“Non credo nell’evoluzionismo”, biologo licenziato

Nathaniel Abraham ha chiesto all’Istituto Oceanografico Woods Hole 500 mila dollari di risarcimento per aver violato i suoi diritti civili

La disputa tra creazionismo ed evoluzionismo ha raggiunto il prestigioso Istituto Oceanografico Woods Hole di Cape Code, in Massachussets. Un biologo ha citato in tribunale l’ente sostenendo di essere stato licenziato perché non crede nell’evoluzione della specie.

Nathaniel Abraham, laureato in biologia alla St. John’s University di New York, è stato assunto nel marzo 2004 nel laboratorio di biologia marina dell’Istituto, ma solo ad ottobre il ricercatore ha rivelato a capo e colleghi di essere un creazionista. Mentre l’evoluzionismo sostiene che le specie si evolvano grazie a cambiamenti genetici che, nel tempo, favoriscono o meno la loro sopravvivenza, i creazionisti non credono che l’uomo discenda dalle scimmie, né che la vita sulla Terra risalga a milioni di anni fa. Dopo la rivelazione, le cose per Abraham sono cambiate. “Il mio supervisore mi ha convocato e mi ha detto che, visto ciò in cui credevo, stavo facendo solo il 10 per cento del lavoro per cui ero pagato” ha dichiarato il biologo, che è stato licenziato il 14 dicembre 2005. Ora Abraham chiede all’Istituto Oceanografico 500 mila dollari di risarcimento per aver violato i suoi diritti civili.

Non è il primo caso in cui evoluzionismo e creazionismo si scontrano in contesti di ricerca universitaria: lo scorso anno uno studente creazionista della University of Rhode Island si è aggiudicato un dottorato in scienze della Terra nonostante una forte opposizione all’interno del consiglio universitario, mentre recentemente un professore ha accusato la Iowa State University di avergli negato la docenza per aver dichiarato di non credere all’evoluzionismo. Per Eugenie C. Scott, direttore dell’Istituto Nazionale per l’Educazione Scientifica, la questione è semplice: “E’ inconciliabile lavorare nel campo della biologia evolutiva se non si crede nell’evoluzione. E’ come se una scuola per piloti assumesse insegnanti che non credono che la Terra è sferica”

Fonte: LaStampa.it – 7/12/2007

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