 12:2. Tutti coloro che sono morti nella fede del messaggio del terzo angelo escono dai sepolcri glorificati e odono il patto di pace di Dio concluso con chi ha osservato la sua legge. Anche quelli che lo trafissero Apocalisse 1:7, coloro che disprezzarono e derisero l’agonia mortale di Cristo e i più violenti oppositori della sua verità e del suo popolo, risusciteranno per contemplare la sua gloria e l’onore conferito ai fedeli e agli ubbidienti’.[5] In altre parole, coloro che hanno dato retta al messaggio del terzo angelo (cfr. Ap. 14:9-11) predicato dal 1846 circa in poi avranno il privilegio di risuscitare poco prima del ritor­no di Cristo, prima di tutti i giusti,[6] per potere contemplare il ritorno di Cristo.[7] Per quanto riguarda invece gli ingiusti che parteciperanno a questa risurrezione ‘speciale’, essi sono coloro che furono responsabili della condanna e della croci­fissione di Cristo.[8]

Il terrore da cui saranno presi i trasgressori del sabato.

Sempre poco prima del ritorno di Cristo avverrà qualcosa che fa capire quanto l’inosservanza del sabato per gli Avventisti meni in perdizione. Ecco le parole della White: ‘Poi, stagliata contro lo sfondo del firmamento, appare una mano che regge due tavole di pietra piegate insieme (…) La mano apre le due tavole, e su di esse si vedono i precetti del Decalogo scritti come con una penna di fuoco. Le parole sono talmente chiare che tutti le possono leggere (…) E’ impossibile descrivere l’orrore e la disperazione di coloro che hanno calpestato le esigenze divine (…) hanno anche cercato di costringere il popolo di Dio a profanare il suo sabato. Ora essi sono condannati proprio da quella legge che hanno disprezzato. Con paurosa chiarezza, si rendono conto di esser inescusabili (…) I nemici della legge di Dio, dai ministri ai più oscuri infedeli, hanno ora un nuovo concetto della verità e del dovere. Troppo tardi, però, si accorgono che il sabato del quarto comandamento è il suggello dell’Iddio vivente. Troppo tardi scorgono la natura del loro falso giorno di riposo e vedono i fondamenti di sabbia sui quali hanno edificato. Si rendono conto di aver lottato contro Dio. Conduttori religiosi, hanno portato le anime alla perdizione pur dicendo di guidarle verso le porte del paradiso’.[9] E’ chiara dunque la cosa; al ritorno di Cristo coloro che non avranno insegnato ad osservare il sabato saranno condannati assieme a coloro che li hanno seguiti. Notate che la White chiama il sabato il suggello dell’Iddio vivente e perciò chi non avrà questo suggello non scamperà all’ira di Dio, e dice che conduttori religiosi hanno lottato contro Dio e condotto tante anime in perdizione per non avere insegnato ad osservare il sabato: quindi saranno distrutti assieme a tutti gli empi, nessuna pietà per loro, hanno trasgredito il quarto comandamento del decalogo, il più grande e glorioso comandamento divino!! (Qui veramente si capisce che per gli Avventisti per scampare all’ira di Dio non è sufficiente avere creduto in Cristo perché se manca l’osservanza del sabato ciò che aspetta il credente è la condanna e non la salvezza! Giudicate da voi stessi fratelli quello che ha detto la White).

La distruzione degli empi e l’incatenamento di Satana al ritorno di Cristo.

Quando Cristo tornerà dal cielo,[10] i peccatori saranno presi dal terrore e saranno distrutti mediante il fuoco fiammeggiante nel quale apparirà e la spada che gli esce dalla bocca. ‘La ‘bestia’ e ‘il falso profeta’ simboli dell’organizzata apostasia in precedenti visioni della Rivelazione, che sono accusati di sedurre gli uomini malvagi dentro una continua ribellione contro Dio (into continued rebellion against God), sono descritti come gettati vivi in un lago di fuoco (…) e Rivelazione 19 conclude la descrizione della totale distruzione dei malvagi con le parole: E il rimanente [i peccatori che rimangono] fu ucciso con la spada che usciva dalla bocca di colui che cavalcava il cavallo; e tutti gli uccelli si satollarono delle loro carni…’.[11] In altre parole, coloro che tra i malvagi non periranno nella battaglia di Harmaghedon (in cui ci sarà un massacro senza precedenti) saranno distrutti dall’apparizione di Cristo. ‘L’evento seguente descritto nel libro della Rivelazione (capitolo 20:1-3) è il legamento di Satana con una grossa catena, sotto la figura del dragone, affinché egli non possa sedurre le nazioni per un migliaio di anni. Dato che questa è una scena simbolica, non è necessario supporre che sia la catena o l’abisso sia lette­rale (…) La terra è in completa desolazione, con corpi morti dap­pertutto. E’ solo necessario quindi capire dai simboli che Satana è consegnato per divino decreto alla terra, là per un migliaio di anni a riflettere sui risultati della sua ribellione contro Dio’.[12] Tutto ciò si collega con la dottrina avventista che dice che come il capro destinato ad Azazel, che doveva essere caricato (per mezzo del sommo sacerdote) delle iniquità di Israele il giorno dell’espiazione e mandato nel deserto (tutto ciò è de­scritto nel Levitico), è Satana, così quando Cristo, Sommo Sacer­dote, uscirà dal Luogo Santissimo poserà su Satana tutti i pecca­ti del mondo e lo confinerà sulla terra desolata per mille anni. Questo è quello che avverrà ai peccatori ancora viventi e al diavolo quando Gesù tornerà dal cielo.

La risurrezione generale dei giusti dopo il ritorno di Cristo.

Dopo che Cristo sarà tornato, contemplato nel suo ritorno solo da alcuni dei giusti risorti (e da alcuni ingiusti risorti), e Satana sarà stato ‘legato’, risusciteranno anche tutti i veri credenti morti prima del 1846,[13] e tutti coloro morti nel Signore dopo il 1846 che non sentirono mai e non si convinsero mai della verità rivelata per mezzo del messaggio del terzo angelo.[14] Per quanto riguarda i credenti che saranno ancora in vita essi saran­no trasformati e glorificati e rapiti sulle nuvole a incontrare Cristo nell’aria, dopodiché saranno portati in paradiso, nella nuova Gerusalemme.[15]

Il millennio, il giudizio degli empi e la loro distruzione.

Inizierà allora il millennio: ‘Durante i mille anni la terra è deserta e ritorna nel caos. Satana e i suoi angeli sono legati da una catena di circostanze e indotti alla più assoluta inazione. Durante questo periodo i salvati regneranno con Cristo su nel cielo e non sulla terra[16] e, sotto la direzione di Cristo re e giudice, parteciperanno al giudizio degli empi e degli angeli caduti (…) Gli empi saranno giudicati secondo le loro opere e la norma, cioè la legge di Dio che è servita per la grande inchiesta, servirà anche per il giudizio degli empi. La sentenza che fissa la pena dei singoli terrà conto delle respon­sabilità, delle colpe, poiché tutto viene misurato secondo la luce avuta e i doni ricevuti (…) La sentenza sarà giusta e la pena proporzionata al grado di colpevolezza. Tutti gli empi, però, sono votati alla finale e definitiva distruzione. Alcuni la subiranno senza soffrire, mentre altri dovranno espiare numerose colpe’.[17] La sentenza del giudizio compiuto durante i mille anni da Cristo e i redenti sarà eseguita alla fine del millennio ed è preparata da questi tre avvenimenti: ‘I. Cristo, i suoi angeli e la moltitudine dei redenti scendono dal cielo con la nuova Gerusalemme (…) II. Tutti gli empi, sia quelli che sono morti nel corso dei secoli, sia quelli che sono stati distrutti dal fuoco all’avvento di Cristo, all’inizio dei mille anni, risuscitano per subire il castigo decretato per loro (…) III. Satana è sciolto, cioè la risurrezione degli empi lo strappa al suo isolamento e gli fa ritrovare numero­si sudditi sui quali può di nuovo esercitare la propria autorità. Egli li spinge alla guerra contro la nuova Gerusalemme e i suoi abitanti. Nel momento tragico in cui gli empi, condotti da Sata­na, investono la nuova Gerusalemme, Dio interviene e, dopo averli accusati della loro colpevolezza, lascia che subiscano la senten­za pronunciata contro di loro. Essi sono distrutti, dopo avere più o meno sofferto secondo il grado della loro colpa. Satana, a sua volta, è anch’egli distrutto. Il male non c’è più e la morte è annientata’.[18]

Come potete vedere gli Avventisti insegnano che durante il millennio in cielo gli eletti in collaborazione con Gesù compiranno un giudizio investigativo nei confronti dei peccatori, giudizio che stabilirà quanto devono soffrire i peccatori tra la loro risurrezione (che avverrà alla fine del millennio) e il loro annichilimento. Poi insegnano che alla fine del millennio Cristo, i suoi angeli e tutti i santi scenderanno sulla terra assieme alla Nuova Gerusalemme. Allora saranno risuscitati i peccatori e Satana sarà ‘slegato’. Il diavolo allora sedurrà la moltitudine dei malvagi appena risuscitati e con loro attaccherà il campo dei santi. Ma dal cielo scenderà il fuoco che annienterà sia lui che tutti coloro che lo hanno seguito.

 


[1] Ibid., pag. 463

[2] Dizionario di dottrine bibliche, pag. 208

[3] Ibid., pag. 208

[4] Hans K. LaRondelle, ‘L’etimologia di Har-magedon (Apocalisse 16:16)’, in Adventus, n° 4, 1991, pag. 42,43

[5] E. G. White, Il gran conflitto, pag. 463. Questa dottrina è confermata sulla Scuola del Sabato in questi termini: ‘Ci sarà una limitata risurrezione di alcuni empi e di alcuni giusti prima del secondo avvento di Cristo’ (Scuola del Sabato, 2/89, pag. 115).

[6] In effetti però occorre dire che questi giusti non sono i primi giusti a sperimentare la risurrezione perché secondo gli Avventisti quei santi che risuscitarono alla morte di Gesù risuscitarono con un corpo immortale. Ecco cosa ha affermato la White: ‘Durante il suo ministero Gesù aveva chiamato dei morti alla vita. Aveva risuscitato il figlio della vedova di Nain, la figlia di un rettore e Lazzaro. Ma quei risorti non erano stati rivestiti di immortalità. Essi restarono, dopo essere ritornati in vita, sempre soggetti alla morte; mentre coloro che uscirono dalla tomba al momento della risurrezione di Cristo, ne uscirono per la vita eterna. Ascesero al cielo con lui, come trofei della sua vittoria sulla morte e sul sepolcro, non più prigionieri di Satana, ma redenti di Cristo. Gesù li aveva strappati alla tomba come primizie della sua potenza, per essere sempre con lui, senza più morte né dolore’ (Ellen G. White, La speranza dell’uomo, pag. 561). Anche Mosè – per la White – in quel giorno non risusciterà essendo stato risuscitato da Dio poco tempo dopo che morì (cfr. Ellen White, La speranza dell’uomo, pag. 300 e Conquistatori di pace, pag. 378-379). Ma questo non si può accettare perché Paolo dice ai Corinzi: “Poiché, come tutti muoiono in Adamo, così anche in Cristo saran tutti vivificati; ma ciascuno nel suo proprio ordine: Cristo, la primizia; poi quelli che son di Cristo, alla sua venuta…” (1 Cor. 15:22-23). Notate che coloro che sono di Cristo saranno vivificati alla sua venuta; dunque tutti i giusti risorgeranno alla venuta di Cristo. Quei santi che risuscitarono quando Cristo morì, videro dunque di nuovo la morte per risorgere quando Cristo tornerà dal cielo. Di Mosè va detto che il suo corpo è rimasto nella tomba e aspetta anch’esso di risuscitare alla venuta di Cristo.

[7] Ricordiamo che il punto cardine del messaggio del terzo angelo è l’osservanza del sabato che cominciò ad essere predicata dagli Avventisti un secolo e mezzo fa circa, quindi appare evi­dente che coloro che sono morti nella fede di questo messaggio sono appunto gli Avventisti del settimo giorno morti dal 1846 in poi e coloro che hanno accettato questo messaggio.

[8] Ci saranno quindi il sommo sacerdote, Erode, coloro che intrecciarono una corona di spine e gliela posero sul capo, che lo schernirono, gli sputarono addosso, e coloro che gli conficcarono i chiodi nelle mani e nei piedi e coloro che mentre era sulla croce lo schernirono (cfr. Ellen G. White, Il gran conflitto, pag. 467-468). Siccome però quando Cristo apparirà verranno distrutti tutti i peccatori, riteniamo di poter dire che coloro che condannarono Gesù risusciteranno due volte; una volta poco prima del ritorno di Cristo, e un’altra volta alla fine del millennio. Dunque costoro sperimenteranno due risurrezioni.

[9] Ellen G. White, Il gran conflitto, pag. 464,465

[10] La White ci fa sapere persino qual è il segno della sua venuta in questi termini: ‘Presto appare verso oriente una piccola nuvola nera, grande come la mano di un uomo. E’ la nube che circonda il Salvatore e che, a distanza, sembra avvolta dalle tenebre. Il popolo di Dio sa che questo è il segno della venuta del Figliuol dell’uomo’ (Ellen G. White, Il gran conflitto, pag. 466).

[11] Questions on Doctrine, pag. 491,492

[12] Ibid., pag. 492

[13] Del risorto Adamo la White dice: ‘Adamo, che è in mezzo alla folla dei risuscitati, si distingue per la sua altezza e per il suo portamento maestoso. Di statura leggermente inferiore a quella del Figliuolo di Dio, egli offre un contrasto stridente con gli uomini delle ultime generazioni…’ (Ellen G. White, Il gran conflitto, pag. 468). Non c’è che dire, la White aveva molta fantasia; faceva lavorare molto la sua immaginazione.

[14] Who ‘never heard and came under the conviction of the truth revealed by the third angel’s message’ (citato da Hoekema, op. cit., pag. 140).

[15] Diamo un altro saggio dell’immaginazione della White descrivendo l’incontro in cielo tra Adamo e Gesù così come lo descrive lei: ‘I due Adamo stanno per incontrarsi. Il Figliuolo di Dio apre le sue braccia al padre del genere umano, l’essere da lui creato, che peccò contro il proprio Creatore e per il peccato del quale si scorgono sul corpo del Salvatore i segni della crocifissione. Quando Adamo scorge le cicatrici delle ferite prodotte dai chiodi crudeli, non si getta fra le braccia del suo Signore, ma umilmente si prostra ai suoi piedi, esclamando: ‘Degno è l’Agnello che è stato immolato’. Il Salvatore lo rialza teneramente e lo invita a guardare di nuovo la dimora di Eden, dalla quale è stato per così lungo tempo esiliato’ (Ellen G. White, Il gran conflitto, pag. 470)

[16] Cristo secondo gli Avventisti non verrà per regnare sulla terra con i suoi sacerdoti durante quei mille anni; infatti essi dicono: ‘Un regno di mille anni dei santi con Cristo è predetto in Rivelazione 20:2-7, ma non c’è nessuna dichiarazione in quel capitolo che i santi regneranno con Cristo sulla terra durante questo periodo’ (Questions on Doctrine, pag. 489).

[17] Dizionario di dottrine bibliche, pag. 191-192

[18] Ibid., pag. 192