Incoraggiati dal capo locale e apparentemente sostenuti dal BJP (Bharatiya Janata Party), degli abitanti di un villaggio situato nello stato di Madhya Pradesh si sono dati ad uno stupro collettivo su due donne cristiane il 28 maggio 2006. Il marito di una di loro aveva rifiutato di rinnegare Cristo.
Alle ore 15, degli abitanti di un villaggio avevano menato botte a Gokharya Barela, marito di una delle vittime; lo hanno portato al villaggio di Sirvil, situato vicino a Nadia. Lì, il tribunale locale gli ha chiesto di abiurare. Siccome rifiutava, il capo del villaggio Pandya Patel ha provocato alcuni abitanti del villaggio, costringendoli a forzare Gokharya a bere dell’urina di vacca. Questi hanno aggiunto che avevano la libertà di violentare le donne cristiane. La stessa sera, la moglie di Gokharya Barela è stata violentata da tre uomini. Prima di quest’incidente, due indù si sono recati alla casa di Garsia Barela (anche lui cristiano); hanno trascinato sua moglie nella veranda per violentarla. Le due donne partecipano agli incontri di preghiera dell’Indian Evangelical Team IET (missione evangelica). Il BJP ha intentato causa a dei missionari cristiani del posto per motivo di “conversioni forzate”, ha anche l’intenzione di denunciare un membro dell’IET per tentare di isolare i supposti fomentatori di disordini. Queste dichiarazioni sono state fatte da Sajan George, presidente nazionale del Consiglio dei cristiani indiani (Global Council).
Fonte: Compass Direct/La Voix des Martyrs, 10/2006, pag. 7