Le Chiese Pentecostali Antitrinitarie (I ‘Gesù solo’) e i Branhamiti – Indice > I Branhamiti > La Bibbia
La Bibbia è Parola di Dio, come anche è Parola di Dio il messaggio di Branham
Branham insegnava che la Bibbia è la Parola di Dio; ecco alcune sue dichiarazioni: ‘Ora, io sono strettamente un fondamentalista. Se qualcosa non viene da questa Bibbia, essa non è vera. Io credo che questa è la Verità di Dio… Noi crediamo che la Bibbia parla con suprema autorità. Essa è assolutamente la Parola di Dio’.[1] Tuttavia Branham in virtù del fatto che diceva di essere il profeta degli ultimi tempi disse che anche tutto quello che lui insegnava era Parola di Dio; come avrebbe potuto infatti dire di essere il Profeta di Dio e poi non dire che tutto quello che lui diceva era Parola da Dio? Nel suo libro sulle epoche della chiesa egli afferma che quel Profeta ‘SARA’ ESATTAMENTE CONFORME ALLA PAROLA CHE DIO DIEDE A PAOLO. DA QUESTA PAROLA EGLI NON SI ALLONTANERÀ NEMMENO UN ATTIMO, NEMMENO DI UN IOTA!’.[2] Da qui la conclusione: ‘Chi è contro la Parola [quella di Branham – nota mia] è contro Cristo poiché lo Spirito e la Parola sono UNO. Se siete dunque ‘anti-Parola’ dovete essere anche ‘anti-Cristo’.[3]
A riguardo della Bibbia i seguaci di Branham fanno presente che essi credono che essa è Parola di Dio infatti affermano: ‘Noi facciamo parte di tutti coloro che credono … nella Parola che ci hanno portato i profeti, la Bibbia; che credono che questa Parola era al principio, e che Essa era presso Dio, e che Essa era Dio. (Giov.1:1)’. Ma siccome che accettano William Branham come il Profeta di Dio per gli ultimi tempi essi onorano la sua parola come Parola di Dio, in altre parole essi mettono le parole di Branham a fianco o meglio dentro la Bibbia; tanto è vero che chiamano Branham ‘la Voce di Dio’. Le loro dichiarazioni non lasciano dubbi a tale riguardo: ‘Per ciò che concerne gli insegnamenti di William Branham, noi NON li mettiamo al di sopra della Bibbia, ma piuttosto li mettiamo DENTRO la Bibbia. Dato che la giusta interpretazione della Parola viene ad un Profeta approvato noi accettiamo il suo insegnamento sopra quello dei non approvati teologi della chiesa (sia denominazionali che non)’, ed ancora: ‘Abbiamo visto come la sua predicazione porta i nostri cuori più vicino al Signore e alla Sua Parola. Abbiamo visto come il suo insegnamento dottrinale della Parola è PERFETTAMENTE identico all’insegnamento dei Santi Apostoli del Signore. Come potremmo noi dunque rigettarlo? Come potremmo noi dire di amare Dio, se poi rigettiamo il profeta che Egli ha mandato nella nostra epoca? Come potremmo noi dire di credere ai profeti che Dio ha mandato nel passato, se poi non siamo capaci di credere a quello che Egli ha mandato al presente?’ Ai Branhamiti, tuttavia dà fastidio che li si accusi di mettere gli insegnamenti di Branham al di sopra di quelli della Bibbia: ‘Come credenti nel Messaggio che Dio ci ha mandato tramite William Branham, noi molte volte siamo condannati e accusati di ‘seguire un uomo’ invece che Cristo, e di porre i suoi insegnamenti sopra la Scrittura – QUESTO è FALSO’.
Dio ha fatto scrivere tre Bibbie.
William Branham, quantunque sosteneva che la Bibbia è la Parola di Dio, insegnava che Dio fece scrivere ben tre Bibbie. Ecco le sue parole: ‘Dio scrisse tre Bibbie. Una di esse fu lo Zodiaco nei cieli. Quella è la prima Bibbia. L’uomo doveva guardare su per capire che Dio è dall’alto. Segui lo Zodiaco; lo hai mai studiato? Esso da persino ogni era, persino l’era del cancro. Esso da l’inizio, la nascita – la nascita di Cristo. Qual è la prima figura nello Zodiaco? La vergine. Qual è l’ultima? Leo il leone. La prima e la seconda venuta di Cristo, tutto ciò è scritto nello Zodiaco. Poi fu scritta l’altra Bibbia, fu sulla pietra chiamata piramide. Dio scrisse nelle piramidi. Se voi le studiate, guardate le antiche storie e guerre, come esse furono costruite prima della distruzione antidiluviana. La terza fu scritta su carta, la Bibbia, per il grande, brillante intellettuale mondo a venire. Ora, come Dio si è mosso (has moved down) attraverso il secolo, noi siamo a Leo il leone. Noi siamo alla copertura (capping) della piramide. Noi siamo nel Libro delle Rivelazioni all’ultimo capitolo. La scienza dice che noi siamo a tre minuti dalla mezzanotte. Oh, pensate a dove noi siamo’.[4] In altre parole per Branham, Dio ha scritto la storia dell’umanità sia in cielo che nelle piramidi[5] (in questo caso lo avrebbe fatto tramite Enoch[6] che sarebbe stato il costruttore della Grande Piramide d’Egitto)[7], oltre che nella Bibbia. Quindi un discepolo di Cristo dovrebbe andare a studiarsi oltre che la Bibbia anche i segni dello Zodiaco e le piramidi, in altre parole anche l’astrologia (‘studio degli astri’),[8] e la piramidologia (‘studio delle piramidi’). Ma perché tre Bibbie? Perché – secondo Branham – ‘Dio fa le cose sempre in tre. Dio è perfetto in tre’.[9]
[1] Dal sermone intitolato At Thy Word Lord [Alla Tua Parola Signore], audiocassetta 54-1207; e da quello intitolato Questions and Answer Hebrews part 3 [Domande e Risposte Ebrei parte 3], audiocassetta 57-1006.↩
[2] Esposto…, pag. 107↩
[3] Ibid., pag. 108↩
[4] Dal sermone intitolato Adoption [Adozione] del 22 maggio 1960. Audiocassetta 60-0522E.↩
[5] Non sarà male ricordare che anche per Charles Russell, il primo presidente della Torre di Guardia, la storia dell’umanità era scritta nelle piramidi. Infatti Russell giunse alla conclusione che Gesù era tornato in maniera invisibile nel 1874 e che da quell’anno era iniziato il periodo della tribolazione che sarebbe culminato con la fine del presente sistema di cose nel 1914, basandosi sulla Grande Piramide d’Egitto. Egli disse infatti: ‘La misurazione del ‘Passaggio d’Entrata’ da quel punto, per trovare la distanza fino all’entrata della ‘voragine’ (‘Pit’), che rappresenta la grande tribolazione e distruzione con cui questa età si deve concludere, quando il diavolo sarà rovesciato dal potere, noi troviamo essere di 3416 pollici; che simboleggiano 3416 anni a partire dalla suddetta data, 1542 A.C. Questo calcolo mostra che il 1874 D.C. marca l’inizio del periodo della tribolazione; perché 1542 anni A.C. più 1874 D.C. fanno 3416 anni. Così la Piramide testimonia che il termine del 1874 era l’inizio cronologico del tempo della tribolazione, tale che non ci fu da quando esiste una nazione -, no, e neppure ci sarà dopo’ (Studi sulle Scritture, vol. III, edizione anteriore al 1914, pag. 342).↩
[6] Dal sermone intitolato Cruelty of sin [La crudeltà del peccato] del 1953. Audiocassetta 53-0403; 43.↩
[7] Sul sito dei Branhamiti australiani si legge infatti: ‘Ci viene insegnato dal Profeta William Branham che la Grande Piramide fu progettata dal Grande Architetto dell’Universo e il suo costruttore non fu che il suo profeta Enoch’ [We are taught by the Prophet William Branham that the Great Pyramid was designed by the Great Architect of the Universe and its builder was none other than His prophet Enoch].↩
[8] A proposito dello Zodiaco vorrei fare notare alcune cose che gettano un po’ più di luce su questo ragionamento fatto da Branham. La prima è che lui quando era ancora ragazzo, mentre era in compagnia di altri ragazzi, fu avvicinato da un’astrologa la quale gli chiese se sapesse che lui era nato sotto un segno. Al che Branham gli rispose di no. Dopodiché questa donna gli disse persino la data in cui lui era nato e gli spiegò che la data della sua nascita era coincisa con dei particolari movimenti di astri nel cielo. Questa donna gli disse tra le altre cose: ‘Lo sa lei; prima che Dio faccia qualsiasi cosa sulla terra, Egli lo dichiara sempre prima nel cielo, poi sulla terra’. Il fatto è però che il giovane Branham a quel tempo rispose che lui non credeva in quelle cose: ‘Io non credo niente a riguardo’, le rispose Branham (Come l’angelo venne a me e il suo mandato, 17 gennaio 1955; 162-188). Dunque, se lui quando era ragazzo non ci credeva che la storia dell’umanità fosse scritta negli astri, poi lui si mise a crederlo, e riteniamo che le parole di quell’astrologa abbiano avuto un certo effetto su di lui nel corso del tempo. La seconda cosa è che nel suo libro Esposto sulle sette epoche della chiesa Branham pretese di leggere l’apostasia in una eclisse. Ecco infatti quanto si legge nel libro: ‘Questa è l’apostasia! Questa è la porta aperta per l’Anticristo, poiché se UNO venne nel nome del Padre suo (Gesù) e non fu ricevuto, bensì rigettato, allora verrà un altro nel suo proprio nome (un mentitore e un pretenzioso) e questo verrà accettato (Giovanni 5:43). Questo uomo di peccato, quel figlio di perdizione prenderà le redini in mano. Matteo 24 ci dice prima del ritorno di Gesù vi saranno segni nei cieli. Mi chiedo se avete osservato e considerato che proprio di recente si compì un tal segno che mostra e conferma appunto la verità di cui abbiamo parlato. Tale verità è che Gesù è stato continuamente messo in disparte, fintanto che in questa ultima epoca (questa di Laodicea) venne addirittura cacciato fuori dalle chiese e assemblee.(…) All’inizio della settima epoca la luce aumentò ancora di più quando d’improvviso si fermò anzitempo e disparve quasi totalmente; ed al posto della luce vennero le tenebre dell’apostasia per cessare addirittura di illuminare alla fine di quest’epoca. Cristo è ora al di fuori delle chiese, assemblee, denominazioni ed organizzazioni. Ecco il segno nel cielo. L’ultima eclisse di luna fu un oscuramento totale. Essa raggiunse in sette stadi diversi la completa oscurità, la quale venne nel settimo stadio allorché il Papa Paolo VI si recò in Palestina per fare un pellegrinaggio a Gerusalemme. Egli fu il primo Papa che andò a Gerusalemme. Questo papa è chiamato Paolo VI. Sappiamo che Paolo fu il primo messaggero mentre quest’uomo di Roma porta solo il nome dell’apostolo citato. Riflette pure bene ch’egli è il sesto, cioè numero d’uomo. Ciò è ben più che una coincidenza. E quand’egli si recò a Gerusalemme, la luna si trasformò in tenebre, cioè le tenebre complete invasero la chiesa. Ecco dove ci troviamo. Questa è la fine. Questa generazione non passerà fino a che tutto ciò sia compiuto. Vieni prestamente, Signore Gesù’ (Esposto…, pag. 482-484).↩
[9] Dal sermone Cruelty of sin.↩