Il sabato come segno e memoriale

Gli Avventisti del Settimo Giorno – Indice  >  L’imposizione del sabato e della decima, e il divieto di mangiare alcuni cibi e di bere alcune bevande  >  L’imposizione del sabato  >  Il sabato come segno e memoriale

Per quanto riguarda il fatto che il sabato era un segno fra Dio e gli Israeliti, prima ho detto che anche la circoncisione nella carne era un segno fra Dio e gli Israeliti, difatti quando Dio diede ad Abramo la circoncisione gli disse: “E questo sarà un segno del patto fra me e voi”.[1] Ora, noi sappiamo che sotto la grazia, pure il Nuovo Patto che Dio ha concluso con noi ha un segno, ma esso non é né il sabato e neppure la circoncisione nella carne, ma é la circoncisione di Cristo. I figliuoli di Dio con i quali Dio ha fatto il Nuovo Patto si riconoscono non dal fatto che osservano il sabato o dal fatto che sono circoncisi nella carne, ma dal fatto che sono circoncisi, in ispirito nel cuore, della circoncisione di Cristo che li spinge ad amarsi di cuore. Gesù disse ai suoi discepo­li, che pure erano Giudei: “Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri”,[2] e non ‘se osservate diligentemente il sabato come Dio ordinò ai vostri padri’, o ‘dalla circoncisione nella carne che vi fu prescritta dai padri’. Questo ci dovrebbe fare comprendere che il vero segno che contraddistingue i figliuoli di Dio dagli altri non è né il sabato e né la circoncisione nella carne ma è l’amore di Cristo sparso nei loro cuori che li spinge ad amarsi gli uni gli altri intensamente.

Quindi, per ricapitolare, come noi sotto la grazia non siamo chiamati a farci circoncidere nella carne perché la circoncisio­ne era un segno fra Dio e i discendenti di Abramo secondo la carne, così nella stessa maniera non siamo obbligati ad osservare il sabato che era un segno fra Dio ed il popolo d’Israele secondo la carne. Questi segni sono stati aboliti ed il loro posto lo ha preso la circoncisione di Cristo. Noi siamo obbligati ad amarci gli uni gli altri perché l’amore “è l’adempimento della legge”.[3] E “chiunque ama è nato da Dio e conosce Iddio”.[4]

Per quanto riguarda poi il fatto che il sabato è considerato il memoriale perpetuo della creazione istituito da Dio vogliamo dire che certamente sotto la legge il sabato serviva pure a ricordare che Dio ha creato tutte le cose in sei giorni e che il settimo giorno si riposò; ma riteniamo che ora sotto la grazia con la venuta di Cristo, il Figlio di Dio, c’è qualcosa di più importan­te della creazione da ricordare e cioè la morte di Cristo per ricordare la quale Cristo ha istituito la santa cena; come anche la sua risurrezione infatti Paolo dice a Timoteo: “Ricordati di Gesù Cristo, risorto d’infra i morti…”.[5] Con questo vogliamo dire che mentre sotto la legge i Giudei si dovevano ricordare di un giorno per santificarlo, noi adesso ci dobbiamo ricordare di una persona, cioè di Cristo Gesù, che è molto più del sabato.

 


[1] Gen. 17:11

[2] Giov. 13:35

[3] Rom. 13:10

[4] 1 Giov. 4:7

[5] 2 Tim. 2:8