In Algeria la campagna anticristiana non si affievolisce. Anche se il pastore Hugh Johnson ha ottenuto una proroga di tre mesi per lasciare il paese, le condanne pronunciate contro altri tre pastori non sono state annullate. In tutto, sei responsabili di comunità protestanti ed evangeliche sarebbero infastiditi dalla giustizia algerina.
Ecco il messaggio di un pastore algerino che ci invita ad unirci alla catena di preghiera lanciata nelle 32 comunità della Chiesa protestante d’Algeria.
“E’ curioso come le futilità si facciano da parte in tempo di persecuzione, la preghiera torna in primo piano e da questo fatto, anche l’unità. Abbiamo appena lanciato una iniziativa di catena di preghiera e digiuno di un anno a livello nazionale. Le comunità si mobilitano a turno. I luoghi di culto sono pieni e non possono più contenere i fedeli. Invitiamo tutti i cristiani a mobilitarsi con noi secondo Efesini 6 (10-12). Gli atti degli apostoli non sono finiti. Mancano ancora gli atti dei cristiani del tempo presente e futuro. Possiamo dire che siamo contenti che se la prendono con noi in quanto discepoli di Gesù, non siamo un gran che da noi stessi ma Colui che è in noi è più potente di colui che è nel mondo.
La nostra situazione oggi sembra preoccupante sul piano dei diritti umani ma siamo più che mai rinvigoriti nella nostra fede nonostante queste pressioni multiple. I giornali non cessano di qualificarci come dei rinnegati, degli agenti di potenze straniere e cos’altro? Ma per la grazia di Dio non abbiamo avuto aggressioni fisiche in queste ultime settimane. Sentiamo la protezione del Signore in molte situazioni e siamo contenti di vedere alcuni laici difendere a spada tratta il nostro diritto di culto, così come alcuni partiti d’opposizione.
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Infine, in mancanza di autorizzazione ufficiale, otto chiese appartenenti alla Chiesa protestante d’Algeria si sono viste notificare l’ordine di cessare ogni attività. Per adesso i responsabili cristiani rifiutano di chiudere i loro luoghi di culto.
Fonte: Journalchretien.net / Portes Ouvertes France – 5 marzo 2008