In India, in particolare nella parte settentrionale del paese, cresce la violenza contro i cristiani. Nel Madhya Pradesh, stato dell’India centro-settentrionale, sembra essere in atto un vero e proprio progetto anti-cristiano. A soffiare sul fuoco sono i venti dell’“induità”, un’ideologia che guadagna sempre più terreno e ha come obiettivo l’instaurazione di una nazione indù, come conferma lo slogan “essere indiano significa essere indù”. All’inizio di quest’anno, in poco più di dieci giorni, i cristiani della regione del Madhya Pradesh hanno subito ben cinque attacchi. In uno di questi, militanti indù hanno cercato di bruciare la chiesa pentecostale della città di Betul, nel sud dello stato, mentre in un altro, due giovani cristiani sono stati aggrediti e malmenati mentre distribuivano materiale evangelistico in una località non distante dalla grande città commerciale di Indore. Nell’Uttar Pradesh, stato a nord del Madhya Pradesh, nell’India settentrionale, al confine con il Tibet e il Nepal, degli uomini sono entrati in una chiesa evangelica durante il culto fingendo di essere interessati, ma poi si sono alzati e hanno assalito il pastore e la congregazione intimando loro di terminare il culto, pena un pesante attacco la settima successiva. A seguito all’aumento della violenza nei confronti dei pastori evangelici, le chiese hanno lanciato un appello urgente alla preghiera.
Fonte: Cristiani Oggi, 15-30 giugno 2006, pag. 7