Israele: La “figlia di Dio” e i quiz biblici

di Aviel Schneider

Un incontro delle autorità israeliane con i partecipanti alla gara biblica. L'ebrea messianica Bat-El Levi è la ragazza con la blusa rossa dietro il Presidente Shimon Peres.

Anche se la diciassettenne Bat-El Levi non ha vinto il primo premio nell’«International Bible Quiz» in Gerusalemme, una vittoria tuttavia l’ha ottenuta, perché la semplice partecipazione alla gara di un’ebrea messianica è un fatto sensazionale. La cosa ha provocato veementi minacce di boicottaggio da parte di rabbini ortodossi. Ma la ragazza ha trovato anche dei sostenitori. Né il Ministero dell’Educazione, né il Governo hanno ceduto alle richieste dell’organizzazione antimissionaria Jad Le’ Achim, la quale pretendeva che Bat-El (il nome significa “Figlia di Dio”) fosse squalificata a causa della sua fede in Gesù.

“La popolazione nazionale religiosa, con tutti i suoi svantaggi, non ha tuttavia alcun automatismo. Ciascuno può decidere da solo”, ha dichiarato il commentatore religioso Uri Orbach nel suo articolo su Ynet, alludendo alla partecipazione di Bat-El alla gara di quiz biblici. “E’ successo allora che nessun candidato religioso ha rinunciato alla sua partecipazione. Le minacce rabbiniche sono andate a vuoto”. Anche se Orbach ha presentato Bat-El come “piccola figlia di missionario”, è convinto tuttavia che gli ebrei secolari di Israele hanno molto meno conoscenza biblica degli ebrei religiosi. Nel «National Bible Quiz» della scuola statale d’Israele Bat-El ha raggiunto il primo posto e si è qualificata così per l’«International Bible Quiz» che si è svolto nel Giorno dell’Indipendenza e a cui erano presenti come ospiti d’onore il Primo Ministro Ehud Olmert e il Ministro Yuli Tamir.

In totale hanno preso parte alla gara 63 giovani provenienti da tutte le parti del mondo. Quattro di loro rappresentavano Israele. Hanno trascorso insieme 17 giorni in campi per quiz biblici in diverse parti d’Israele, per conoscere il paese e prepararsi insieme alle difficili domande bibliche. «Un giorno prima del Training gli organizzatori sono venuti a sapere che credo in Gesù. Mi hanno chiesto se sono un’ebrea messianica e se credo alla Torah, cosa che naturalmente è vera», ha detto Bat-El a israel heute. «Ho risposto a tutte le loro domande. Mi hanno trattato con cortesia e non hanno avuto niente da obiettare alla mia partecipazione al Bible Quiz.»

Gli altri candidati stranieri e israeliani erano diventati curiosi. Un’ebrea che crede in Gesù? Volevano capire. «Alcuni di loro erano scioccati. Altri mi schivavano. Ma quello che ci univa era l’amore per la Bibbia. Qualcuno ha perfino preso le mie parti», ha aggiunto Bat-El. Ha sottolineato comunque che i candidati non avevano nessun problema ad avere tra loro una credente in Gesù e quindi nessuno ha rinunciato alla partecipazione. «Sono riuscita ad arrivare tra i primi 16. Al successivo turno, in cui si qualificano soltanto 8 candidati, gli altri erano semplicemente più bravi di me», ha ammesso sorridendo Bat-El. «La giuria in parte la conoscevo già. Sono stati corretti con me. Non mi hanno fatto domande particolari né hanno tentato di manipolarmi con qualche forma di mobbing perché credo in Gesù.» Bat-El ha dimostrato ai suoi compagni che nonostante la sua fede in Gesù lei non è una straniera nel popolo ebraico, e questo ha tranquillizzato gli altri candidati e gli organizzatori. «In me non hanno visto una straniera in mezzo al popolo, ma un’ebrea che si distingue da loro soltanto per il fatto che crede in Gesù come il Messia.» Bat-El ha altri sei fratelli. E’ la seconda figlia di Jitzchak e Ruth Levi.

Con la sua partecipazione ha portato il Messia un po’ più vicino al popolo. Il suo esempio personale e la sua conoscenza biblica hanno fatto sì che nessuno fosse disturbato dalla sua fede in Gesù. E questo ha spuntato tutte le calunnie e gli appelli al boicottaggio da parte dei rabbini ortodossi. La testimonianza di fronte a tutto il popolo è stata quindi molto più grande di quanto avrebbe potuto fare una costosa campagna di evangelizzazione.

Fonte: (israel heute, giugno 2008 – trad. www.ilvangelo-israele.it)

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