Gli Avventisti del Settimo Giorno – Indice > Altri loro insegnamenti > Il divorzio
A motivo di fornicazione è lecito alla parte innocente di passare a nuove nozze.
Ellen G. White affermò a proposito del legame matrimoniale che ‘nel sermone sul monte Gesù dice chiaramente che il legame del matrimonio è indissolubile, eccezion fatta del caso d’infedeltà di uno dei due coniugi al voto matrimoniale’,[1] ed ancora che ‘c’è un solo peccato, l’adulterio, che può porre il marito o la moglie in una posizione che permetta loro di essere liberi dal vincolo matrimoniale davanti a Dio’.[2]
Nel Manuale di Chiesa, a proposito del divorzio, si legge: ‘Sebbene le Scritture permettano il divorzio in caso di ‘infedeltà al voto coniugale’, seri sforzi dovranno essere fatti da parte dei coniugi interessati in vista della riconciliazione, l’innocente essendo esortato a perdonare il colpevole e quest’ultimo a emendare la propria condotta in modo che l’unione matrimoniale possa essere mantenuta. Se la riconciliazione non viene realizzata, l’innocente ha il diritto biblico di chiedere il divorzio e anche di contrarre un nuovo matrimonio’.[3]