L’escatologia

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La dottrina branhamita

 

Il dopo la morte.

Sul dopo la morte Branham insegnava che esisteva un luogo glorioso di riposo dove vanno i veri Cristiani quando si dipartono dal corpo, e un luogo di tormento dove invece vanno i peccatori (tra cui come abbiamo visto ci sono pure coloro che rigettano il messaggio del ‘profeta degli ultimi tempi’ che è lui); quindi Branham credeva nell’esistenza di una anima immortale all’interno del corpo umano.

Ecco alcune sue parole in merito al paradiso: ‘Ma quando quel corpo muore e ritorna alla terra, polvere della terra, allora Dio prenderà lo spirito immortale fuori da esso e lo porterà nel Regno di Dio, o presso il suo trono, paradiso, e poi alla seconda venuta del Signore Gesù…’;[1] ed altre in merito all’inferno: ‘… Io appartengo ai Battisti. Io appartengo ai Metodisti. Dai (Go on), se il tuo nome non è in cielo, andrai pure tu all’inferno. Ciò è giusto. Solo coloro che sono scritti nel Libro della Vita dell’Agnello, essendo redenti, nati di nuovo… Gesù disse, ‘Eccetto un uomo è nato di nuovo, egli non entrerà nel Regno’ Veramente’;[2] ‘Signore, fa che le persone vedano, e convertili dalla loro malvagità e volgili a Cristo, questa sera prima che sia eternamente troppo tardi, perché essi sono maledetti dalla faccia della terra per andare in un inferno del diavolo, ad una tomba senza Cristo per spendere una eternità senza Dio, senza speranza, senza misericordia. Questo è il giorno del ravvedimento…’.[3]

Rapimento, tribolazione, giudizio finale.

Abbiamo già detto alcune cose circa gli eventi futuri così come li aveva previsti William Branham. Qui vogliamo fare un piccolo riassunto e soffermarci sul giorno del giudizio.

Sul ritorno di Cristo Branham insegnava che sarà suddiviso in due fasi; la prima fase consisterà nel rapimento della Sposa di Cristo (i Cristiani che ubbidiscono al ‘Messaggio’) che avverrà prima che sia rivelato l’Anticristo e inizi la grande tribolazione che durerà tre anni e mezzo e durante la quale compariranno Mosè ed Elia i quali sconvolgeranno la natura con la loro autorità e tramite la cui predicazione si convertiranno i 144.000 Ebrei di cui si parla nell’Apocalisse. La Sposa di Cristo dunque non entrerà nella Grande Tribolazione; vi entrerà però la Chiesa che è formata invece da tutti coloro che sono nelle denominazioni protestanti e che per una ragione o l’altra non hanno accettato il Messaggio di Branham. Costoro saranno martirizzati e ritorneranno in vita alla fine del millennio assieme a tutti gli altri uomini che devono risorgere; quella per Branham sarà la resurrezione dei giusti e degli ingiusti.

Abbiamo già parlato di questo giudizio, ma qui vogliamo parlarne più diffusamente. Nel giudizio del gran giorno ‘vi saranno entrambi i giusti e gli ingiusti’,[4] che saranno giudicati da Cristo e la sua Sposa: ‘Vedete? – dice Branham – La Sposa si trova con Lui sul Suo trono. Infatti dato che la Sposa ha da giudicare il mondo, deve perciò essere seduta con Lui nel giudizio’.[5] Ma perché ci saranno anche dei giusti in quella risurrezione finale? ‘Non v’è altra possibilità per essi perché vi sono solo due resurrezioni e siccome non parteciperanno alla prima devono apparire nella seconda tramite il giudizio. Gli uni che furono qualificati per la prima risurrezione sono la Sposa e non sono giudicati’.[6]

Tra tutti coloro che risorgeranno in quel giorno alcuni saranno giudicati alla morte seconda, altri invece saranno fatti entrare nella vita eterna perché i loro nomi saranno trovati scritti nel libro della vita. A riguardo di queste due categorie Branham dice: ‘Non abbiamo bisogno di sforzarci per indovinare circa quelli che avranno vita eterna nella seconda resurrezione. Ci è detto infatti che è data a coloro che hanno fatto opera buona verso i ‘Fratelli’. Invece quelli che vengono risuscitati per essere gettati nel lago di fuoco saranno trattati in quel modo a causa del loro maltrattamento verso i ‘Fratelli’.[7]

A riguardo dei giusti che saranno fatti entrare nella vita eterna Branham dice che a loro viene permesso di entrare nella vita eterna non perché hanno la vita eterna ma perché furono buoni verso i fratelli di Gesù, quindi costoro non sono fratelli di Gesù e non sono coeredi di Gesù; tuttavia il loro nome deve essere stato nel libro della vita e non sono stati cancellati. A causa del loro amore verso il popolo di Dio essi sono riconosciuti e salvati.[8] Costoro sono quei giusti di cui si parla al capitolo 25 di Matteo. Ma ci saranno anche le vergini stolte che erano state lasciate sulla terra al rapimento delle vergini avvedute. Dunque per Branham anche alle vergini stolte (di cui parlò Gesù nella parabola) un giorno sarà permesso di entrare nella vita eterna, anche se parecchio tempo dopo che a quelle avvedute.

Coloro che invece saranno gettati nel lago di fuoco, sono oltre che tutti coloro che hanno rifiutato il Vangelo dopo averlo udito, perché non erano predestinati a vita eterna (Branham credeva nella predestinazione), e ‘coloro che un tempo avevano i loro nomi scritti nel Libro della vita ma che furono poi cancellati per aver mancato di onorare il popolo di Dio che era la vivente Parola manifestata (cioè epistole viventi) per il loro tempo’,[9] cioè verso la Sposa di Cristo. I nomi di costoro dunque sono i nomi di quelli che sono nelle denominazioni protestanti e che verranno cancellati dal libro della vita: ‘Saranno i nomi di quelli che appartenevano al sistema mondiale delle chiese i quali ostacolarono la Sposa in lotte diverse. Quei nomi saranno tolti dal Libro della Vita. Essi saranno gettati nel lago di fuoco’.[10] Da quello che ci viene dato di capire dunque, ci sono due tipi di vergini stolte in mezzo alle denominazioni protestanti, le prime alla fine del regno milleniale saranno salvate pure esse perché il loro nome figura nel libro della vita, mentre le seconde saranno condannate perché il loro nome sarà radiato dal libro della vita.

Ma di che tipo è la punizione di coloro che saranno gettati nel lago di fuoco, cioè è eterna o no? E’ solo per un tempo perché arriverà il giorno che i malvagi saranno annichiliti. Branham infatti insegnava l’annichilimento dei malvagi perché secondo lui le pene non erano eterne: ‘Nego che un incredulo vada a finire in un inferno senza fine per bruciarvi eternamente. Innan­zi tutto devo dirvi che l’inferno o lo stagno di fuoco, o come volete chiamarlo, non è eterno’;[11] ‘Che nessuno dica ch’io non credo alle pene e allo stagno di fuoco. Lo credo! Non so però quanto durerà, ma una buona volta dovrà cessare’.[12]

 


[1] Dal suo sermone intitolato Believing God [Credendo in Dio], Jeffersonville, V-19 N-7 Domenica. 52-0224: 104.

[2] Dal sermone intitolato Believest thou this? [Credi tu questo?], Houston, 50-0115. E-53

[3] Dal sermone intitolato Looking to the Unseen [Guardando all’invisibile], Cleveland. 50-0816. E-38

[4] Esposto…, pag. 372

[5] Ibid., pag. 372

[6] Ibid., pag. 373

[7] Ibid., pag. 374

[8] Cfr. Ibid., pag. 375

[9] Ibid., pag. 375

[10] Ibid., pag. 377

[11] Ibid., pag. 177

[12] Ibid., pag. 179