Indonesia: Il pastore Damanik seriamente malato in prigione

Verona (P.A.) – Dopo molte negoziazioni, il pastore Rinaldy Damanik ha finalmente ottenuto l’autorizzazione ad essere trasferito nell’ospedale di Giacarta per un trattamento medico urgente. Imprigionato con false accuse di possesso illegale di armi, il pastore Damanik soffre di seri problemi renali e, nell’ultimo mese, è già stato ricoverato diverse volte a Palu (Sulawesi, ex Celebes). I medici ritengono che abbia bisogno di un intervento chirurgico urgente, ma solo l’ospedale di Giakarta ha le attrezzature necessarie per quel tipo di operazioni.
Il 27 aprile, il comitato di sostegno di Dmanik, aveva depositato presso il Dipartimento della Giustizia e dei Diritti Umani, la documentazione necessaria per ottenere l’autorizzazione di trasferire il prigioniero dalla sua cella a Giakarta. La documentazione è stata palleggiata fra diversi uffici amministrativi, perdendo molto tempo prezioso, ha dichiarato la signora Saroingsong, presidente del comitato di sostegno. Il 3 maggio il pastore Damanik è finalmente potuto partire per Giakarta, accompagnato da due guardie della prigione, due agenti di polizia, un medico, sua moglie e sua figlia. I medici temono che questo ritardo possa compromettere l’esito dell’operazione e la sua guarigione.

Fonte: Porte Aperte Italia – 7 maggio 2004

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Bhutan: Assalite comunità familiari

Verona (P.A.) – Domenica 11 aprile ci sono state irruzioni della polizia in tre comunità familiari nella regione di Rarpang, nel sud del Bhutan. Benché non ci siano stati arresti, ai membri di queste chiese è stato imposto di sospendere i culti. Inoltre i tre pastori e un anziano sono stati convocati quotidianamente alla stazione di polizia. Gli agenti della sicurezza li hanno informati che il governo considera le loro riunioni come una attività terroristica.
Anche le altre chiese hanno subito analoghe restrizioni dopo che nel 2000 il governo ha vietato le manifestazioni religiose “non buddiste”. Diversi di coloro che hanno contravvenuto queste disposizioni sono stati arrestati.
Il Bhutan, un piccolo stato dell’Himalaya, è stato devastato da un conflitto fra il suo esercito e il Fronte Unito di Liberazione d’Assam, che è scoppiato nel dicembre del 2003. I cristiani locali sperano che la persecuzione non s’intensifichi a seguito del conflitto e chiedono ai cristiani di tutto il mondo di pregare per loro.

Fonte: Porte Aperte Italia – 30 aprile 2004

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Sri Lanka: Attacco ad una chiesa la domenica di Pasqua

Verona (PA) – Lo scorso 11 aprile, la Chiesa cristiana “Christian Fellowship Church” di Wadduwa, nel distretto di Kalutara, ha subito un’aggressione da parte di un gruppo guidato da un monaco buddista.
Questa comunità, che è presente nel villaggio da circa 6 anni, nel dicembre 2003 ha dovuto cessare le sue attività dopo aver ricevuto delle minacce. Di questa situazione si è occupata la polizia e, da allora, i monaci locali considerano la chiesa illegale.
Dopo essersi consultato con la polizia, dopo 3 circa mesi il pastore ha ripreso gli incontri la sera del “venerdì santo”. Questa prima riunione si è svolta bene.
La domenica di Pasqua, circa 100 persone si sono radunate per il culto. Poco prima dell’inizio, una trentina di manifestanti buddisti, guidati dal monaco Rahula, si sono raggruppati davanti alla chiesa iniziando a lanciare pietre contro l’edificio; poi hanno costretto i cristiani a uscire e li hanno picchiati, inclusi le donne e i bambini. La polizia ha arrestato e poi rilasciato diverse persone.
Il pastore, che teme per la sua sicurezza e per quella della chiesa, ha rinunciato a esporre denuncia.

Fonte: Porte Aperte Italia – 23 aprile 2004

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Nigeria: Ancora rivolte contro i cristiani

Verona (P.A.) – Il 3 aprile una folla di musulmani fanatici ha bruciato dieci chiese a Makarfi, una città nello stato di Kaduna, nel nord della Nigeria. Negli scontri un imprecisato numero di cristiani è stato ucciso.
Tutto è iniziato quando un adolescente, mentalmente ritardato, è entrato in una scuola islamica ed ha strappato di mano ad un musulmano il corano. Per questo è stato selvaggiamente picchiato ed ora si trova in coma. Sua madre ha cercato di salvarlo ma poi è arrivata la polizia che li ha portati entrambi in caserma. Successivamente la folla ha dato fuoco alla stazione di polizia e poi alle dieci chiese. Le violenze hanno provocato anche la fuga di centinaia di cristiani dalla città.
Un corrispondente dell’agenzia “Compass” afferma di aver visto camion carichi di cristiani morti, pronti per essere portati via dalla polizia che li ha seppelliti fuori dalla città. Alla conferenza stampa del 5 aprile, i leader della “Christian Association of Nigeria” (CAN) hanno confermato le uccisioni di Makarfi e la distruzione delle 10 chiese. Il vicepresidente del CAN ha dichiarato: “La nostra conclusione è che i leader musulmani stanno usando deliberatamente dei fanatici in attacchi periodici contro i cristiani nel nome di Allah, col solo scopo di intimidire, terrorizzare e forzare i cristiani ad abbandonare la loro fede”.

Fonte: Porte Aperte Italia – 16 aprile 2004

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Il blog di Illuminato Butindaro
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