Venerdì 4 aprile al mattino, dei poliziotti sono intervenuti in pieno culto in una chiesa algerina (Tizi Ouzou) al fine di consegnare al pastore della chiesa una convocazione. Gli hanno anche rinnovato l’obbligo di cessare ogni celebrazione e di chiudere la chiesa.
Ricordiamo che la chiesa in questione, che conta circa 700 membri (unita all’EPA), era stata chiusa mediante processo verbale a marzo. Senza soluzione, la chiesa ha quindi deciso di riaprire.
Il clima è diventato difficile per i cristiani in Algeria. Temiamo che questo tipo di azioni repressive si moltiplichino un po’ ovunque nel paese. Fino a oggi il numero di chiese che hanno ricevuto una notifica di chiusura è più di 20.
Per la libertà di tutti ed il diritto di ognuno, vi invitiamo a restare mobilitati affinché i cittadini algerini non siano privati di questo diritto inalienabile di scegliere e praticare la loro religione.
Fonte: Collectif Algérie
Via | Blogdei
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